Nei primi anni '50 il Sindacato fondò in IBM il Fondo Interno Mutualistico Operaio, poi allargato agli impiegati e, successivamente, trasformato in Cassa Assistenza Dipendenti Gruppo IBM per estenderlo anche ai dipendenti di alcune consociate. La missione della cassa è essenzialmente quella di integrare il Servizio Sanitario Nazionale garantendo agli aderenti il rimborso totale dei ticket e parziale di altre spese sanitarie comprese quelle odontoiatriche. Il finanziamento è garantito da contributi provenienti da IBM e dai lavoratori aderenti sulla base di quantità e modalità fissate in seguito alla firma di accordi sindacali.

La CADGI ha un suo statuto e un regolamento sanitario redatto da un Consiglio di Amministrazione composto da membri in parte eletti dai lavoratori aderenti e in parte nominati dalla Direzione Aziendale.

Si tratta di una istituzione di grande importanza, perché garantisce rimborsi cospicui e sgrava le famiglie (ai rimborsi possono accedere anche i famigliari a carico e gli ex dipendenti assunti fino al 2008 e successivamente pensionati) da spese che altrimenti andrebbero a ridurre il loro reddito. Recentemente il Contratto Nazionale di Lavoro ha introdotto un fondo sanitario integrativo (Metasalute), di cui la CADGI costituisce sicuramente una condizione di miglior favore per i dipendenti IBM, perché garantisce prestazioni (rimborsi) decisamente più vantaggiose.

Poiché il rinnovo contrattuale prevede un'armonizzazione tra la sanità integrativa da esso stesso introdotta e istituti analoghi preesistenti e frutto della contrattazione aziendale (nel nostro caso la CADGI), a partire dallo scorso mese di giugno si è insediata una apposita commissione tecnica allo scopo di studiarne le modalità. L'azienda, alla richiesta di armonizzazione, prevista contrattualmente, ha chiesto una sostanziale riduzione del contributo aziendale adducendo, strumentalmente, motivazioni basate sulla "eccessiva salute" dei conti della Cassa.

E' opportuno ricordare che:

• la buona salute di cui gode la Cassa è frutto della buona amministrazione della Cassa, anche grazie al sostanziale contributo dei consiglieri di provenienza sindacale e in particolare all'ottimo lavoro del Presidente.
• La composizione del finanziamento della Cassa è formata dal 40% circa di contributi aziendali e per il 60% dai contributi dei lavoratori e dei pensionati.
• La Cassa deve necessariamente mantenere una riserva che permetta una gestione anche nel malaugurato caso del venir meno degli impegni aziendali.

Occorre impedire che questa armonizzazione si trasformi in un peggioramento della nostra cassa sanitaria. Nelle prossime settimane Sindacato e lavoratori IBM dovranno difendere le prestazioni (rimborsi) garantiti dalla CADGI in quanto costituiscono un'importantissima conquista del passato che, ancora oggi, garantisce a tutti noi l'accesso a prestazioni sanitarie a costi decisamente ridotti.

Segrate, 4 settembre 2017

Esecutivo del Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia