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Da: Forum; Politica aziendale e risultati economici; Retribuzione; Formazione; Sedi periferiche; Spostamenti, trasferte, viaggi; Professionalità e qualifiche; Capi e dirigenti

Vorrei cercare di fare un quadro sulla nostra situazione come dipendenti della IBM

di A4

Viaggi e Note spese

Il dipendente della IBM è sollecitato a viaggiare per lavoro, specialmente se non lavora nel centro del mondo (Milano e Roma).

Una volta, quando si programmava un viaggio, veniva fatta una previsione delle spese che il dipendente doveva affrontare (viaggio, albergo, pasti, ecc) e gli veniva data direttamente una somma in contanti, salvo poi conteggiare cosa effettivamente era stato speso in più o in meno e fare gli eventuali conguagli.

Questa cosa non era comoda per IBM.

Allora hanno introdotto la cosiddetta Carta di Credito Aziendale, la mitica carta Corporate.

Questa è una carta un po' particolare: il dipendente la usa per l'azienda, l'azienda copre il suo costo, ma le spese vengono addebitate sul conto corrente personale del dipendente.

IBM ti dice che l'addebito effettivo sul conto corrente avverrà solo dopo che IBM avrà a sua volta versato sul conto corrente le spese fatte e descritte nella Nota Spese.

La cosa teoricamente potrebbe funzionare se non fosse che:

A questo si aggiunga che spesso la carta di credito non è accettata, per cui il dipendente deve anticipare di tasca propria.

Un'altra invenzione davvero singolare è l'anticipo contante. Il dipendente ha facoltà, in alcuni casi, di chiedere un anticipo in contanti. Se l'azienda approva, il dipendente è autorizzato a farsi dare un anticipo dalla carta di credito, sempre addebitando sul suo conto corrente. In pratica, IBM lo autorizza a usare il proprio conto corrente.

IBM a differenza di molte altre aziende non riconosce al dipendente una sorta di indennità di trasferta.

E' tuttavia singolare che esista il cosiddetto "Importo Forfettario per spese non documentate". Questo importo dovrebbe coprire delle piccole spese di imprecisata natura non esplicitamente inseribili in Nota Spese. La cosa curiosa è che per i dipendenti non dirigenti questo importo è di 15 euro giornalieri, mentre per i dirigenti è di oltre 80.

Si posso fare due ipotesi:

D'altra parte le regole le fanno i dirigenti. E' un po' come quando i nostri deputati e senatori si aumentano lo stipendio.

Stessa storia per le auto in leasing: stranamente, per i dirigenti il canone della macchina in leasing è inferiore a quello per un dipendente non dirigente (forse anche i benzinai individuano immediatamente i dirigenti IBM e gli aumentano il prezzo della benzina?)

Anche i criteri con cui vengono concesse le auto in leasing seguono delle logiche al di là della umana comprensione: il dipendente non capo deve avere percorso con la sua auto personale un numero minimo di chilometri in un anno. Questo numero è sottoposto a controllo e teoricamente il dipendente potrebbe perdere l'auto se non mantiene quel chilometraggio. Attenzione: i chilometri devono essere fatti con l'auto propria, se sono fatti col treno o con auto a noleggio non vale. È una sorta di espiazione preventiva. Prima ci si deve sacrificare con i mezzi propri e poi si può adire alle grazie automobilistiche di IBM.

Stranamente però anche personaggi che non si muovono praticamente mai dall'ufficio hanno l'auto in leasing. Per esempio i capi. E magari qualcuno che proprio capo non sarebbe, però ... Ma questa è una vecchia storia, vero ?

Secondo IBM, un dipendente fuori sede, se non ha saltato il pranzo, ha diritto a spendere per la cena fino a 31 euro.

Spessissimo capita che gli alberghi assegnati per i pernottamenti non siano nelle vicinanze di ristoranti a prezzi abbordabili, per cui il dipendente ha due scelte:

Quanto costiamo

Tutti i nostri capi ci ripetono in continuazione che noi dipendenti della IBM costiamo troppo.

Voglio sperare che non si riferiscano ai nostri stipendi (da noi c'è chi con una laurea tecnico-scientifica e dopo 10 anni di esperienza aziendale guadagna meno di un neodiplomato paramedico o di un cuoco).

Quindi i costi eccessivi sono dovuti alle strutture.

IBM sta cercando di rimediare a questi problemi. Parecchie funzioni amministrative sono state spostate fuori Italia e centralizzate. Questo potrebbe anche essere qualcosa di positivo se non si perdesse di efficienza. Per esempio, un dipendente che voglia avere un chiarimento dall'ufficio del personale, può solo contattare un numero telefonico di un call center dove spesso, spiace dirlo, si ritrova a parlare con persone assolutamente incompetenti.
Anche il supporto tecnico per l'informatica individuale è stato drasticamente ridimensionato.
Alla fine si è costretti a fare il giro dei colleghi e chiedere se conoscono qualcuno che può aiutare. Non è una bella cosa.

