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LA PROCEDURA DI MOBILITA' E' ANCORA APERTA


Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti

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La procedura di mobilità avviata dall’azienda lo scorso 27 maggio è ancora aperta, non c’è alcun segnale di ritiro di tale procedura e, quindi, 510 persone continuano a correre il rischio di essere licenziate.
Nel suo messaggio audio-video, il Presidente di IBM Italia fa riferimento a 3 elementi che ha voluto condividere con tutti i dipendenti e che riportiamo qui di seguito testualmente:

  • 1.“la profonda ristrutturazione che abbiamo fatto”
  • 2.“la trasformazione che ci aspetta”
  • 3.“quali sono i nostri obiettivi”.

    Ci interessa qui soffermarci sul primo elemento: il Presidente ne parla al passato, cita le diverse centinaia di colleghi che hanno lasciato l’azienda e quindi sembra voler lasciare intendere che il problema occupazionale è stato risolto grazie alle capacità di “convincimento” del management IBM. A proposito di questa ristrutturazione e di com’è stata gestita, sono ovviamente legittime tutte le opinioni, ma, come abbiamo già evidenziato, la procedura di mobilità è ancora aperta e quindi: L'OCCUPAZIONE IN IBM E' ANCORA A RISCHIO
    Invitiamo perciò tutti i lavoratori a mantenere un alto livello d’attenzione e li informiamo che, in occasione di una riunione svoltasi lo scorso 5 luglio, il Coordinamento ha dato mandato al suo Esecutivo e alle Organizzazioni Sindacali FIM-FIOM-UILM di insistere affinché la direzione aziendale si renda disponibile ad un negoziato risolutivo di tutti i gravi problemi ancora aperti. Anche a costo di ripeterci, riteniamo utile ricordare almeno quelli originati da procedure che IBM ha aperto, a norma di Legge e di Contratto, nelle passate settimane:
  • procedura di licenziamento collettivo e mobilità per 510 persone;
  • cessione del ramo d’azienda e-Client che, alla data della comunicazione, interessava 98 persone;
  • chiusura delle sedi di Ancona e Verona con trasferimento delle persone rispettivamente a Bologna e Padova.

    Il Coordinamento Nazionale è impegnato ad informare tempestivamente tutti i colleghi sull’avvio, lo sviluppo e gli esiti del negoziato e ricorda a tutti che, nel caso si raggiunga un’ipotesi d’accordo, essa potrà ritenersi valida esclusivamente dopo l’effettuazione di un referendum in cui voti almeno il 50%+1 degli aventi diritto e la maggioranza approvi l’ipotesi medesima.

    Luglio 2005
    Coordinamento Nazionale R.S.U.
    IBM Italia S.p.A.