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LETTERA APERTA ALLA IBM


Da: Politica aziendale

Vedere anche : Sedi periferiche


Il giorno 13 marzo 2003 si è tenuta un'assemblea sindacale nella sede IBM di Napoli durante la quale i lavoratori intervenuti hanno esaminato le problematiche riguardanti le attività nei varii settori e ne hanno valutato le possibili evoluzioni.

E' emerso un quadro della situazione che denuncia un generale disorientamento sui seguenti punti:

  1. Esigenza di un corretto posizionamento degli obiettivi di lavoro in armonia con gli scenari che vedono la massiccia presenza sul territorio di altri attori alleati della IBM individuabili essenzialmente nelle società controllate e nei business partners.
  2. Necessità di managers che confermino di essere fortemente motivati al mantenimento ed ampliamento degli sbocchi operativi offerti dal mercato territoriale. Tali conferme dovrebbero fondamentalmente fugare le perplessità nate dalle seguenti osservazioni:
    • alcuni settori non hanno beneficiato nel tempo di un management locale e legato stabilmente alle dinamiche e prospettive offerte dalla sede di Napoli.
    • molti clienti chiave non hanno ricevuto la continuità di azione che meritavano a causa dell'applicazione di un modello organizzativo cosiddetto "a matrice" che li ha posti sotto il controllo di unità operative presenti in altre sedi più lontane e comunque già completamente occupate nel seguire il proprio parco clienti.
    • inesistenza di meccanismi capaci di far preferire le attività su clienti locali rispetto a quelle su clienti remoti e comunque prive di particolari valori strategici.
  3. Applicazione delle politiche meritocratiche non sempre corretta e trasparente con conseguente poco equilibrata distribuzione di retribuzione e premi.
  4. Diversi casi di lavoratori ai quali è stato eccessivamente evidenziata l'esistenza di un' "opportunità" quale il piano di dimissioni incentivate, paventando loro una permanenza in azienda caratterizzato dalla chiusura di qualsiasi spazio operativo e da crescenti "difficoltà".
  5. Percezione di un certo appiattimento delle dinamiche di crescita professionale soprattutto tra coloro che operano nel settore dei servizi e delle consulenze alla luce di una misurazione delle prestazioni fornite che si basa quasi esclusivamente sulla quantità di fatturazione generata lavorando presso i clienti.

Nella discussione svolta nell'assemblea si è inoltre cercato di esaminare il rinnovato ed allargato reparto AMS, che opera in modo generalizzato nell'ambito dei servizi di tipo outsourcing ed outtasking e che oltre a svolgere la sua missione in collegamento con i reparti IBM anche di altre nazioni, dovrebbe porsi in termini operativi molto vicino alle società partecipate.

Nella creazione di un reparto con siffatte connotazioni si ravvisa una non casuale sequenzialità rispetto all'acquisizione fatta dalla IBM a livello internazionale della Price Watherhouse Consultings, società di cosulenti aziendali, che, per quanto riguarda l'Italia, ha comportato l'inserimento di oltre 500 dipendenti con ampie aree di sovrapposizione di competenze professionali esistenti in IBM.

Nella sede di Napoli il nuovo AMS ha inglobato la totalità delle persone che operavano nel BIS, reparto che univa la capacità di individuare ed approcciare aree di business con quella di erogare servizi e consulenze di elevato contenuto professionale.

Nonostante sia stata tenuta in sede una specifica riunione di presentazione di questo nuovo reparto, durante la quale il numero di domande poste ha superato, forse per il semplice motivo del limite di tempo, il numero di risposte date, non si è ancora raggiunta una percezione della reale portata di questo cambiamento.

Le considerazioni svolte spingono quindi a chiedere risposte in merito principalmente al mantenimento di contenuti professionali in linea con quelli finora posseduti ed al mantenimento degli sbocchi operativi sul territorio.

Risulta altresì fondamentale conoscere se gli ulteriori sbocchi operativi offerti all'AMS sapranno puntare non solo sui tradizionali filoni delle applicazioni interne e non, dei prodotti software e dei progetti tipici della IT, ma anche sui nuovi progetti strategici ed innovativi che la IBM ha avviato a livello nazionale ed internazionale con consistenti investimenti in corso, nell'ottica di realizzare un risvolto strutturalmente positivo per l'occupazione presso la sede di Napoli e capace in generale di dare un apporto più efficace e visibile all'economia del Sud Italia.

Napoli, 26 marzo 2003

La RSU della sede IBM di Napoli

Diego Risi