Home    Lista RSU    Guida Sindacale    Accordi Importanti    Indici Tematici    Storico    Contattaci    Iscriviti    Sindacati    Ricerca

FALLITA LA TRATTATIVA:
RIMANGONO LICENZIAMENTI SCORPORI E
CHIUSURA SEDI


Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti

Vedere anche:
IBM come azienda-rete
Sedi periferiche


L’Esecutivo del Coordinamento e FIM-FIOM-UILM, sulla base del mandato ricevuto dal Coordinamento Nazionale, hanno tentato di trovare una soluzione negoziale ai gravi problemi occupazionali ancora aperti (vedi comunicato dello scorso 11 luglio ).
Che cosa hanno proposto l’Esecutivo e FIM-FIOM-UILM alla Direzione Aziendale in occasione dell’incontro svoltosi lo scorso 8 luglio:

Che cosa ha risposto IBM all’Esecutivo e a FIM-FIOM-UILM: dopo aver tentato di ottenere una riduzione dell’indennità di reperibilità e in conseguenza della ferma posizione negativa del Sindacato (motivata anche con le ripetute violazioni dell’accordo in materia stipulato nel 2000 e con l’evidenza del significativo uso improprio dell’istituto da parte delle linee manageriali), ha rinunciato ad insistere su quest’argomento e si è dichiarata disponibile su tutto il resto (compreso il ritiro dello scorporo di E-Client); IBM si è unicamente riservata una verifica, con le linee manageriali, per meglio definire le soluzioni riguardanti il personale con attività residente nelle sedi in chiusura e, per questo motivo, ha chiesto l’aggiornamento dell’incontro al 14 luglio.

Dopo aver chiesto un nuovo rinvio al 15 luglio, la Direzione IBM si è presentata rimettendo tutto in discussione: ha negato la possibilità di definire soluzioni per il personale con attività residente nelle sedi in chiusura e ha ribadito la necessità di ottenere riduzioni retributive attraverso la ridefinizione dell’indennità di reperibilità, motivando ciò con l’esigenza di ulteriori riduzioni dei costi.

Infine IBM ha aggiornato le informazioni riguardanti i dipendenti che hanno accettato di aderire ai suoi programmi unilaterali di dimissioni incentivate dichiarando che, al 15 luglio, avrebbero aderito 860 dipendenti (di cui 236 dirigenti); a questo proposito è necessario precisare che l’Esecutivo ritiene falsa quest’informazione: le dimissioni ottenute potrebbero essere addirittura oltre 1000 (il dato aziendale non tiene conto anche delle dimissioni successive al 30 giugno).

A questo punto l’Esecutivo ha ritenuto impossibile una soluzione negoziale e IBM ha perciò dichiarato che si riserva di valutare se continuare a perseguire i 510 licenziamenti già comunicati lo scorso 27 maggio e lo scorporo del settore E-Client.

L’esecutivo e le Organizzazioni Sindacali FIM-FIOM-UILM attendono ora una convocazione da parte del Ministero del lavoro e impegnano tutte le strutture locali di R.S.U. ad indire assemblee dei lavoratori per valutare assieme le iniziative da intraprendere nei prossimi giorni.

14 Luglio 2005
Esecutivo del Coordinamento Nazionale R.S.U.
IBM Italia S.p.A.