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PROGRAMMA LISTA FIOM-CGIL
Elezioni RSU E RLS IBM MILANO-SEGRATE 2016

Sono passati tre anni dall'ultima elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nelle sedi IBM di Milano e Segrate ed è tempo di rimettere il mandato ricevuto nelle mani dei lavoratori. Nel prossimo mese di marzo ogni dipendente potrà esercitare il diritto di eleggere i propri rappresentanti; nell'esortarvi a farlo, come candidati FIOM-CGIL, vi sottoponiamo la nostra analisi della situazione aziendale, il resoconto dell'attività svolta negli ultimi tre anni e il nostro programma per i prossimi tre.

Contesto nazionale

Queste elezioni si collocano nel bel mezzo di un rinnovo contrattuale nazionale molto difficile, anche se, dopo lunghi anni di contratti separati, la FIOM-CGIL considera un primo risultato importante l'avvio di un tavolo unitario di negoziato fra i sindacati metalmeccanici e Federmeccanica. Ciò è stato possibile per la forza conferita e il crescente consenso ricevuto in questi anni dalla nostra organizzazione nelle elezioni delle RSU nei luoghi di lavoro e per la quantità e qualità di accordi aziendali realizzati. Dati che certificano nel loro insieme una rappresentanza tendenzialmente maggioritaria della FIOM, anche sulla base di quanto previsto dall'Accordo interconfederale del 10 gennaio 2014 che regola, per la prima volta, validità ed esigibilità generale del CCNL, sulla base della reale rappresentanza delle organizzazioni sindacali e del voto referendario certificato delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici.

Questo rinnovo contrattuale è particolarmente importante perchè potrebbe essere in discussione il ruolo stesso del contratto nazionale: Confidustria e Federmeccanica vorrebbero far passare quella politica già in essere alla FIAT, cioè il contratto aziendale come alternativa e non più complemento di quello nazionale. La FIOM-CGIL ribadisce la necessità di ricercare un'intesa che affermi il ruolo centrale del CCNL quale strumento di tutela e di rafforzamento del potere d'acquisto del salario e dei diritti per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici.

A rendere ancora più complicata la situazione è l'azione del Governo Renzi, che, in continuità con i governi di centrodestra ai quali avrebbe dovuto idealmente alternarsi, si scaglia contro lo Statuto dei lavoratori (art.18, demansionamento, controllo a distanza) e il ruolo delle organizzazioni sindacali: si ricordi, grazie alla grancassa assicurata da moltissimi media, l'emblematica vicenda delle assemblee dei lavoratori del Colosseo.

L'occupazione

Passando ad analizzare lo specifico alla della nostra realtà aziendale, riscontriamo che, in continuità coi due decenni passati, negli ultimi tre anni IBM ha impresso una forte accelerazione alla propria trasformazione, riorganizzando e riducendo complessivamente la forza lavoro in Italia di oltre il 20%:

Dopodiché IBM, con circa 200 neoassunti, ha dimostrato di non disdegnare gli sgravi fiscali delle nuove norme.

Dopo questi tre anni la forza lavoro di IBM Italia, dirigenti inclusi, è passata da oltre 7000 a poco più di 5000 dipendenti (l'ultimo dato ufficiale è di 5671 dipendenti a fine 2014), mentre nello stesso periodo l'occupazione a livello di gruppo (IBM Italia, Servizi Finanziari, Sistemi Informativi e VTS) è passata da 8700 a meno di 7000 dipendenti. Ristrutturazioni che si inseriscono in un quadro internazionale che ha visto, negli ultimi 3 anni in Europa IBM condurre 7 di quelle azioni di “ribilanciamento” della forza lavoro (di cui 4 consecutive negli ultimi 4 trimestri), che l'azienda stessa, come ammette nei documenti presentati al CAE, considera un elemento continuo e costante del business stesso.
Tuttavia notiamo che da circa 10 anni il livello dell'occupazione nell’intera Europa è complessivamente stabile, ma presenta una forte dinamica interna, visto che il 25% della forza lavoro si è trasferita dai paesi europei a maggior costo del lavoro a quelli più vantaggiosi per l'azienda. La tendenza generale è quella di trasferire nei centri internazionali dislocati nell’Europa orientale - per proseguire quindi verso il sud est asiatico - la gran parte dei ruoli delle funzioni amministrative e dai servizi di delivery a minor valore aggiunto, lasciando nei mercati maturi quasi esclusivamente la forza di vendita e qualche funzione tecnica a supporto.

Questo processo sembra non bastare: da un lato, quello economico, a parte il fatto che il costo del lavoro dei paesi emergenti risulta comunque in ascesa, la strategia di delocalizzazione di servizi e funzioni ha riscontrato anche lo svantaggio del confronto tra le dimensioni dei clienti europei (sopratutto italiani) rispetto a quelli americani ed asiatici; dall’altro, le preoccupazioni in materia di sicurezza dei dati, spingono i clienti a richiedere l’erogazione dei servizi in loco o near-shore. IBM sta ora iniziando a costruire una struttura parallela (prima i Domestic Delivery Center, successivamente denominati IBM Client Innovation Centers Europe) insediata nei paesi occidentali (per ora Francia, Germania, Olanda, Regno Unito e da pochissimo anche Italia e Svezia) sotto il controllo diretto della holding internazionale con sede in Olanda.
Di questi centri ne sono in fase di costituzione altri 15 circa (di cui uno nel nostro paese, verosimilmente gestito da una nuova entità legale esterna ad IBM Italia) e si stima che l'occupazione che assorbiranno, nell'arco di 2 anni, sarà considerevole, pari a quasi un terzo della business-unit GBS, di cui 300 circa in Italia, in prevalenza giovani neolaureati a condizioni impensabili per questo settore fino a pochi anni fa.

Simili dinamiche si ritrovano anche in un settore fortemente innovativo e strategico come il cloud. La SoftLayer Technologies Italia srl, azienda costituita quest’anno per gestire il nuovo data center cloud aperto alle porte di Milano e attiva dal 1 aprile 2015, risulta essere di diretta proprietà della IBM World Trade al di fuori del perimetro del gruppo IBM Italia. E’ forte il timore che questo assetto porti ad una cannibalizzazione del business della stessa IBM Italia, che ha recentemente costituito la business-unit “Cloud”. E' pertanto nostra convizione che questo processo di riorganizzazione, nel senso più ampio del termine, non sia terminato. Negli ultimi tre anni, nonostante le crescenti difficoltà, ben tre accordi sindacali sulla mobilità hanno scongiurato una gestione traumatica della riduzione dell'occupazione, nella sostanza trasformando la gran parte dei licenziamenti in prepensionamenti e il residuo in uscite volontarie, allargando il più possibile la platea dei lavoratori coinvolti rispetto a quella individuata dalle esigenze della proprietà. Possiamo dire che, nel nostro piccolo, per via sindacale, abbiamo in parte riparato i danni provocati dalla Legge Fornero, nonostante l'adesione alle iniziative di lotta, pur risultando le migliori da molti anni a questa parte, a conti fatti, sia stata inferiore a quella che FIOM-CGIL ritiene necessaria per condurre trattative meno difensive.

Mutato il quadro di riferimento normativo in materia di ammortizzatori sociali e accesso alla pensione, vista la nuova composizione demografica che si è venuta a creare (in tutta l’azienda possiamo stimare in poco meno di 50 i colleghi che matureranno la pensione entro l’estate del 2019), il 2015 segna la fine di un periodo in cui azienda e sindacato sono riusciti bene o male a trovare soluzioni, secondo schemi ormai collaudati, ma oggi non più applicabili: l'ultima vicenda, non ancora conclusa, della cessione di ramo d'azienda ad Adecco è forse il segnale più evidente di questo cambio di fase.

Noi vorremmo avviare per tempo un dialogo con l'azienda sulle prospettive di più lungo termine circa i piani occupazionali e di produttività in Italia. Continueremo con la contrattazione, con la sorveglianza sull'applicazione degli accordi, con proposte in positivo, con la puntuale comunicazione ai lavoratori. Ma rimane sempre il problema di fondo, ovvero la relativa inclinazione alla solidarietà e alla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori che continuano ad essere largamente inadeguate al confronto e allo scontro con IBM che, giorno dopo giorno, diventa sempre più aspro.

Controllo a distanza

Recentemente il Jobs act ha modificato e sostituito l'Art. 4 (impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo) dello Statuto dei lavoratori, cancellando il divieto esplicito di utilizzare apparecchiature per il controllo a distanza dei lavoratori, che quindi ora è consentito.

L'accordo aziendale del 10 maggio 2005, a questo punto, assume ancora maggiore importanza perchè, non reggendosi più sulle solide basi dello Statuto dei lavoratori, garantisce diritti altrimenti non riconosciuti dalla nuova legge. Pertanto, se fino all'anno scorso l'accordo aziendale era una specificazione operativa della legge sull'uso di determinati dispositivi, oggi è uno strumento autonomo da difendere con forza.

Nel corso degli ultimi tre anni, le RSU, tramite la Commissione sul controllo a distanza, i cui componenti sono per due terzi della FIOM, hanno firmato due importanti aggiornamenti all'accordo: il primo riguarda i cosiddetti priviledge users, mentre il secondo regola l'utilizzo dell'applicazione Time Volume Capture. In questi “addendum” si è anche fissato il principio che l'accesso ai siti di carattere sindacale è consentito e libero.

In un mondo informatico e lavorativo sempre più pervasivo, nel prossimo futuro, oltre a monitorare constantemente l'accordo sul controllo a distanza, sarà fondamentale cercare di utilizzare le tutele previste nella legge sulla privacy, per recuperare parte dei diritti perduti con il Jobs act, anche se nessuna delle norme contenute nella detta legge ha la forza che aveva il vecchio Art. 4 dello Statuto dei lavoratori.

Formazione finanziata (Fondimpresa)

Questi ultimi anni c'hanno visti impegnati a sostenere convintamente la Commissione paritetica per la formazione professionale, al fine di richiedere finanziamenti a Fondimpresa e formulare un'offerta formativa d'integrazione a quella che unilateralmente l'azienda fornisce secondo propri scopi e fini. Abbiamo partecipato ai lavori della commissione con un rappresentante FIOM-CGIL della nostra sede e collaborato con questi nell'individuazione di senescenze professionali e soluzioni a problemi di carenza formativa che si sono ancor più palesati proprio in occasione delle dichiarazioni d'esubero degli scorsi due/tre anni.

Purtroppo recentemente la controparte aziendale non ha mostrato la dovuta attenzione alla Commissione, mostrando a volte un atteggiamento autoritario dell'azienda che crede di poter provvedere con soldi pubblici perfino agli skill base dei neoassunti, antemponendo spesso alle esigenze dei lavoratori i veti delle linee manageriali e infine privando, con la vicenda della cessione di ramo d'azienda, la commissione di due dei tre membri della delegazione sindacale, entrambi della FIOM-CGIL. Per questi motivi abbiamo sostenuto convitamente la decisione del Coordinamento Nazionale RSU IBM di non nominare I novi componenti della commissione e di sospenderne i lavori.

Tuttavia la Formazione finanziata rimane uno strumento importante per tutti i lavoratori e quindi ora abbiamo bisongo di nuova linfa e del sostegno di tutti i colleghi, però, per ricostruire le condizioni sufficienti che ci permettano di rappresentare un soggetto di effettivo confronto con l'azienda. Con la vostra fiducia, la partecipazione, le informazioni che ci scambieremo attraverso gli strumenti a nostra disposizione, cercheremo di combinare le esigenze del mercato con quelle di tanti colleghi che si sentono esclusi da progetti d'accrescimento professionale.

Telelavoro

Sin dal 2003 un importante accordo sindacale, sicuramente d'avanguardia nel panorama italiano, ha introdotto e regolato il telelavoro in IBM . Oltre ad avere una importante valenza ambientale, questa modalità di lavoro ha permesso e permette alle lavoratrici e ai lavoratori di recuperare tempo libero personale e di conciliare più facilmente gli impegni di lavoro con quelli familiari.

Purtroppo l'accordo sindacale sopra citato, però, lascia piena discrezionalità all'azienda nella concessione del telelavoro a domicilio che, insieme a quello occasionale e mobile, costituisce una delle modalità più diffuse di lavoro da remoto. Dovremo tentare di superare questo limite con l'introduzione di una commissione paritetica che vigili sull'applicazione dell'unico criterio giusto per la concessione del telelavoro a domicilio, ovvero la sua compatibilità con l'attività professionale, e porre così fine all'arbitrio di tante linee manageriali che osteggiano apertamente il telelavoro a domicilio, quasi mai per riscontrabili ragioni organizzative, quasi sempre per atteggiamenti discriminatori nei confronti di chi ne ha più bisogno. Per sanare questa irregolarità la collaborazione dei colleghi è indispensabile: le richieste di telelavoro a domicilio devono essere sempre formalizzate per iscritto al superiore diretto e i rappresentanti sindacali ne devono essere a conoscenza per poter intervenire in tutti i casi di malversazione. Con la collaborazione dei lavoratori reitereremo la nostra richiesta d'istituzione della commissione, istanza finora ignorata dall'azienda.

Purtroppo in questi ultimi tre anni l'aumento del telelavoro a domicilio ha rallentato, fino a invertire la tendenza, per tramutarsi quindi in una caduta, ingiustificabile vista la riduzione complessiva dell'occupazione, dal momento che la diminuzione percentuale del telelavoro è stata maggiore di quella della forza lavoro. Non vorremmo che l'azienda avesse utilizzato la mancata concessione del telelavoro come strumento di pressione per favorire le uscite. Auspichiamo che i dati di consuntivo del 2015 che ci verranno illustrati a breve smentiscano queste nostre preoccupazioni.

Segrate, comunque, con 406 contratti di telelavoro a domicilio, pari a circa il 18% della popolazione, rimane la sede in cui il contratto di telelavoro è maggiormente diffuso.

Part-Time

Osservando il grafico che segue, l'evoluzione del part-time in tutte le sedi IBM nel corso degli ultimi anni ha subito una drastica contrazione

A partire dal 2011, al ritmo di circa 50 contratti l'anno, il numero si è quasi dimezzato. Evidentemente l'azienda nel processo di ristrutturazione di questi ultimi anni ha scelto di colpire maggiormente questo tipo di contratto. Anche in questo caso, è necessario che la discussione sul rinnovo di un contratto part-time non rimanga un fatto privato fra l'interessato e il suo superiore diretto; al contrario, è necessario che i Rappresentanti Sindacali ne siano a conoscenza per poter eventualmente intervenire in caso di necessità.

Assistenza e Previdenza complementari

L'assistenza e la previdenza complementari sono due tematiche su cui, in IBM, la FIOM-CGIL ha investito da sempre molto tempo e risorse, data l'importanza, anche dal punto di vista strettamente economico, che ricoprono nella vita quotidiana di tutti noi.

Nel CDA della Cassa di assistenza dei dipendenti IBM (CADGI) è significativa la partececipazione dei rappresentanti della FIOM-CGIL, fra i quali anche il presidente. Nel corso degli anni questa nostra presenza ha consentito alla cassa di raggiungere solidità ed equilibrio economico grazie ai quali fornisce risposte sempre più concrete alle aspettative e ai bisogni dei lavoratori, garantendo la copertura di prestazioni sanitarie integrative rispetto all'SSN e il rimborso dei ticket, anche a fronte dell'incremento subito negli anni.

Il costante invecchiamento della popolazione dei dipendenti IBM, il fatto che i soci onorari tendano sempre più ad aumentare (45%) rispetto a quelli attivi, sono elementi che devono far riflettere tutti i lavoratori IBM sul sostengo e la difesa di questo importante istituto, attraverso il sostegno ai delegati FIOM-CGIL presenti nel CDA. Rammentiamo a tutti i dipendenti IBM che la CADGI è il frutto di importanti accordi sindacali conquistati dai delegati FIOM-CGIL e non una strenna concessa dall’azienda.

Ricordiamo che abbiamo potuto rinnovare (lo scorso dicembre per il biennio 2016-2017) la polizza Grandi interventi anche grazie all’impegno profuso dai delegati FIOM-CGIL e all’ottima gestione di cassa; un programma dedicato a tutti gli iscritti CADGI, aumentato nel massimale annuo per nucleo familiare senza alcun costo o contributo richiesto ai soci,.

La preminente presenza dei delegati FIOM-CGIL nel Fondo pensione dipendenti IBM negli anni ha significato un forte impegno di rappresentanza dei lavoratori, nel garantire equilibrio economico e rendimenti vantaggiosi per gli aderenti, grazie anche alla nostra costante attenzione nei confronti di questo importante e vitale istituto.

Oggi, per tutti i lavoratori che compiono 60 anni, l'azienda sospende il contributo versato al Fondo pensione dipendenti IBM, contrariamnete a quanto fa per i dirigenti, a cui assicura invece il contributo anche dopo il compimento dei 60 anni. Questo dovrebbe significare per tutti i lavoratori non dirigenti un forte elemento di partecipazione alle iniziative delle RSU FIOM-CGIL, al fine di sostenere le richieste di allineare il resto dei lavoratori a quanto IBM riconosce ai dirigenti.

