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L'Esecutivo, oltre a manifestare il proprio disappunto per quest'iniziativa che creerà sicuramente disagio fra le persone interessate, ha confermato che avrebbe invitato tutti i colleghi ad informare le Rappresentanze Sindacali sui toni usati nei colloqui e sull'eventuale palesarsi di finalità diverse dalle citate possibilità di "redeployment" e/o riqualificazione professionale.
Alla luce delle segnalazioni che stanno arrivando alle R.S.U., siamo costretti a denunciare comportamenti poco trasparenti del management e lesivi della dignità personale degli interessati; nei colloqui, infatti, vengono pronunciate frasi quali, ad esempio, quelle di seguito riportate:
· con lo "skill" che hai, cosa aspetti ad andartene ?
· con la tua situazione personale e/o i tuoi carichi famigliari ti consiglio di riflettere sul da farsi;
· un cambio d'attività potrebbe comportare un cambiamento di sede o una costante necessità di spostamenti sul territorio nazionale;
E' necessario inoltre evidenziare che ai colloqui sono chiamate prioritariamente le colleghe alle quali vengono fatte le pressioni più pesanti.
Comportamenti analoghi a quelle fin qui descritti, oltre a non essere coerenti con quanto comunicato dalla Direzione Aziendale lo scorso 23-11, pregiudicano le condizioni di vita e di lavoro di molti colleghi e instaurano un clima di tensione certamente non favorevole al nomale svolgimento dell'attività professionale di tutti. Per questi motivi l'Esecutivo:
1. invita la Direzione Aziendale ad intervenire urgentemente affinché sia ripristinato un clima di civile convivenza;
2. invita i lavoratori interessati a denunciare i comportamenti scorretti dei propri managers informandone i Rappresentanti Sindacali locali;
3. intraprenderà tutte le azioni necessarie a tutelare i diritti e la dignità delle persone interessate;
4. invita tutti i colleghi a solidarizzare con chi è oggetto di pressioni indebite e comportamenti scorretti.
3 Dicembre 2007. Esecutivo del