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Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti; Previdenza, assistenza, servizi sociali, Fondo Pensione, INPS, CADGI; Sedi regionali

Licenziamento collettivo: la posizione dei Lavoratori IBM di Napoli

Nell'Assemblea sindacale del 20 maggio 2013 i Lavoratori hanno discusso della procedura di mobilità (licenziamento collettivo) avviata dall'azienda per 149 Lavoratori (di cui due a Napoli) ed hanno convenuto che un eventuale accordo con l'azienda per risolvere tale problema dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  1. prevedere solo uscite volontarie
  2. estendere a tutta la popolazione IBM la possibilità di uscire con mobilità volontaria in modo da prevenire ulteriori situazioni di esuberi fino al termine del 2014
  3. garantire a coloro che accedono alla mobilità di accompagnamento alla pensione:
    1. tutele a fronte di eventuali modifiche della legge che regolamenta l'accesso alla pensione
    2. mantenimento dei benefit CADGI e convenzioni assicurative
  4. prevedere un piano di riconversione professionale per risolvere o prevenire situazioni di non ricollocabilità, nel rispetto dei livelli professionali dei Lavoratori da coinvolgere
  5. ricorrere ai contratti di solidarietà per sopperire all'eventuale mancato raggiungimento di un prefissato (e ragionevole) numero di uscite
  6. garantire fino a tutto il 2014 il mentenimeto delle attuali sedi e la non attuazione di scorpori di rami d'azienda

I Lavoratori ritengono assurdo che il lieve calo di fatturato registrato dalla Corporation in Europa nel primo trimestre del 2013 si traduca immediatamente e meccanicamente in tagli occupazionali "equamente" suddivisi tra i vari Paesi dei cosiddetti Major Market, ivi compresa l'Italia con il con-tributo di 355 lavoratori dichiarato in sede di Comitato Aziendale Europeo dello scorso 15 maggio.

I Lavoratori trovano a dir poco contraddittorio il comportamento della Direzione aziendale che:

I Lavoratori IBM di Napoli hanno dato mandato alla RSU di rappresentare la loro posizione nell'incontro tra le parti (previsto dalla procedura di mobilità) fissato in Assolombarda il prossimo 23 maggio e di gettare la basi per un accordo che non solo blocchi l'azione in corso sulle 149 vittime designate, ma dissolva il clima di tensione innescato dalle iniziative per il "ribilanciamento delle risorse" che si sono susseguite dall'inizio del 2012 condizionando negativamente, fino a minare alla base, la concentrazione dei Lavoratori sui compiti ad essi assegnati. A tal fine i Lavoratori di Napoli sono pronti a sostenere le necessarie iniziative di lotta a partire dalla denuncia di eventuali colloqui individuali che dovessero presentare le caratteristiche per le quali la RSU ha già diffidato l'azienda.

Napoli, 21 maggio 2013

RSU FIOM-UILM IBM Napoli