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Da: Occupazione, Attivita' Produttive, Scorpori

Mercoledi' 10/2/1999 si e' svolto a Milano, presso l'AssoLombarda,
l'incontro tra  FIM-FIOM-UILM di Milano, Brianza, Roma, Pomezia e altri
territori, Coordinamento Nazionale RSU e IBM Italia; l'incontro, come
previsto dall'accordo 20/2/1998, era finalizzato alla verifica dei
risultati 1998 e delle prospettive 1999 con particolare riferimento alla
situazione degli stabilimenti.
Il quadro illustratoci presenta:

- risultati complessivamente positivi per il 1998;
- buone prospettive per il 1999;
- riduzione occupazionale nel 1998 pari a 244 dipendenti;
- previsione di un incremento occupazionale nel 1999 pari a 346 dipendenti
  dovuto sostanzialmente ad assunzioni di personale a tempo determinato.

IBM ha affermato che, per le operazioni nazionali, il 1999 si presenta
sostanzialmente privo di problematiche anche per le sedi periferiche,
mentre, per gli stabilimenti, la situazione appare molto seria in
particolare in conseguenza della decisione di trasferire in Irlanda la
produzione dell'AS/400.
La Societa' ha ribadito il potenziale esubero di 250 lavoratori a S.Palomba
e di 100 a Vimercate ed ha richiesto a Organizzazioni Sindacali e
Coordinamento Nazionale di intervenire urgentemente con una riduzione dei
costi attraverso:

- Il blocco della dinamica salariale;
- la riduzione delle migliori condizioni rispetto al Contratto Nazionale;
- la revisione dei "benefits" aziendali;
- deroghe a norme e condizioni contrattuali;
- una ulteriore flessibilita' nelle assunzioni e nella gestione degli orari.

Con tali interventi IBM si propone di ottenere una riduzione del costo del
lavoro pari a 30 miliardi da effettuare esclusivamente nell'ambito delle
Operazioni Tecniche.
La Societa' indica inoltre soluzioni produttive alternative che hanno
una bassissima profittabilita' e, a nostro parere, scarse prospettive di
sviluppo.

FIM-FIOM-UILM e Coordinamento Nazionale hanno rimarcato l'insufficienza
delle informazioni fornite e, soprattutto, l'assenza di prospettive e di
garanzie per il futuro; hanno inoltre evidenziato come, dopo gli accordi
sindacali degli ultimi anni che hanno consentito riduzione dei costi,
aumento di flessibilita' e conseguente recupero di competitivita', la
scelta dell'azienda sia guidata solo dalla massimizzazione del profitto
con continuo spostamento in Paesi ove si hanno bassi costi, basse tasse,
ecc.... e tutto cio' senza tenere conto delle condizioni e delle
prospettive delle donne e degli uomini coinvolti.
Questa e' un'operazione priva di etica che segue solo la logica del
mercato e della globalizzazione.

Come gia' avvenuto in passato - vedi filiali periferiche - IBM tende a
dividere i lavoratori delle Operazioni Tecniche da quelli delle Operazioni
Nazionali concentrando sui primi il suo attacco all'occupazione e alle
condizioni di lavoro: noi riteniamo invece che nessun lavoratore possa
ritenersi tranquillo in quanto, dopo gli stabilimenti, la Societa'
procedera' ad una ulteriore riorganizzazione di tutta l'azienda.
Vanno quindi prioritariamente verificate strategia e presenza di IBM in
Italia in tutti i settori allo scopo di avere un quadro completo.

In questa fase, FIM-FIOM-UILM e Coordinamento Nazionale ritengono
prioritario aprire un confronto con i dipendenti IBM e con gli Organi
Istituzionali preposti a verificare e controllare le politiche industriali
in Italia, anche al fine di verificare la destinazione e l'utilizzo dei
finanziamenti pubblici.
Pertanto verra' richiesto un incontro al Ministero dell'Industria e,
successivamente, verranno richieste a IBM ulteriori e piu' dettagliate
informazioni.
FIM-FIOM-UILM e Coordinamento Nazionale ribadiscono la loro indisponibilita'
a trattare istituti previsti dagli accordi collettivi.

Segrate, 11 febbraio 1999.

Coord. Naz.  R.S.U. IBM Italia S.p.A
FIM-FIOM-UILM dei territori di competenza

Questo comunicato e' disponibile anche in INTRANET (w3.emea.ibm.com/it/ --->
INFO ----> Bacheca Sindacale) o sulle pagine INTERNET della R.S.U. IBM
( www.rsuibm.org)