La cosa strana è che, parallelamente a questi "risparmi", l'azienda sta appesantendo la massa di trafile burocratiche che ogni dipendente deve seguire nel quotidiano svolgimento del lavoro.

Un esempio.

Per documentare su cosa si sta lavorando ci sono:

Ovviamente IBM dice ai dipendenti che è obbligatorio tenere tutto aggiornato.
Ovviamente tutte queste applicazioni non si parlano e bisogna aggiornarle manualmente tutte ogni volta, con ovvi problemi di costo e di allineamento dei dati.

Un altro esempio.

L'azienda vuole avere un quadro degli skill delle persone?
Ebbene per documentare questi skill ci sono:

Ovviamente, anche qui IBM dice ai dipendenti che è obbligatorio tenere tutto aggiornato.
E ora, caro lettore, vediamo se sei stato attento. Secondo te, queste quattro applicazioni, progettate e realizzate dal più grande fornitore di Information Technology della nazione e del pianeta, sono collegate? Si riallineano automaticamente?

Inutile dire che tutte queste applicazioni aziendali hanno un costo per IBM, sia in termini di gestione sia in termini di tempo che il singolo dipendente deve impiegare per tenerle aggiornate, per non parlare dei costi indiretti dovuti a dati inesatti o incoerenti.

Purtuttavia, nonostante l'impegno che IBM profonde a occupare il tempo di lavoro dei propri dipendenti, può capitare che ci siano dei periodi in cui il dipendente non è occupato su di un progetto. In altre parole, che non abbia niente da fare.
Il dipendente in questi casi ha una serie di opzioni:

Trascurando il primo caso, facilmente commentabile, negli altri due il peggiore errore che il dipendente possa fare, è notificare al proprio capo queste iniziative. La risposta tipica in questo caso è che bisogna essere impegnati su progetti pagati, per cui non si devono fare attività a vuoto, non pagate. In altre parole, il management preferisce che il dipendente passi il suo tempo a girare su internet o a leggere il giornale piuttosto che si prepari per le successive attività lavorative.
E' l'apoteosi, il trionfo finale della Burocrazia sul Senso Comune (e sulla Buona Amministrazione).

Global Resources (ovvero il sistemista nomade)

Dato che costiamo troppo, IBM sta cercando di spostare i progetti in zone geografiche con costo del lavoro più leggero. In altre parole, dato che in molti paesi asiatici esiste ancora uno sfruttamento dei lavoratori estremo, e i dipendenti ricevono paghe da fame, IBM si muove verso queste aree per risparmiare sulle sue spese.

Una volta esisteva un concetto di etica aziendale. Una volta appunto.

Ma vediamo di capire cosa potrebbe succedere in un futuro progetto.
IBM lavora spesso con la Pubblica Amministrazione. E spesso questo tipo di cliente è molto esigente; vuole essere a contatto con IBM in modo continuo. IBM decide che un progetto in atto deve essere assegnato alla sua sede di, un nome a caso, Calcutta.
A questo punto il cliente che voglia contattare IBM per il progetto, deve mettersi in contatto con la sede di Calcutta di IBM.

Problemi:

La più logica conseguenza di queste considerazioni è che il completamento di questi progetti sarà estremamente difficoltoso, con probabili esplosioni dei costi, ritardi, ecc.
Ovviamente IBM ci metterà un po' a capirlo. Giusto il tempo di avere qualche sforatura di qualche decina di milioni di euro e di esserci inimicata un po' di clienti.
Poi ricomincerà a lamentarsi che la cassa piange.

Ma per IBM anche il dipendente italiano deve considerarsi una Global Resource, e quindi deve aspettarsi di essere inviato a lavorare su progetti ovunque nel mondo. E questo è tanto più vero quanto più il dipendente ha la fortuna di avere uno skill interessante.

Stranamente non ci sono molti dipendenti disposti ad andarsene in giro per il mondo per IBM.
IBM non riesce capire il perché.

Vediamo di aiutarla.

Un dipendente che si rechi all'estero per lavoro deve affrontare le seguenti situazioni:

Riassumiamo le considerazioni che il dipendente potrebbe fare:

Un vero affare!

Business Fiction

L'azienda YYY, acerrima concorrente di IBM, riesce a infiltrare un suo agente nella direzione aziendale di IBM. Costui emana le seguenti disposizioni:

  1. Tutti i dipendenti di IBM che hanno come obiettivo di presidiare i clienti più importanti, devono rientrare subito in sede.
    Obiettivo di YYY: Una volta tolti dai clienti gli IBM, avrò campo libero.
  2. Le spese per i corsi devono essere ridotte al minimo indispensabile.
    Obiettivo di YYY: Basta poco per diventare obsoleti se non ci si aggiorna. Dopo un po' sarà YYY la leader tecnologica del mercato
  3. Devono essere incentivate le dimissioni dei dipendenti più anziani a favore di nuove assunzioni per i giovani, possibilmente temporanee.
    Obiettivo di YYY: I dipendenti più anziani sono anche quelli più esperti. Tra poco IBM sarà solo una società di inesperti spaesati.

