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Customer Fulfilment:
CONTINUA LO SPOSTAMENTO DI ATTIVITA' ALL' ESTERO

In calce, la precisazione di parte aziendale


Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti

Vedere anche:
Relazioni internazionali


Il 22 maggio si è svolto, a Segrate, l'incontro richiesto dalla Direzione aziendale con il Coordinamento Nazionale RSU IBM per un aggiornamento sullo stato d'avanzamento del progetto Galileo (Global A ffordability Leadership Innovation Leading to End to end Optimisation.)

L'azienda ha dichiarato che nei prossimi "quarter" procederà con il trasferimento, a Madrid, Bratislava e Dublino delle attività riguardanti la gestione del software e hardware oggi svolte in Italia dal Customer Fulfilment.

IBM ha ribadito quanto già affermato in sede di Osservatorio Paritetico Aziendale ( www.rsuibm.org/2006118.htm): le varie "countries" diventeranno unità di vendita, mentre le attività di staff saranno gestite tramite i protocolli di standardizzazione GISF (Global Integrated Support Function) che prevedono il loro accentramento in singoli Paesi, i quali erogheranno servizi su base mondiale.

La Direzione Aziendale ha inoltre comunicato che i Centri dove nei prossimi anni verranno centralizzate (delocalizzate) le attività saranno:

- Hortolandia (Brasile);

- Madrid / Bratislava / Dublino;

- Kuala Lampur (Malesia);

- Dalian (Cina).

In una logica di globalizzazione caratterizzata da massimizzazione del profitto e riduzione dei costi, i tre centri europei non avranno nessuna garanzia per il futuro, ma è invece probabile che ulteriori delocalizzazioni potranno essere realizzate verso Paesi con legislazioni e costo del lavoro più favorevoli alle aziende.

In questa prima fase, IBM ha annunciato che lo spostamento di attività dal Customer Fulfilment sarà dell'ordine di circa 100 persone, delle quali circa 30 verranno riconvertite, mentre per le rimanenti non sono previste soluzioni all'interno dell'azienda.

Anche in conseguenza di ciò, IBM ha comunicato che avvierà un piano incentivi non pubblico, aperto tendenzialmente a tutti i colleghi delle aree di staff.

Il Coordinamento Nazionale ha espresso le proprie preoccupazioni per quanto riguarda:

- il futuro occupazionale di IBM in Italia;

- i programmi di riconversione professionale e la loro finalizzazione ad una proficua ricollocazione aziendale dei lavoratori;

- le strategie di mercato dell'azienda in Italia.

Per ciò che concerne in particolare la riconversione professionale e ricollocazione dei lavoratori – argomento su cui l'azienda è rimasta molto nel vago - il Coordinamento ha ribadito che un serio piano non può essere gestito unilateralmente dall'azienda e ha rivendicato un confronto negoziale finalizzato almeno al mantenimento dell'occupazione.

Il Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia conferma il suo impegno, insieme alle Organizzazioni Sindacali di categoria, a sollecitare l'intervento delle Istituzioni Nazionali e Locali sulla presenza di IBM in Italia e sul suo futuro commerciale e occupazionale.

Segrate, 22 maggio 2006
Coordinamento Nazionale RSU

IBM Italia S.p.A.


[PRECISAZIONE]

In relazione al nostro comunicato del 22/05/2006 ("Customer Fulfillment: continua lo spostamento di attivita’ all’estero"), relativamente alle attivita’, ai settori, e ai numeri di persone coinvolte, facciamo presente di avere ricevuto una e-mail dal Direttore Relazione Industriali IBM Italia dal seguente contenuto:

"Ai fini della chiarezza preciso che circa 100 persone sono coloro che, occupati in una delle funzioni GISF, saranno impattate dalla delocalizzazione. Di queste 57 in CF."

Segrate, 25 maggio 2006

L’ Esecutivo del Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia