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(6 marzo 2006 - 6 marzo 2014)
dall’eccellenza IBM all’avviso di garanzia per bancarotta fraudolenta di BAMES e SEM (2014)
È la storia delle
multinazionali che decidono di delocalizzare le produzioni e, per non "danneggiarsi"
l'immagine, scorporano e/o cedono le attività produttive ad aziende che si incaricano
di ridimensionare le fabbriche, molto spesso di chiuderle, senza tanto
preoccuparsi delle tragedie che ciò comporterà sulla vita dei lavoratori.
Noi eravamo la
parte produttiva della IBM Italia S.p.A., una unità produttiva d’eccellenza nel
settore dell’elettronica. Siamo stati ceduti nel 2000 alla multinazionale
canadese Celestica che, nell’ottica della delocalizzazione, a sua volta nel
2006 ci ha ceduti alla Bartolini Progetti S.p.A. e da quel momento è iniziato
il nostro calvario.
Nel 2000, con il
passaggio da IBM a Celestica, lo stabilimento di Vimercate occupava circa 1.400
lavoratori/trici; già nel 2003 eravamo scesi a circa 1.000 dipendenti.
A febbraio 2014
sono meno di 370 i lavoratori alle dipendenze delle due società Bames-Sem, che fanno
capo al gruppo FINEMA (già Bartolini Progetti S.p.A.), ed attualmente in Cassa
Integrazione Guadagni Straordinaria, senza più un minimo di rotazione e con la
prospettiva, quasi certa, della mobilità che vuol dire licenziamento. .
Nella sintesi di
questi numeri vi è la drammaticità della nostra storia!
Periodi di CASSA INTEGRAZIONE
GUADAGNI BAMES
I CIGS: Marzo
2006 - Febbraio 2007 (12 mesi) --> tot. lav. 650 (richiesta Cigs x 450 lav.)
Il CIGS: Marzo
2007 - Settembre 2008 (18 mesi) --> tot. lav. 600 (richiesta Cigs x 300
lav.)
III CIGS: Marzo 2009 - Agosto 2009 ( 6 mesi) --> tot. lav. 500 (richiesta Cigsx 160 lav.)
I CIG in
Deroga: Sett. 2009 - Febbraio 2010 ( 6 mesi) --> tot. lav. 460 (richiesta
Cigs x 230 lav.)
II CIG in
Deroga: Mar. 2010 - Agosto 2010 ( 6 mesi) --> tot. lav. 460 (richiesta Cigs
x 230 lav.)
IV CIGS: Settembre
2010 - Febbraio 2012 (18 mesi) --> tot. lav. 450 (richiesta Cigs x 230 lav.)
III CIG in Deroga:
Febbraio 2012 - Ottobre 2012 (8 mesi) --> tot. lav. 360 (richiesta Cigs x
300 lav.)
V CIGS: Ottobre
2012 - Ottobre 2013 (12 mesi) --> tot. lav.345 (richiesta Cigs x 330 lav.+ Mobilità)
VI CIGS:
Ottobre 2013 - Ottobre 2014 (12 mesi) --> tot. lav.280 (richiesta Cigs x 280
lav.+ Mobilità)
MOBILITA’: inizio Ottobre 2014 -----------------> la totalità dei 280
lavoratori
Periodi di CASSA INTEGRAZIONE
GUADAGNI SEM
I CIGS: Marzo
2009 - Febbraio 2010 (12 mesi) --> tot. lav. 200 (richiesta cigs x 50 lav.)
II CIGS: Marzo
2010 - Febbraio 2012 (24 mesi) --> tot. lav. 200 (richiesta cigs x 70 lav.)
III CIGS: Marzo
2012 - Dicembre 2013 (12+10 mesi) --> tot. lav.154 (richiesta cigs x 120 lav.+
Mobilità)
IV CIGS:
Dicembre 2013 - Dicembre 2014 (12 mesi) --> tot. lav.90 (richiesta cigs x 90
lav.+ Mobilità)
MOBILITA’:
inizio Dicembre 2014 ---------------> la totalità dei 90 lavoratori
Il 18 ottobre 2013
il tribunale di Monza ha emesso la sentenza di fallimento per la società BAMES
ed il 5 dicembre 2013 per la società SEM,
nominando i rispettivi curatori fallimentari. Le OO.SS., la RSU ed i curatori
fallimentari si sono incontrati in ARIFL ed hanno sottoscritto un verbale di
accordo per richiedere al Ministero l’ultimo anno di CIGS per entrambe le
società, dopo di che vi sarà solo la mobilità e il licenziamento collettivo per
tutti i lavoratori BAMES-SEM.
Il 27 febbraio 2014
la Guardia di Finanza su ordine della Procura di Monza ha eseguito una serie di
perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici dei 9
indagati con avviso di garanzia per
bancarotta fraudolenta; tre membri della famiglia Bartolini , 3 manager e 3
professionisti membri del collegio sindacale di Bames.
