Giovedì 5 novembre, la Direzione aziendale ha comunicato all’Esecutivo del Coordinamento IBM Italia la chiusura delle sedi di Firenze, di Genova e dell’ufficio di Milano, ex sede Promontory, a partire dal 31 Dicembre 2020.
I 24 lavoratori di Genova, così come la decina di lavoratori della sede di via Manzoni a milano, saranno trasferiti presso la sede di Segrate, mentre i 45 lavoratori di Firenze saranno trasferiti presso la sede di Roma in via Stipa.
Esprimiamo preoccupazione per le altre sedi regionali di Padova, Bologna, Bari e Napoli, che a partire dal primo lockdown sono state chiuse e non sono più state riaperte. Non dimentichiamo, inoltre, le forti ripercussioni che potrebbe avere lo spin-off della GTS – IS, che per l’Italia potrebbe impattare oltre 1.000 dipendenti, in particolare modo per la sede di Torino.
Come previsto dal Contratto nazionale dell'art. 8, Tit. l, Sez. lV CCNL metalmeccanica industria, in vista di un esame congiunto tra Azienda e OO.SS., informiamo i lavoratori interessati che in assenza delle RSU locali, le RSU di Segrate e di Roma parteciperanno all’incontro previsto per definire le modalità del trasferimento e della prestazione di lavoro.
Per quanto riguarda la trattativa sullo smartworking ricordiamo che, a partire dall’inizio della pandemia, l’azienda aveva posto e dichiarato al Ministero del Lavoro tutti i dipendenti in smartworking ed essendo lo stato di emergenza prorogato fino al 31 gennaio 2021, evidentemente essa non ha nessuna fretta a concludere un accordo sullo smartworking. Quanto tempo ci vuole per quantificare le spese, la riduzione dei costi aziendali (luce, acqua, trasporti, mensa) e completare il business case? Ancora una volta Rivendichiamo il diritto di avere uguale retribuzione e trattamento per tutti senza distinione tra casa e ufficio e nel frattempo sollecitiamo comunque il rinnovo dei contratti di telelavoro per i circa 400 lavoratori interessati.
9 novembre 2020
Esecutivo del Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia