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Da: Relazioni internazionali; OO.SS. e RSU

[Lettera alla Repubblica della Donne]

Gentile dottoressa

Ilaria Carra

c/o La Repubblica delle Donne

Facciamo riferimento all'articolo apparso a Sua firma lo scorso 18 aprile 2008 col titolo "Sciopero virtuale, effetti reali – i lavoratori IBM cantano vittoria" e riteniamo utile e necessario fare alcune considerazioni riguardanti aspetti formali e di merito.

Per quanto riguarda gli aspetti formali, desideriamo precisare che non ci risulta alcun "Coordinamento Nazionale RSU IBM di Vimercate", bensì esiste da molto tempo il "Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia S.p.A."; ciò sarebbe del tutto irrilevante, se non fosse che il fantomatico organismo sindacale citato nel suo articolo può essere facilmente confuso con quello realmente esistente e ad esso vengono attribuite valutazioni e considerazioni destituite di ogni fondamento.

Intanto serve immediatamente osservare quanto sia piuttosto improbabile e poco credibile che la vicenda dello sciopero virtuale sia collegabile con le dimissioni dell'ex Presidente e amministratore delegato di IBM Italia sig. Andrea Pontremoli: molti colleghi hanno sorriso leggendo l'affermazione contenuta nell'articolo a sua firma, avendo la consapevolezza che, in un'azienda come IBM, altre sono le motivazioni che spingono il suo massimo dirigente a lasciare la carica… così come non è certo solo grazie allo sciopero virtuale se "i dipendenti hanno riavuto il Premio di risultato, oltre ad agevolazioni sanitarie più vantaggiose". Altrettanto dicasi per il sindacato 2.0, che rischia di essere una patetica scopiazzatura di uno slogan aziendale (http://www-306.ibm.com/software/it/events/duepuntozero/).

L'utilizzo delle tecnologie nelle lotte sindacali è un fatto sicuramente di grande interesse, che può contribuire efficacemente ad elevare la pressione nei confronti dell'azienda quando ciò serve a sbloccare un negoziato e realizzare obiettivi di interesse dei lavoratori, ma ciò non può che essere complementare alle tradizionali forme di lotta che, ancora oggi, sono risolutive in un conflitto sindacale.

Tra le forme di lotte da noi definite complementari, ci permettiamo di segnalarLe una iniziativa di raccolta firme indirizzata ai vertici aziendali nel giugno dello scorso anno (http://www.rsuibm.org/2007608.htm) per ottenere una ripresa delle trattative sul contratto aziendale: 1354 colleghi hanno firmato (nome, cognome e matricola) su circa 6000 interessati, ossia circa il 22% della platea coinvolta, mentre allo sciopero virtuale hanno partecipato teoricamente (un avatar non è riconoscibile e riconducibile con certezza a un unico dipendente IBM) 2000 persone su 300000 e cioè circa lo 0,6%. Non si può certo ragionare solo sulla base di un dato numerico, ma questo, indubbiamente, ha la sua importanza. Tra le altre cose, in un epoca di crisi di rappresentanza e di rappresentanti senza seguito, è opportuno fare bene i conti con i lavoratori reali.

Un'ultima precisazione: in IBM non c'è stato nessun calo di iscritti e le R.S.U. continuano ad essere regolarmente elette con una partecipazione al voto maggiore del 50% degli aventi diritto, ma bisogna onestamente confermare che, da sempre, vi sono grandi difficoltà di coinvolgimento dei colleghi nelle iniziative sindacali.

Certi dell'interesse che vorrà accordare a questa nostra comunicazione, Le confermiamo che, qualora fosse interessata, siamo sempre disponibili ad approfondimenti sull'argomento e, nel frattempo, Le porgiamo un cordiale saluto.

21 Aprile 2008

Alfio Riboni (componente R.S.U. IBM di Segrate)

Bernardino Bruno (componente R.S.U. IBM di Roma)

Francesco Mastrapasqua (componente R.S.U. IBM di Vimercate)

Giovanni Morbelli (componente R.S.U. IBM di Genova)

Marino Doardi (componente R.S.U. IBM di Padova)

Salvatore Virdis (componente R.S.U. IBM di Cagliari)

Claudio Mazzoccoli (componente R.S.U. IBM di Firenze)