Nel mirino della
procura di Monza e della G.di F. c’è una operazione
di “sell and lease back” (vendita con leasing di ritorno tramite
UNICREDIT-Leasing) con la quale la Bames ha ottenuto 80 milioni di Euro. Soldi che, secondo l’accusa, non sono
stati utilizzati per investire nelle attività produttive a Vimercate, ma che
sarebbero serviti a ripianare debiti di altre società del gruppo Bartolini (che
per altro poi, sono TUTTE in fase di concordato preventivo o in fallimento).
Le indagini mirano
anche ad individuare eventuali illeciti patrimoniali costituiti con fondi
distratti in pregiudizio dei creditori e dei dipendenti. Si indaga anche per
scoprire se una parte significativa di
questo fiume di denaro sia stato dirottato all’estero.
INIZIATIVE SINDACALI
Durante questi otto
anni, oltre alle assemblee, alle ore di sciopero ed ai cortei interni, abbiamo:
occupato la fabbrica per tre giorni (febbraio 2006); presidiato la fabbrica per
sei giorni (dicembre 2006); presidiato la fabbrica per nove giorni (luglio
2007), quando la Direzione aziendale voleva l'azzeramento di tutti gli accordi
sindacali interni ed il taglio del 30% degli stipendi, ma grazie alla fermezza
dei lavoratori questo loro scellerato progetto non si è concretizzato. Un altro
presidio con tenda davanti ai cancelli per 10 giorni (febbraio 2010) si è dovuto
fare in occasione di uno degli ultimi accordi sulla CIG.
Dallo studio dei
bilanci 2006-2009 della Bartolini Progetti (con particolare attenzione alla Bames-Sem)
commissionato dalla FIM - FIOM Brianza e dalla RSU alla Meridian Research del
Prof. Andrea Di Stefano e dott. Mauro Meggiolaro, e poi con il conseguente
convegno che si è svolto nel febbraio del 2010, sono risultati evidenti le
operazioni finanziarie fatte a scapito di progetti di re-industrializzazione.
Abbiamo, inoltre,
fatto: manifestazioni per le vie cittadine di Vimercate e sulla tangenziale EST
di Milano; presidio a Milano sotto il Consolato canadese; presidio alla sede
dell'Assolombarda in via Pantano; presidio al palazzo della Regione Lombardia
in via Cardano; presidio al palazzo della Provincia di Milano; presidio alla
sede della Regione Lombardia (Pirellone): promotori Bames-Sem, a cui si sono
aggiunte altre aziende in crisi della Brianza (Yamaha, Candy, Colombo, ecc.); presidio
al palazzo della Provincia Monza-Brianza dove ha sede il tavolo tecnico per la reindustrializzazione.
In questi ultimi
giorni i lavoratori delle società Bames-Sem, Alcatel-Lucent, ST e Micron hanno
manifestato tutti insieme per denunciare la grave situazione che si è creata
nella così detta “Silicon Valley” della
Brianza e del gravissimo problema di esubero di personale e dismissioni che le
sopracitate società hanno espressamente dichiarato nelle sede competenti.
Per far fronte a
questa grave crisi industriale del settore ICT , la Regione Lombardia sta
istituendo un gruppo finalizzato al rilancio di questo settore strategico
industriale; ha definito 4 tavoli tematici
permanenti con lo scopo di cercare possibili soluzioni per incentivare
iniziative e/o insediamenti di nuove realtà imprenditoriali; Confidiamo in
queste iniziative, anche se il tempo a disposizione prima che avvengano le
dismissioni di attività ed i licenziamenti collettivi è quasi agli sgoccioli.
"SCHEMA" PIANI
INDUSTRIALI 2006-2011
In questi lunghi
8 anni della nostra vicenda Bames – Sem abbiamo sottoscritto parecchi accordi e
piani industriali :
1° Piano industriale: articolato sull'insediamento di tre società
nel sito di Vimercate: Digital TV, Telit, Bames-Sem, aziende che si impegnavano
a consolidare l'occupazione con la prospettiva di aumentarla da
2° Piano industriale: si puntava a consolidare la presenza di 850
lavoratori. Con il partner industriale TELIT (350 occupati) e con Bames-Sem
impegnate oltre che con produzione schede e servizi after market anche nella
produzione di pannelli fotovoltaici a film sottile. Tale produzione, che era
però caratterizzata da un forte investimento iniziale di circa 100 ML di Euro,
non è mai andata in porto proprio per la mancanza di investimenti da parte
della proprietà Bartolini Progetti e quindi anche la rioccupazione della
persone in CIGS ha subito un rallentamento.
