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Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti; Professionalità e qualifiche; Sedi periferiche

INCONTRO IBM E RSU NAPOLI DEL 21 GENNAIO 2010

Il 21-01-2010 nella sede IBM di Napoli si è tenuto un incontro tra l'Azienda e la RSU.

All'incontro, la cui durata è stata circa di un'ora e mezza, erano presenti le seguenti funzioni aziendali:

Relazioni Sindacali,

Responsabile di Sede.

Direttore Regionale,

Responsabile Personale Centro Sud (in "conference call")

Le RSU FIOM e UILM di Napoli erano tutte presenti.

All'inizio della riunione, rispondendo ad una specifica domanda della RSU circa la richiesta di incontro inviata da FIOM e UILM all'Unione Industriali di Napoli, è stata data l'informazione che il giorno precedente l'Azienda aveva formalmente comunicato alla suddetta associazione l'intenzione di non aderire a tale richiesta. Tale intenzione era motivata dal fatto che le tematiche proposte sarebbero state oggetto di discussione in occasione dell'incontro con le OO.SS. ed il Coordinamento Nazionale RSU per l'informativa annuale che si tiene ad inizio anno presso l'Assolombarda, nel rispetto del CCNL e degli accordi aziendali.

A fronte di questa notizia la RSU ha replicato a caldo manifestando la perplessità che, il poco tempo disponibile nell'incontro per l'informativa annuale riguardante l'andamento e le prospettive dell'intera IBM, potesse effettivamente consentire di trattare anche le questioni relative alla sede di Napoli.

La RSU ha chiesto se l'Azienda dovesse comunicare novità organizzative previste nel 2010 per la sede di Napoli, ottenendo risposta negativa e prendendone atto.

La RSU ha chiesto se l'Azienda avesse preparato delle risposte alle questioni sottoposte, oltre che nell'incontro precedente, anche con i documenti di maggio e dicembre 2009 e la "call" del 11-6-2009. I rappresentanti aziendali hanno comunicato di non avere risposte specifiche in quanto l'incontro serviva appunto per l'approfondimento delle suddette questioni.

La RSU ha approfondito le seguenti questioni:

1. esigenza di consentire ai lavoratori della sede di Napoli, che erogano servizi professionali, di lavorare anche in team remoti rispetto ai clienti ovvero rispetto ad altri team, applicando un modello operativo analogo a quello con cui si integrano nei progetti le cosiddette "global resources". Ciò al fine di rendere sostenibile le modalità di lavoro che mediamente implicano un eccessivo ricorso alle missioni, spesso di durata molto lunga (non piu' configurabili come trasferte, ma come trasferimenti temporanei veri e propri) e di favorire la valorizzazione e l'arricchimento delle professionalità derivante dalla loro costante interazione. Oltretutto ciò si accompagnerebbe ad un significativo contenimento dei costi per l'Azienda. E' stato inoltre fatto presente che da molti anni il Sindacato segnala all'Azienda il problema che, nell'ambito dei servizi professionali, lo scenario che si realizza a Napoli è caratterizzato da un eccessivo ricorso a prolungate missioni da parte dei lavoratori e quindi, considerate le evidenti possibilità di ridimensionare il problema e realizzare nel contempo anche i suddetti vantaggi per tutti, l'ostinata insensibilità da parte dell'Azienda a tale problema potrebbe essere interpretata come l'espressione di una volontà di mantenere i lavoratori di Napoli, o almeno una gran parte di essi, in una continua condizione di disagio.

2. esigenza di realizzare a Napoli dei centri di competenza come avviene in altre realtà IBM presenti sul territorio e coerentemente con l'alta specializzazione richiesta dal mercato dei servizi ICT. A tale proposito è stato evidenziato che in questo momento a Napoli esistono almeno sette dipendenti con skills sul prodotto SAP di ampia diffusione.

3. Il modello organizzativo e le strategie perseguite dall'Azienda (in particolare le scelte che riguardano il massiccio inserimento nei grandi progetti delle "Global resources" e l'approccio verso i progetti di piccola e media entità per le PMI basato esclusivamente sulle alleanze con i Business Partners) ha compresso e sta comprimendo in modo insostenibile gli spazi operativi per il personale di Napoli che opera nell'ambito dei servizi professionali. E' quindi indispensabile focalizzarsi sui punti 1 e 2 anche per individuare nuovi spazi operativi e per allargare e quelli attuali.

4. Le RSU ex GV hanno sottolineato il fatto che nel confluire in IBM era stata loro prospettata una situazione molto diversa da quella che hanno trovato e, dopo quasi quattro mesi, non sono stati coinvolti in nessuna nuova attività, ma è stata solo fatta una mappa dei loro skill.

5. Nonostante l'ottimo livello di comunicazione che spontaneamente si stabilisce tra i colleghi dei vari reparti presenti a Napoli, a livello organizzativo si riscontra l'inesistenza di meccanismi che puntano ad una collaborazione strutturata tra i reparti, con evidente perdita di significative opportunità.

Gli interventi dei rappresentanti dell'Azienda hanno evidenziato che:

1. la situazione del Settore Pubblico al Sud è drammatica.

2. per l'Azienda la sede di Napoli non costituisce un problema per quanto riguarda il livello di UR (% attività su contratti) raggiunto dalle persone che operano nei servizi professionali.

3. l'attenzione verso la sede si è concretizzata anche con l'inserimento negli ultimi anni di alcune figure professionali.

Ulteriori questioni che sono state poste dalla RSU all'attenzione dell'Azienda sono:

· Ritiro dei tesserini parcheggio di alcuni colleghi deciso unilateralmente

· Eliminazione dell'erogazione di acqua potabile imbottigliata (consuetudine piu' che ventennale)

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Alla luce di questi ulteriori approfondimenti, la RSU di Napoli ha rinnovato l'invito all'Azienda a rispondere a tutte le questioni sollevate, molte delle quali risalgono a lunga data e rappresentano delle criticità che richiedono risposte urgenti e concrete.

La RSU ribadisce inoltre che tali risposte meriterebbero di essere ottenute ad un tavolo di discussione presso l'Unione Industriali di Napoli, dove l'Azienda, rispondendo alle sollecitazioni provenienti dalle segreterie FIOM eUILM territoriali, compia un tentativo di delineare le prospettive industriali ed occupazionali della presenza IBM a Napoli.

Ad un tavolo di quel tipo il Sindacato potrebbe dare il suo contributo affinché l'Azienda focalizzi le scelte idonee a salvaguardare e rilanciare livello e qualità dell'occupazione IBM a Napoli cercando nel contempo di aderire alle strategie della Corporation con ruoli tutt'altro che marginali.

RSU NAPOLI