RSU IBM Italia di Milano e Segrate - INCONTRO IN ASSOLOMBARDA SUI TRASFERIMENTI COLLETTIVI (20121030.htm)

INCONTRO IN ASSOLOMBARDA SUI TRASFERIMENTI COLLETTIVI

Il 10 ottobre 2012 le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto un incontro alla Direzione aziendale "al fine di discutere della situazione relativa alle lavoratrici e ai lavoratori trasferiti da varie sedi sul territorio nazionale alla sede di Milano-Segrate"; l'incontro si è svolto oggi, 30 ottobre 2012, presso la sede di AssoLombarda, presente anche l'Esecutivo del Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia S.p.A.

Gli effetti della procedura di trasferimento collettivo sono sintetizzati nella tabella di seguito riprodotta, che è stata ricavata in base alle informazioni fornite e confermate dalla Direzione Aziendale:

SEDE	TRASFERIMENTI COME DA PROCEDURA	RSU	DIMESSI ANTE RICEZIONE COMUNICAZIONE	NON TRASFERITI A FRONTE ATTIVITA' SVOLTA (RIPENSAMENTO IBM)	TRASFERIMENTI COMUNICATI AI SINGOLI INTERESSATI	DIMISSIONI			LEGGE 104			CATEGORIE PROTETTE DIVERSAMENTE ABILI			SOSPESI PER ASSEGNAZIONI INTERNAZIONALI O DA CLIENTE			NON TRASFERITI IN BASE A VALUTAZIONI AZIENDALI SULLA SITUAZIONE PERSONALE DICHIARATA DAGLI INTERESSATI			ATTUALMENTE A MILANO
						M	F	tot.	M	F	tot.	M	F	tot.	M	F	tot.	M	F	tot.	M	F	tot.
ROMA	157	5	2	15	135	12	26	38	3	10	13	4	13	17	9	14	23	0	3	3	22	19	41
TORINO	72	2	1	0	69	5	5	10	1	1	2	2	2	4	1	3	4	0	1	1	25	23	48
PADOVA	8	3	0	0	5	0	2	2	0	2	2	0	0	0	0	0	0	0	0	0	1	0	1
BOLOGNA	15	0	0	1	14	1	4	5	0	2	2	1	2	3	0	0	0	0	0	0	2	2	4
CATANIA**	3	0	0	0	3	0	2	2	0	0	0	0	0	0	0	0	0	1	0	1	0	0	0
BARI	3	0	0	0	0	3	0	1	1	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	1	1	2
FIRENZE	7	0	0	1	6	1	0	1	1	0	1	0	0	0	0	1	1	0	0	0	0	3	3
NAPOLI	4	0	0	0	4	1	0	1	1	1	2	0	1	1	0	0	0	0	0	0	0	0	0
CAGLIARI	2	2	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0
PALERMO	6	0	0	0	6	0	1	1	0	1	1	0	0	0	0	1	1	0	0	0	3	0	3
GENOVA	4	0	0	0	4	0	1	1	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	0	2	1	3
ITALIA	281	12	3	17	249	20	42	62	6	17	23	7	18	25	10	19	29	1	4	5	56	49	105

**Il numero originariamente comunicato per Catania era 2, ma è stato subito dopo incrementato a 3 giustificando ciò con un errore iniziale di valutazione dell'azienda.

Il Sindacato ha ribadito il suo giudizio su questi trasferimenti collettivi:

motivazioni del trasferimento manifestamente insussistenti in un'azienda che ha delocalizzato e delocalizza molte attività sostenendo che esse, anche grazie alle nuove tecnologie, possono essere svolte ovunque;

altrettanto insostenibile il carattere collettivo del trasferimento, perché la varietà delle posizioni organizzative coinvolte dimostra che si tratta di un insieme di trasferimenti individuali;

utilizzo dei trasferimenti come strumenti di pressione finalizzati a convincere molti lavoratori ad accettare pacchetti di dimissioni incentivate;

e ha insistito sulla necessità di discutere e concordare soluzioni alternative a trasferimenti che hanno già avuto pesanti conseguenze nei confronti dei lavoratori interessati e delle loro famiglie (da evidenziare 65 dimissioni spintanee a seguito dei trasferimenti); a proposito di soluzioni alternative, il sindacato ha riproposto il tele-lavoro come possibile onorevole mediazione fra le parti.

IBM persiste nel suo atteggiamento intransigente e chiuso a ogni possibile soluzione alternativa ai trasferimenti: la Direzione Aziendale ha ripetuto che essi sono finalizzati a realizzare una maggiore efficienza funzionale e organizzativa dei ruoli di staff. In particolare, ha ribadito che non si potrà parlare di tele-lavoro fino a quando non saranno ridefinite e riorganizzate le attività degli interessati e, in ogni caso, non è previsto alcun aiuto economico ai lavoratori trasferiti.

E' importante evidenziare il contraddittorio comportamento di IBM:

la differenza fra i 281 trasferimenti dichiarati in procedura e i 103 resi effettivi (avendo IBM ignorato tutti i casi di illegittimità a fronte della legge 104 e quelli con evidenti controindicazioni organizzative), rende ancor meno credibili le motivazioni del trasferimento;
i lavoratori sono stati trasferiti per rendere più efficiente e produttivo il loro lavoro e, contemporaneamente, viene affermata la necessità di ridefinirlo e riorganizzarlo;
attualmente, nella sede di Segrate, circa 400 lavoratori che svolgono attività analoghe a quelle dei trasferiti, sono titolari di un contratto di tele-lavoro a domicilio.

Le Organizzazioni Sindacali e l'Esecutivo insistono, perciò, sulla necessità di promuovere ricorsi legali contro i trasferimenti e, a questo scopo, mettono a disposizione un collegio legale nazionale a cui già molti colleghi si sono rivolti; rimane ferma la proposta di soluzioni alternative a partire dal tele-lavoro.

Per quanto riguarda il Ministero dello Sviluppo, da cui non sono pervenute più notizie dopo il rinvio dell'incontro del 24 settembre (causato da una precisa richiesta di IBM), le Organizzazioni Sindacali interverranno con rinnovata decisione al fine di poter presto rappresentare, anche in quella sede istituzionale, le giuste rivendicazioni dei lavoratori trasferiti e le forti preoccupazioni per le caratteristiche che va assumendo la presenza di IBM nel nostro Paese.

Milano 30 ottobre 2012

FIM-FIOM-UILM Nazionali

Esecutivo del Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia S.p.A.