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C.A.D.G.I.

L'accordo sindacale vigente stabilisce che IBM dia un contributo annuo di € 3.800.000 alla CADGI per quanto riguarda i programmi sanitari. Questo contributo è in cifra fissa, indipendentemente dal numero dei soci. Il prossimo ottobre, con l'acquisizione di SIC e GV, entreranno in IBM altre 843 persone: ciò potenzialmente comporterà, dal 2010, un analogo incremento dei soci attivi della CADGI.

Nella tabella che segue è indicato il contributo medio di IBM per ogni iscritto alla CADGI:

D'altra parte, IBM realizzerà nel 2010 un risparmio di circa 334.000 €, perché non dovrà più pagare gli oneri a suo carico a copertura delle polizze assicurative accese per i dipendenti di SIC e GV. A fronte di un così consistente incremento del numero dei soci, dovuto a scelte imprenditoriali di IBM, sarebbe logico aspettarsi una disponibilità aziendale a riconoscere alla CADGI almeno i risparmi certi che l'azienda realizzerà. Se invece la Direzione non mostrasse disponibilità in merito, ne deriverebbero evidenti problemi di bilancio della CADGI.

Serve un'iniziativa sindacale forte per recuperare questi denari e comunque, quando nel 2010, come previsto dall'accordo sindacale citato all'inizio, potrà essere ridiscusso il contributo aziendale alla CADGI per i successivi 4 anni, ci sarà bisogno dell'attenzione e del sostegno di tutti i colleghi per riuscire ad ottenere risultati che consentano alla CADGI di continuare a garantire le attuali condizioni di rimborso delle spese sanitarie.

CLAIM

Di quest'argomento si è già occupato il Coordinamento Nazionale IBM con un suo documento specifico (vedi http://www.rsuibm.org/20090526c.htm) pubblicato nell'Intranet IBM. I discutibili comportamenti ivi documentati producono impatti negativi per le persone interessate, conseguenze anche peggiori per il funzionamento e la valutazione dell'efficacia di tutta la struttura dei servizi e, infine, la perdita di informazione sul reale utilizzo delle persone.

MENSA, REPERIBILITA' E TELELAVORO

Recentemente IBM ha intrapreso diverse iniziative finalizzate alla riduzione dei costi:

• prezzo del pasto mensa 6 volte superiore per chi dimentica a casa il badge;
• prezzo pieno del pasto mensa per i lavoratori che saranno assunti con contratto di stage;
• disdetta di tutti i contratti ADSL intestati ad IBM e relativi a linee ubicate all'esterno delle sedi e soppressione di tutti i numeri verdi per il collegamento alla rete aziendale.

Il Sindacato ha contestato l'illegittimità di ogni iniziativa che comporti un incremento del costo della mensa stabilito con un accordo sindacale e ha ricordato che, per i telelavoratori a domicilio e per chi è in reperibilità, gli accordi sindacali vigenti prevedono che il costo del collegamento alla rete aziendale sia a carico di IBM.

… e per il momento ci fermiamo qui, perché la lista è già sufficientemente corposa.

RSU di Milano e Segrate

Segrate, 10 settembre 2009