Anche Telit dopo
una graduale diminuzione dei piani produttivi ha definitivamente delocalizzato
le sue produzioni lasciando Vimercate. PIANO
FALLITO
3° Piano industriale: Cambio di strategia re-industrializzazione
imperniata sulla produzione e vendita di prodotti di proprietà, ovvero nei
progetti WI-MAX (banda extra-larga), SPIM (schedina per il controllo dei
pannelli fotovoltaici) ed INVERTER, oltre alle attività correnti di riparazione
delle schede IBM e altri clienti (After Market Service).
Attività e progetti
che avrebbero dovuto garantire e dare occupazione ai 640 lavoratori Bames-Sem "rimasti",
ma anche quest'ultimo piano industriale NON
SI E’ REALIZZATO.
Anche l’ attività
legata al servizio after market è andata esaurendosi per mancato rinnovo dei
contratti con i maggiori clienti e aumentando quindi il numero degli esuberi
dichiarati di altre 60 unità.
Febbraio 2012: SEM dichiara la parziale cessazione di attività e
ottiene 12 mesi di CIGS per 20 lavoratori. Ulteriori 12 mesi di Cigs sono
condizionati dalla diminuzione del 30% delle persone in CIGS.
Ottobre 2012: Bames, al termine degli 8 mesi di Cassa Integrazione
in Deroga, firma un’ accordo per 12 mesi di CIGS per crisi aziendale per 330
dipendenti sui
Settembre–Ottobre 2012 SEM e poi Bames richiedono il concordato
preventivo in continuità. Entrambe
le società ottengono dal Tribunale Fallimentare di Milano due mesi di proroga per
la consegna della documentazione: debiti–crediti e un plausibile, anche se
minimale, piano industriale (scadenze:10/2/2013 per Sem; 10/3/2013 per Bames).
Il concordato
preventivo viene respinto per entrambe le società Bames-Sem dal tribunale di
Monza e il 18 ottobre 2013 per BAMES e il 5 dicembre per SEM vengono emesse le
sentenze di fallimento e la nomina dei curatori fallimentari.
Gennaio 2014, nello stabilimento
di Vimercate c’è lavoro solo per 15/20 lavoratori dei 370 dipendenti Bames-Sem
rimasti in forza; ricordiamo che nel 2000 per attività produttive (IBM) erano
impegnate più di 1400 persone,
Febbraio 2014, vengono inviati 9 avvisi di garanzia per bancarotta
fraudolenta a 3 membri della famiglia Bartolini e ad altri 6 dirigenti e manager del gruppo Bartolini,
ATTIVITÀ' GRUPPO FINEMA ( ex-BARTOLINI PROGETTI)
Le scatole cinesi del gruppo
Bartolini
Dalle ricerche
fatte per il convegno organizzato dalle OO.SS e dalle RSU di Bames e Sem comparivano
svariate attività del gruppo Bartolini progetti; attività finanziarie e
produttive che spaziavano dalla logistica con Logistic Service (ex Siemens cavi
di Cavenago), ai trasporti con Borghi trasporti, allo smaltimento rifiuti
speciali con H3, ai servizi informatici ISCC ed MVS, ai servizi finanziari
FINPRESTO, alle operazioni minerarie con Novamin, alle società immobiliari:
IMMOBILIARE SELENE, SAN GEMINIANO, DELTA 2000, ristoranti RISTOCHEF oltre alle
attività di Bames e Sem e poi lo scorporo Gest-Labs.
Attualmente FINEMA
(che ha attivato la richiesta di concordato) è diventata la “capogruppo”; ha
assorbito Bartolini Progetti s.r.l.(fallita), Bames-Sem hanno richiesto il
concordato preventivo in continuità, mentre altre aziende del gruppo sono sparite
dagli organigrammi: ISCC è stata chiusa, Borghi Trasporti è fallita, Borghi
Italia ha subito un forte ridimensionamento; MVS è uscita dal gruppo ed è
passata ai figli dell’amministratore ultra settantenne; Bames ha mantenuto la
missione immobiliare del gruppo (la gestione del sito potrebbe occupare al
massimo circa 30 persone); a Sem rimane solo la parte progettazione, con due o
tre indirizzi tecnologici che occupano una trentina di persone; Gest-Labs una decina
di lavoratori per analisi di laboratorio industriale.
Attualmente la
quasi totalità dei lavoratori BAMES e SEM è in CIGS a zero ore fino a ottobre
2014 per BAMES e fino a Dicembre 2014 per SEM, mentre dopo tali date è già
previsto il licenziamento collettivo per quasi 400 lavoratori rimasti e il
ricorso alla mobilità.
INCONTRI ED INIZIATIVE
ISTITUZIONALI
Nel corso di questi
anni sono stati firmati vari protocolli d'intesa e accordi in sedi
istituzionali con Ministero del Lavoro, Regione Lombardia, Provincia e Comune.
