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[Relazione dei delegati uscenti]


Da: RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE (RSU) E DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) DELLA SEDE DI TORINO


Nel fare un bilancio del periodo in cui l'attuale RSU è stata in carica ricordiamo sommariamente quanto accaduto, rimandando per un'analisi più dettagliata al documento della RSU di Milano (vedi link: http://www.rsuibm.org/2004200f.htm):

-l'accordo di mobilità 6/2002 e le garanzie occupazionali relative al periodo 2002-2004, compreso il rimpiazzo di parte delle uscite nelle sedi periferiche, che ha portato (anche a Torino) all'assunzione di lavoratori giovani.

-il raggiungimento di alcuni miglioramenti normativi e salariali, vedi reperibilità, prestazioni comandate, importo forfettario, rimborsi auto propria,uso 99 ad ore e permessi per patologie gravi.

-una campagna che ha portato Ibm a trasferire in cifra fissa una parte del variable pay, attenuando una parte degli effetti dell'assorbimento degli aumenti contrattuali, che sono però continuati.

-la definizione di un primo accordo sul telelavoro che introduce quello a domicilio ed inizia a regolare quello occasionale.

Sul piano locale abbiamo, in questo periodo, seguito l'inserimento dei lavoratori provenienti da acquisizioni e, come RLS, stimolato l'azienda per un miglioramento ambientale della sede e per lo svolgimento di visite periodiche più complete.

Sul piano generale abbiamo seguito le vicende relative ai rinnovi contrattuali, alle tematiche dei diritti (art. 18) e della legge 30 sul mercato del lavoro, sulle pensioni.

Abbiamo sempre coinvolto , anche se con risultati non sempre soddisfacenti, i lavoratori Ibm con l'informazione, con le assemblee retribuite, i referendum,la raccolta di firme.

Quando è mancata l'iniziativa unitaria, abbiamo scelto di stare con quelle forze sindacali, la Fiom e la Cgil, che si sono battute contro il peggioramento delle condizioni dei lavoratori.

Abbiamo, con il sostegno di molti lavoratori della sede, continuato un'iniziativa di solidarietà verso i lavoratori della Zastava, fabbrica dell'ex Jugoslavia distrutta dalla guerra, garantendo con un versamento annuo di 310 euro, un sostegno a partire dal 1999 a Dusan Drenovac, un ragazzino di 16 anni che attualmente frequenta le superiori con profitto e corrisponde in inglese con noi Rsu. (a tal proposito fare riferimento al documento in bacheca su Zastava e sulla raccolta per il 2004)

Molto onestamente, crediamo di non aver fatto abbastanza per affrontare alcune problematiche che questi anni ci hanno sottoposto ed in particolare siamo consapevoli di un'azione insufficiente su di alcuni temi:

-il recupero salariale che in presenza di scarsi risultati nel CCNL, si è limitato al premio di risultato, con importi del tutto insufficienti.

La definizione e/o ricontrattazione di alcune voci (indennità, extraorario..) ha portato dei benefici, ma non ha compensato il calo del potere di acquisto dei dipendenti Ibm e questo, per il sindacato, è un serio problema, peraltro neppure compensato dalla dinamica degli aumenti unilaterali dell'azienda, diminuita nel tempo e che anzi ha visto gli assorbimenti come regola generale.

-le condizioni di lavoro ed in particolare l'aumento degli orari di lavoro e delle trasferte e/o viaggi non hanno trovato un efficace contenimento e contrattazione, di conseguenza la vita di larga parte dei dipendenti Ibm peggiorata.

-la conoscenza ed il controllo delle grandi riorganizzazioni aziendali sono state oggetto di particolare attenzione ma di scarsi risultati concreti.

La partecipazione di Ibm in decine di aziende (GVS, Intesa, SI, Mvs, Bcs..) e la sua scelta di utilizzarle come vere e proprie parti di una grande Ibm, ci ha posto di fronte sia a processi di mobilità interaziendale sia al ridimensionamento e la esternalizzazione di attività interne.

E' emblematico che a Torino a fronte di una Ibm di 250 persone, esista una rete di partecipate/controllate di almeno dieci volte più grande, con gli evidenti problemi che comporta .

-Dentro questa problematica esiste quella della forza lavoro precaria e poco tutelata, ampiamente utilizzata in attivita' specifiche che costituisce una sorta di "concorrenza sleale", certamente non voluta dai lavoratori che in quelle condizioni sono costretti ad operare, ai lavoratori a tempo indeterminato..

Alcuni di questi argomenti, anche molto sollecitati dai lavoratori, avrebbero potuto tradursi in sbocchi positivi se la partecipazione dei colleghi ci avesse maggiormente aiutato (vedi i temi delle trasferte o quelli dell'Utilization Rate) mentre altri richiedono, per la loro complessità, una capacità di analisi ed iniziativa di tutto il sindacato in Ibm ed anche un rapporto con quello presente nelle altre aziende, alcune delle quali coinvolte, come è accaduto a noi, in processi di ristrutturazione.

Pensiamo, purtroppo che il futuro ci costringerà, come lavoratori e come sindacato, a misurarci con queste ed altre problematiche, a partire dalla maggiore difficoltà ad affrontare eventuali questioni occupazionali in presenza di una riforma previdenziale che costringe a lavorare fino ed oltre i 60 anni e contemporaneamente una legislazione che permette assunzioni sottopagate e sottotutelate.

Per questo crediamo sia necessaria una partecipazione maggiore dei lavoratori Ibm al dibattito e alle iniziative sindacali.

Per questo occorre una rappresentanza sindacale preparata e rappresentativa di tutti i settori e le professionalità presenti nella sede di Torino.

Per questo vi chiediamo di candidarvi e di partecipare al voto per rieleggere la RSU, di iscrivervi al sindacato, di essere presenti alle assemblee ed alle iniziative che i nuovi delegati proporranno, di fornire loro idee e proposte per affrontare i problemi e migliorare le nostre condizioni di lavoro.

Consapevoli di essere stati insufficienti e sicuri che, con il vostro appoggio, chi verrà dopo sarà più efficace, vi ringraziamo per averci sostenuti in questo periodo.

I delegati uscenti

Ariotti Mariangela

Bessone Stefano

Biancotto Sergio

Gritti Elisabetta

Mantello PierMario

Occhetti Annamaria

Pellegrinelli Giorgio

To 03/2004