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Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti; IBM come azienda-rete; Sedi periferiche

Siamo alla stretta finale?

Avevamo ragione noi quando nel luglio 2005 –- acquisizione totale di GVS da parte di IBM – sostenevamo che il vero business per IBM non era lo sviluppo di GVS per andare oltre al servizio per Fiat, quanto piuttosto, l'ottimizzazione delle risorse/impianti di IBM in Italia. Aggiungevamo, inoltre, che una volta finita la trasformation, GVS avrebbe rischiato la scomparsa.

I fatti CI stanno dando ragione.

L'anno scorso Torino ha perso il CED, mesi fa IBM ha regalato il network ad AT&T, l'area sviluppo è sempre più "striminzita", e in fase di avvio lo spostamento di attività sistemistiche da Torino a Perugia o a Milano, e adesso si prospetta L'eventuale cessione di una parte del delivery. Siamo ormai allo spezzatino !

Probabilmente IBM non ha alcun interesse ad avere a Torino né una sede di 800 addetti, tanto meno avere dei suoi presidi presso gli stabilimenti Fiat.

Pezzo per pezzo la stanno smontando e svendendola al peggior offerente.

Da recente indiscrezione giornalistica internazionale, figurerebbe che IBM entro fine mese, annunzierebbe, esuberi strutturali per 16.000 dipendenti.

Le crisi si affrontano, di norma, con due strumenti: utilizzo degli ammortizzatori sociali oppure il taglio di interi settori. In IBM non disdegna né l'una né l'altra vedi il taglio di varie centinaia di addetti due anni fa, vedi la chiusura degli stabilimenti di Santa Palomba, il caso della Selfin e così via. Nasce quindi il dubbio che il management italiano, di solito così poco incline all'autonomia, voglia proporre alla Corporate la soluzione degli esuberi italiani, magari foraggiando uno di quei B.P. che in qualche modo potrebbe essere riconducibile al mondo IBM Italia.

Poco importa al management di IBM se in questo giochetto a rimetterci saranno le 300/500 famiglie di quei lavoratori che nel giro di qualche anno si troveranno ad essere disoccupati e senza alcuna possibilità, specie per quelli del Sud, di un reimpiego. A loro interessa raggiungere gli obiettivi e salvaguardare gli interessi "collegati"

Non ci stiamo, la trovata NON funziona. Sulla pelle nostra e delle nostre famiglie non consentiamo a nessuno di giocare. Ci batteremo in ogni luogo e in ogni dove utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, affinché sia salvaguardato il nostro posto di lavoro presupposto per un futuro meno incerto.

Alla protesta odierna di un'ora di sciopero seguiranno GIOVEDì 22 GENNAIO 4 ORE DI SCIOPERO COSì ARTICOLATO:

o 1° TURNO 6 -:- 10 ;

o cENTRALE 9 -:- 13 ;

o 2° TURNO 18 -:- 22 ;

o 3° turno 22 -:- 02

Pomigliano 16 gennaio 2009

FIOM/CGIL GVS