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MOBILITA', SCORPORI E CHIUSURA SEDI


Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti

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IBM come azienda-rete
Sedi periferiche


Nella giornata del 22 giugno si è tenuto l'incontro concernente il trasferimento collettivo dei lavoratori delle sedi di Ancona e Verona. Abbiamo già riferito (comunicato "Si chiude e basta") dell'atteggiamento di estrema chiusura da parte dell'Azienda.

Nella mattinata del 23 giugno si è svolto un incontro riguardante la cessione dei lavoratori del reparto E-Client alla TC Sistema Servizi.

Le rappresentanze sindacali unitamente alle OO.SS. FIM-FIOM-UILM hanno:

· Espresso la propria fermissima riprovazione per l'informazione scorretta fornita dall'azienda nell'incontro ufficiale del 9 maggio.

· Affermato che metteranno in atto tutte le iniziative legali tese a tutelare i lavoratori in quella che si ritiene un'illegittima cessione di ramo d'azienda.

L'azienda acquirente, nel corso della propria illustrazione, ha dichiarato che applica normalmente il contratto del commercio, ma che continuerà ad applicare quello dell'industria metalmeccanica per i lavoratori oggetto della cessione.

Ha inoltre affermato che i colleghi provenienti dall'E-Client rimarranno nelle sedi attuali dell'IBM fin quando saranno attivi i contratti di fornitura, e le sedi IBM stesse saranno aperte sul territorio nazionale. Ciò avverrà anche tramite comando di distacco, avendo la TC Sistema Servizi uffici solo a Garbagnate Milanese e Roma.

In particolare la TC Sistema Servizi ha dichiarato che i lavoratori provenienti dalle sedi di Ancona e Verona saranno trasferiti nelle sedi IBM di Bologna e Padova.

Sull'incorporazione della società IBM Semea Sud nell'IBM Italia, incontro al quale hanno partecipato anche le rappresentanze sindacali di Cagliari e Napoli dell'IBM Semea Sud, l'azienda ha dichiarato che la missione e l'organizzazione rimarranno sostanzialmente immutate seppure all'interno della BCS. In particolare, le persone continueranno a svolgere le attuali attività nelle stesse sedi di Napoli, Cagliari, Catania e Bari.

Riguardo all'incontro sulla procedura di mobilità aperta dall'azienda per 510 lavoratori: IBM ha consegnato un documento contenente un'ipotesi di piano industriale.

Il sindacato ha fatto presente che ai fini di una corretta valutazione e discussione, tale piano avrebbe dovuto essere consegnato preventivamente all'incontro al fine di permetterne una corretta valutazione.

Nella brevissima illustrazione di tale piano, IBM ha in ogni modo affermato che esso rappresenterà una svolta nelle attività e nella presenza dell'azienda sul territorio nazionale ed europeo. Non ha invece fornito le risposte alle questioni poste da Coordinamento e Organizzazioni Sindacali con largo anticipo.

L'azienda ci ha comunicato che sull'annunciata necessità di diminuire di 800 -1000 dipendenti, alla data del 23 giugno avevano accettato i piani di uscite incentivate 730 persone, delle quali 494 impiegati e quadri e 236 dirigenti.

Il Coordinamento Nazionale, ritenendo pertanto che siano già stati sostanzialmente raggiunti gli obiettivi di riduzione del personale richiesti dall'azienda, ha chiesto alla stessa di ritirare la procedura di mobilità. A seguito della risposta negativa, il Coordinamento Nazionale ha deciso di sospendere il confronto con l'azienda e di riunirsi, con le Organizzazioni Sindacali Territoriali e Nazionali, allo scopo di valutare lo stato della trattativa su tutte le questioni aperte. Permane lo stato di agitazione già proclamato.

Segrate, 24 giugno 2005
Coordinamento Nazionale R.S.U.

IBM Italia S.p.A.