Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti;
Documenti del gruppo IBM;
IBM come azienda-rete;
Sedi periferiche
CHIAREZZA E SICUREZZA
Questo è quanto chiedono le lavoratrici e i lavoratori delle società del gruppo IBM Italia:
Chiarezza sulle prospettive dei piani industriali e sulle relative riorganizzazioni.
Sicurezza sulla tenuta dei livelli occupazionali
Ormai sono mesi e mesi di "voci" sulla riorganizzazione di IBM Italia e sul destino delle controllate
ma le Relazioni Sindacali di IBM continuano nel rifiutarsi di presentare alle OO.SS. le reali intenzioni sui piani di ristrutturazione, così come previsto dal contratto di lavoro, ( vedasi anche l'incontro al Ministero)
La mancata preventiva informazione a livello sindacale ( in IBM e controllate ) è tanto più grave in quanto è iniziato a trapelare un possibile disegno. Nella settimana scorsa Mr Chiavelli, nuovo responsabile a livello Italia del settore GBS-AMS, si è incontrato con il management di Sistemi Informativi a Roma.
Dal resoconto che è stato successivamente fatto dal management di S.I ai propri addetti sono emersi i seguenti punti:
IBM non procederà alla vendita di Sistemi Informativi ( che fino al giorno prima si dava per probabile, vedasi anche comunicato del ministero ) ma al contrario sarà la prima società ad essere inserita nella nuova struttura di delivery di IBM Italia in cui successivamente si andranno ad inserire la divisione GBS di IBM, Global Value e le altre controllate di IBM, il tutto in un arco temporale misurabile in mesi.
Premesso che non è dato sapere se quanto dichiarato da Mr Chiavelli in Sistemi.Informativi corrisponde ad un suo desiderata o se si tratta del piano che IBM sta approntando ( vedremo anche quello che dirà oggi in GVS ) e che è senz'altro una notizia positiva la "non vendita " di S.I., restano però interrogativi molti pesanti sulla natura di questa ( probabile ? ) operazione a cui IBM deve dare risposta in sede Sindacale in tempi brevi e certi.
Il passato ci insegna che le precedenti "riorganizzazioni" di IBM sono state troppo spesso pagate dai lavoratori con pesanti perdite di posti di lavoro, e IBM fino ad oggi non ha fatto nulla per farci pensare al contrario. Non l'ha fatto ultimamente neanche avendo a disposizione l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico: ha preferito non incontrare la delegazione sindacale, forse temendo domande scomode e precise
Domande come: questa scelta esclude esternalizzazioni fuori ambito IBM di settori delle varie società? Esclude il ricorso a cassa integrazione, a trasferimenti di sede e a consistenti tagli di organici attraverso processi di mobilità,?
Le controllate passeranno nella nuova società al completo o cederanno solo la parte AMS ?
Ma innanzi tutto avremmo chiesto se questa scelta rappresenta la volontà di IBM di aggredire con più forza il mercato italiano, investendo anche sul mercato delle PMI e rilanciando le sedi periferiche, adeguando, quindi, la sua offerta ad un mercato che il prossimo anno si annuncia come flat e in cui sono presenti forti competitor, o piuttosto non sia che il tentativo di ritirarsi su un set di clienti limitato ad alta redditività, cosa che forse può far piacere agli azionisti americani, ma costituirebbe un dramma per i lavoratori italiani coinvolti.
Il mancato confronto, al Ministero, con le organizzazioni sindacali non è certo un buon viatico per il futuro, ma non demorderemo: IBM deve accettare un tavolo di confronto in cui siano rappresentate tutte le realtà interessate e deve chiarire i suoi progetti dando le indispensabili garanzie per il futuro di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. La situazione italiana non è rosea e per questo le grandi società, per prime, devono adottare strategie che non penalizzino per l'ennesima volta il lavoro ed i lavoratori.
To. 30.10.08 RSU FIM FIOM di GVS-To
RSA di Sistemi Informativi-To