Nel clima d'incertezza che caratterizza l’area previdenziale e finanziaria e dato il costante aumento dell’età pensionabile, il Fondo pensione dipendenti IBM assume sempre più carattere d'importante sostegno al reddito dopo l'età lavorativa. Con l'introduzione del sistema di calcolo contributivo, i più giovani tra gl'odierni lavoratori in IBM avranno una pensione pubblica piuttosto modesta, probabilmente compatibile coi i livelli minimi di sussistenza e il Fondo pensione dipendenti IBM è un ottimo strumento per integrarla.

Ci preme ricordare che dalla fine del 2014 il fondo si fa carico di un ruolo sociale ancora più ampio, cioé permettere d'investire pure nel futuro di altri familiari, consentendo ai propri aderenti di aprire una posizione anche per i figli o altri componenti a carico

Il Fondo pensione dipendenti IBM, costituito nel lontano 1987(!), con i suoi eccellenti rendimenti ottenuti negli anni, deve poter rappresentare un'opportunità per garantirsi una vecchiaia più serena, ma la condizione è che l'istituto sia difeso dai lavoratori stessi, dando fiducia ai delegati FIOM-CGIL che lo sostengono. Il Consiglio d'amministrazione è eletto dai lavoratori soci per metà dei suoi componenti; nel corso di questi ultimi due anni sono stati promossi dal fondo, su indicazione dei sui componenti, corsi professionalizzanti che permettono e permetteranno anche nel futuro, la possibilità di candidare membri preparati e in regola con le disposizioni Covip, al fine di che garantire un ricambio generazionale in linea con l’eccellenza dimostrata negli anni.

Comunicazione

Proprio quest'anno il sito delle RSU IBM di Milano e Segrate compie 20 anni! Nel corso dei quali il sito è divenuto il punto di riferimento non dei lavoratori, non solo per la nostra azienda.

Tre anni fa, a causa di problemi tecnici del sito della CGIL Lombardia, abbiamo deciso di spostare il sito su un servizio di hosting di Altervista. Sul sito, nel corso di questi ultimi anni, abbiamo anche sviluppato applicazioni ad hoc a fruizione di tutte le sedi IBM, la più importante delle quali è sicuramente quella per il voto elettronico, utilizzata in occasione dei referendum sugli accordi o per l'elezione stessa delle RSU.

Per il prossimo futuro, visto il notevole incremento degli utenti che accedono al sito attraverso tablet o smartphone (uso di cui prevediamo un ulteriore deciso incremento quando sarà completata l'introduzione di questi strumenti per fini aziendali), abbiamo intenzione di rendere il sito, senza stravolgerne l'impostazione e la struttura, “mobile-friendly”.

Dal 2009 siamo su Twitter e recentemente, su iniziativa della FIOM-CGIL di Milano, abbiamo aperto anche una pagina Facebook delle RSU iscritte alla FIOM. Questi nuovi canali di comunicazione aiutano ad avvicinare nuovi colleghi ed allargare la platea di chi s'interessa alle sorti di IBM. Nonostante la grande mobilità e la dispersione sul territorio dei lavoratori, quando hanno necessità di reperire informazioni e di contattare il sindacato, contano sempre più diffusamente sugli strumenti che mettiamo a disposizione, come dimostrato dai picchi di accesso in concomitanza con gli eventi di mobilità o cessioni.

Conclusioni

A livello nazionale riteniamo ci siano le premesse per giungere ad un rinnovato agire unitario delle sigle sindacali e parte importante delle nostre energie la spenderemo per questo obiettivo, consapevoli che l'efficacia dell’azione sindacale scaturisce anche da un doveroso e profondo confronto tra le diverse sensibilità. In questo la principale istanza di FIOM-CGIL è la riconquista dei diritti messi in discussione dal Governo Renzi coi colpi inferti allo Statuto Dei Lavoratori, per fare di nuovo marcia avanti e riavviare la progressione di diritti e tutele per lavoratori e pensionati.

In IBM, in questa fase di profonda trasformazione, insistiamo ad individuare nel coinvolgimento e la partecipazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori la condizione imprescindibile per resistere al pesante attacco occupazionale, per difendere e migliorare le condizioni di lavoro e le prospettive della nostra azienda.
Il conformismo e l'individualismo hanno smesso da tempo di pagare, sia in termini di carriera, di reddito che di sicurezza del posto di lavoro. Sempre più colleghi ogni giorno si riferiscono al sindacato in modo inedito, scevro da preconcetti e con rinnovata coscienza delle potenzialità di un'organizzazione partecipata. Si tratta ora di trasformare in forza organizzata e progetto consapevole questo nuovo interesse. Per questo ci aspettiamo assemblee sempre più affollate (anche da chi non fosse direttamente investito dallo specifico problema in oggetto), di colleghi che ritrovino il gusto di migliorare il proprio posto di lavoro oltre che sperare di non perderlo. L'auletta sindacale, il sito internet, gli strumenti social; abbiamo un sacco di luoghi dove incontrarci e rafforzare il significato della nostra presenza in azienda.