Di questa storia la parte che riguarda YYY è inventata, ma il resto è vero.
Con la furia di tagliare i costi, IBM si sta comportando come un camionista che, per risparmiare sulle spese di gestione, decidesse di risparmiare sui freni, sull'olio e sul cambio dei pneumatici.

Ma la cosa più sconcertante delle politiche di IBM, sono gli investimenti.

La parola d'ordine è: "Tutto deve essere pagato".
Oppure ....

... l'acquisizione di nuovi skill può essere fatta a titolo gratuito e su iniziativa personale del dipendente il quale, secondo il management IBM, "nei ritagli di tempo deve dedicarsi ad accrescere i propri skill".
Probabilmente il management IBM ha una idea un po' romanzata delle tecnologie di e-learning o delle capacità sovrumane che avrebbero le sue persone.
Sarebbe come aspettarsi di imparare un volume della Treccani dedicandoci 10 minuti ogni sera.

La carriera

Come si fa carriera in IBM ? Annosa questione.

Una delle cosa di IBM si vanta è il fatto che in IBM non ci sono regole fisse. Questo, tradotto in termini comprensibili ai comuni mortali, significa semplicemente che tutto è a discrezione del management. E' chiaro che se il povero dipendente è ingenuo abbastanza da chiedere al proprio capo cosa deve fare per avere un avanzamento di carriera, riceve una lista del tipo:

bisogna avere successo nei progetti in cui si è coinvolti

bisogna avere doti di leadership

bisogna essere disponibili a viaggiare

bisogna essere certificati

bisogna fare esperienze all'estero

bisogna seguire tutte le normative

ecc..

il punto è che tutte queste sono regole necessarie (forse ...) ma non sufficienti per fare carriera.

Cosa è sufficiente? Niente. O almeno non esiste niente, stando al management, che di per sé ti possa far avanzare di carriera.

Tutto è necessario ma niente è sufficiente.

Le regole non servono al dipendente per sapere come si fa carriera. Servono a IBM per dimostrare perché il dipendente non ne ha diritto.
Qualcuno particolarmente ingenuo pensa che un riconoscimento di skill tecnico aiuti a fare carriera. IBM incoraggia questa teoria ed ha creato una serie di meccanismi. Uno di questi è la certificazione. La certificazione, in astratto, può essere una cosa molto buona, perchè riduce un po' la discrezionalità aziendale nella gestione delle competenze.

Ma succede anche questo:

Io normale dipendente, non troppo skillato tecnicamente, partecipo come programmatore in un progetto molto importante. Il mio contributo può essere molto modesto, per non dire insignificante. Ma questo lo so solo io e quelli che lavorano con me.
Per certificarmi devo preparare una serie di documenti in cui descrivo cosa ho fatto nei vari progetti. Molto spesso, chi valuterà questi documenti conosce solo vagamente i progetti di cui parlo.
Allora io non dichiaro che ho fatto il programmatore, ma che ho contribuito a definire l´architettura della soluzione per il cliente. Aggiungo di avere skill tecnici all´avanguardia, e mi spendo nella descrizione di soluzione tecniche innovative che ho ideato e che magari sono state ideate da un mio collega più esperto. Dato che il valutatore non conosce né me né il progetto, si fiderà delle mie dichiarazioni, ed ecco che magicamente divento un Certified IT Qualchecosa ...

Ma a chi conviene fare carriera? E quale carriera?

Vediamo.....

La carriera tecnica in IBM è definita da una successione di "bande", a seconda dell'importanza delle competenze dei dipendenti (o, meglio, dell'importanza che IBM attribuisce a tali competenze). Un programmatore che da banda (n) passi a banda (n+1) ha certamente fatto carriera, però

Lo scatto di carriera non corrisponde a un contestuale aumento di stipendio

Il passaggio ad una banda superiore rende il dipendente più costoso per i progetti in cui andrà a lavorare, quindi più la banda aumenta più è difficile collocarsi in un progetto. In pratica se arrivi ad una banda abbastanza alta, diciamo la 8, i vari capi progetto cominciano a evitarti.

Con il passaggio ad una banda superiore aumenta la pressione di IBM sul dipendente affinché sia produttivo e sia inserito in progetti. Cose queste che in genere dipendono poco dal dipendente e molto suo capo, ma questo è un dettaglio che IBM fa finta di dimenticare.

Conclusione: il dipendente ha parecchi svantaggi dal fare una carriera tecnica. IBM invece ci guadagna, o almeno ci spera. Infatti fa pagare ai clienti cifre tanto più alte quanto più alta è la banda.

Il discorso cambia radicalmente se si fa carriera in ambiti non tecnici. Per esempio, se IBM ritiene il dipendente adatto ad essere un CAPO. In questo caso IBM, farà in modo che tutti i requisiti per fare carriera siano soddisfatti PER FORZA. Tutti gli ostacoli burocratici vengono piallati con la prudenza e la delicatezza di una pala meccanica. Ovviamente con la nomina a capo arriva anche un sostanzioso aumento di stipendio. Questo forse spiega perchè tutti vogliono fare i capi e nessuno vuole fare il supertecnico ...