Sono state presentate due interpellanze parlamentari nel 2009 e nel 2012 ad
opera dei senatori del P.D. ed altri parlamentari del centro sinistra.
Nell'ottobre 2010
c'è stato il primo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, seguito
da un secondo incontro nel gennaio 2011 che sono proseguiti con altri incontri
nel mese di marzo 2011 con l'indicazione di poter attuare un ACCORDO di PROGRAMMA sul nostro sito.
Durante l'ultima
manifestazione in Regione Lombardia il 20 Luglio 2011 siamo stati ricevuti
dagli Assessori e dai tecnici competenti in materia di lavoro, che hanno
annunciato ed illustrato alla delegazione sindacale il nuovo progetto RAID
(Rete Assistenza Imprese in Difficoltà); progetto che la Regione Lombardia
stessa sta istituendo per le società in crisi.
A tutt'oggi,
nonostante la promessa di una rapida riconvocazione e quindi una accelerazione
per risolvere la nostra crisi aziendale, nulla è successo .
Come OO.SS. e RSU
crediamo che vi sia una responsabilità sociale: del Governo, che deve attuare una programmazione industriale in
settori strategici che creino posti di lavoro stabili nel tempo; delle banche, che dovrebbero finanziare il mondo del lavoro
favorendo gli investimenti ed i progetti, nel nostro caso specifico, legati
alle nuove tecnologie ed all'energia rinnovabile; delle
Istituzioni, che devono favorire l'incontro tra le parti e
creare le sinergie necessarie per giungere ad una soluzione positiva e duratura
dei problemi occupazionali;vigilando inoltre sul corretto utilizzo degli
ammortizzatori e facendosi garante che tali ammortizzatori (soldi della
comunità) vengano spesi a favore dei lavoratori , della comunità e non solo per
favorire i faccendieri; delle aziende,
che devono essere
assoggettate ad una migliore e più stringente legislazione a favore dei
lavoratori e del territorio; delle
Parti Sociali, che devono
cercare intese che, nel favorire la reindustrializzazione, non penalizzino
ulteriormente i lavoratori.
CONCLUSIONE
Con il supporto di
tutte le Istituzioni, in primo luogo delle amministrazioni comunali e
provinciali, siamo riusciti a dare lo spunto per la creazione nel giugno 2008 e
con inizio operatività nel gennaio 2009, del Distretto
HiTech Brianza-Est, con
all’interno il distretto, il Polo Hi-Tech.
di Vimercate.
Con la nascita
della nuova Provincia di Monza e della Brianza e con l'allargamento del
distretto alle industrie del fotovoltaico e delle fonti rinnovabili, nel
novembre 2010 la nuova denominazione del distretto è divenuto Distretto Hi-Tech Green della Brianza.
Ci auspichiamo che il Distretto in questo
momento di grande difficoltà funga proprio da innesco per la ripartenza, con
aziende e imprenditori seri e motivati per le attività produttive in Vimercate,
con aziende che possano avvalersi delle competenze e delle forti motivazioni di
cui sono carichi i lavoratori ex-IBM, ex-CELESTICA e speriamo ex-CASSAINTEGRATI
di Bames e SEM.
Una cosa è certa:
le OO.SS. e la RSU Bames-Sem continueranno a lavorare con l'obiettivo di perseguire
la re-industrializzazione del sito di Vimercate coinvolgendo tutti i soggetti
che, a vario titolo e con le rispettive competenze, hanno sottoscritto gli
accordi dal 2006 ad oggi.
Non da ultimo, ci
aspettiamo che finalmente possa emergere qualche possibilità per poter
riattivare l’insediamento produttivo della ex-Celestica, così come per
l’Alcatel-Lucent e Micron, attraverso i tavoli istituzionali, il primo già da
tempo attivo in Provincia MB, mentre il secondo è in fase di insediamento in
Regione Lombardia.
adesso tocca ad
UNICREDIT ed alle Istituzioni.
Lo pseudo-industriale Bartolini è fuori gioco; e
adesso tocca ad UNICREDIT che è ritornata in possesso dell’immobile.
Chiediamo che UNICREDIT-Leasing o una sua fiduciaria, si impegni nella ristrutturazione
degli immobili e che assieme alle Istituzioni
(a partire dalla Provincia MB) ed alle Parti Sociali, in brevissimo
tempo, trovino industriali Veri, Seri, Capaci e Motivati, della cui esistenza
più volte ci è stato detto, che siano intenzionati ad insediarsi a Vimercate
Il sito ex-IBM, ex-Celestica, (ex)-BAMES-SEM,
NON DEVE DIVENTARE L’ENNESIMA AREA INDUSTRIALE DISMESSA della
BRIANZA e della LOMBARDIA.
RSU BAMES - SEM