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Presenza produttiva di IBM


Da: Occupazione, Attivita' Produttive, Scorpori

Dopo un lungo periodo di silenzio, insolito rispetto alla tradizione IBM, registriamo un comunicato del 25 febbraio in relazione all'incontro svoltosi il 10 dello stesso mese presso l'AssoLombarda. Il tema trattato riguarda la situazione aziendale nel suo complesso e, in particolare, quella relativa alle Operazioni Tecniche.

Non e' il caso qui di ripetere quanto illustrato con il comunicato del Coordinamento dell'11 febbraio, ma serve ricordarne alcuni passaggi e cio' in conseguenza del modo lacunoso ed impreciso con cui IBM cerca di informare tutti i lavoratori e le lavor atrici.

Va ribadito che, con il trasferimento in Irlanda della produzione del sistema AS/400, IBM stessa provoca i "potenziali esuberi" negli stabilimenti di Vimercate e S. Palomba e che questa decisione e' stata assunta dopo gli accordi sindacali degli ultimi anni attraverso i quali e' stato possibile ridurre i costi, aumentare le flessibilita' (orario e temporanei) e realizzare un notevole recupero di competitivita'.

E' necessario inoltre ricordare che l'azienda:

  1. Non ha dato indicazioni convincenti sulla sua capacita' di avviare produzioni alternative dotate di validita' tecnica, economica e con prospettive di sviluppo;
  2. Chiede una ulteriore pesante riduzione delle retribuzioni continuando a distribuirne quote consistenti a sua totale discrezione;
  3. Non presenta alcun piano di sviluppo industriale ne' ritiene di dover dare garanzie occupazionali;
  4. Si propone di trasformare gli stabilimenti italiani in unita' produttive a prevalente presenza occupazionale precaria (temporanei, stage, CFL, apprendisti, ecc....).

Il Coordinamento e le Organizzazioni Sindacali hanno, quindi, ritenuto giusto, avviare le seguenti iniziative:

  1. Un confronto con i lavoratori capace di realizzare serie proposte alternative;
  2. Un confronto con le Istituzioni nazionali e locali per evidenziare l'impoverimento della presenza produttiva IBM nel nostro Paese;
  3. un confronto con il Ministero dell'Industria allo scopo di sollecitare l'intervento del Governo anche in conseguenza dei finanziamenti pubblici a cui IBM ha attinto nel corso di questi ultimi anni;
  4. un confronto con le Istituzioni della Comunita' Europea sull'uso speculativo e ricattatorio da parte IBM delle opportunita' di sviluppo offerte dai vari Paesi.

Naturalmente, i lavoratori continueranno ad essere da noi informati, tempestivamente e puntualmente, sull'evolversi della situazione..

2 Marzo 1999

Coordinamento Nazionale R.S.U.

IBM Italia S.p.A.

FIM - FIOM - UILM

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