... VOTARE NUMEROSI PER ELEGGERE LA RSU...

Ecco l'elenco dei candidati della lista FIOM-CGIL, corredato di un breve profilo per ciascuno di essi:

CANDIDATI LISTA FIOM-CGIL ALLE ELEZIONI R.S.U. IBM 2016

LUCA BIGLIARDI
Assunto nel 1985.Lavora in Transformation and Operations (Accounts Receivable & Invoicing Italy)
Dal 2013 è rappresentante sindacale e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. E' componente del Coordinamento Nazionale RSU IBM e della commissione sul Telelavoro. Dal 2013 è membro dell’Assemblea del Fondo Pensione per i dipendenti IBM.
Dal giugno 2014 è Presidente del C.d.A. della CADGI.
FRANCESCO FIACCADORI
Assunto nel 2003 in seguito all'acquisizione di PWC Consulting. Lavora come consulente nella Global Business Services nei servizi BigData and Analytics.
Come rappresentante sindacale, carica che ricopre dal 2007, si occupa della gestione degli accordi sindacali sul trattamento dei dati, delle tematiche internazionali, di salute e sicurezza, ed è il principale gestore del sito internet.
Dal 2014 è componente dell'Esecutivo del Coordinamento Nazionale RSU IBM e dal 2015 componente del Select Committee del Comitato Aziendale Europeo IBM
Dal 2010 è membro del Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione per i dipendenti IBM.
Altri incarichi: componente del Coordinamento Nazionale RSU IBM; Rappresentante italiano al Comitato Aziendale Europeo IBM; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Componente l'Assemblea generale della FIOM-CGIL di Milano
LUISA GHIO
Assunta nel 1985.Lavora come SW Analytics Business Partner Representative nella divisione Analytics di Sofware Group.
Si candida per la prima volta come rappresentante sindacale.
MICAELA LINARI
Assunta nel 1999. Lavora in Transformation and Operations, CIO Services a supporto di IGF
Si candida per la prima volta come rappresentante sindacale.
DOMENICA (MIMMA) PAPARATTO
Assunta nel 1981. Lavora in Transformation and Operations STS
Come rappresentante sindacale si occupa di gestione di tutte le tematiche riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro e controllo sull'applicazione delle relative norme contrattuali e legislative; segue particolarmente le tematiche legate alla condizione femminile in azienda e le pari opportunità; gestisce la biblioteca delle R.S.U.
Altri incarichi: componente del Coordinamento Nazionale IBM; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza; fa parte del Consiglio d'Amministrazione e della Giunta Amministrativa CADGI; membro dell’Assemblea del Fondo Pensione per i dipendenti IBM; componente del Comitato Direttivo della FIOM-CGIL della Lombardia. Dal 2016 èmembro del Comitato Centrale della FIOM-CGIL Nazionale.
RENATO POMARI
Assunto con anzianità di servizio del gruppo IBM dal 1997, in IBM ITALIA S.p.A . dal 2002. Lavora come amministrativo in Transformation and Operations (Accounts Receivable & Invoicing Italy)
E' Rappresentante sindacale ininterrottamente dal 2003
Altri incarichi: componente del Coordinamento Nazionale IBM; componente Direttivo FIOM-CGIL Brianza; componente Direttivo FIOM CGIL Lombardia; componente del Direttivo CGIL Brianza, componente dell' Assemblea Nazionale FIOM, componente dell'assemlea FIOM Brianza, componente dell'assemblea CGIL Brianza, componente dell'assemblea CGIL Lombardia.
CARMINE VITALE
Assunto nel 2009. Lavora come consulente nella Global Business Services nei servizi AD&I.
Come rappresentante sindacale, si occupa degli accordi relativi a trasferte e uso auto, di tematiche internazionali, di salute e sicurezza, collabora alla gestione del sito internet.
Altri incarichi: componente del Coordinamento Nazionale RSU IBM; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

Segrate, 1 marzo 2016

Rappresentanti sindacali nella RSU IBM di Milano e Segrate iscritti alla FIOM-CGIL