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IBM workforce rebalancing: start your experience

Oggi, IBM Italia ha comunicato a tutti i dipendenti l’avvio di un programma di incentivazione all’esodo. Pur avendo informato i Sindacati e le RSU qualche giorno prima dell’annuncio e nonostante la contrarietà espressa per i motivi descritti qui di seguito, l’azienda ha ritenuto comunque di avviare unilaterlamente questo programma e pertanto è importante sottolineare che i colleghi che dovessero aderire a tale proposta non avrebbero alcun diritto di accesso alla NASPI e quindi alla contribuzione previdenziale coperta dalla stessa.

Ma facciamo un passo indietro. Il giorno della presentazione dei risultati finanziari della corporation del Q3, il direttore finanziario mondiale ha comunicato lo stanziamento di 2,3 B$ per un’operazione di ristrutturazione. Pochi giorni dopo a livello europeo, IBM ha comunicato al CAE IBM il piano europeo di attuazione di questa operazione di ”workforce rebalance”, che si preannuncia molto pesante sul piano occupazionale. In questo piano, però, come espresso nel comunicato del CAE mancano ancora le motivazioni e i numeri degli esuberi per l’Italia e per la Francia, sia nel numero complessivo, che per singola business unit aziendale, per profili professionali, sia l’eventuale ripartizione tra le diverse società del gruppo.

L’attuale situazione normativa in merito alle procedure di licenziamento vieta l’avvio di procedure di riduzione del personale, fatto salva la possibilità di accordi sindacali basati solo su risoluzioni consensuali tra azienda e lavoratore. In questo caso, il lavoratore oltre all’incentivo aziendale avrebbe diritto alla NASPI e di conseguenza alla contribuzione pensionistica coperta per il periodo di NASPI.

Tuttavia il Sindacato, in mancanza di informazione circa l’entità dell’esubero, non è in grado di avere un quadro del problema (e francamente ci chiediamo se la Direzione aziendale italiana lo abbia) e quindi si trova impossibilitato a identificare o ragionare su eventuali soluzioni non traumantiche ad un problema non ancora definito.

Visto che l’orizzonte temporale dell’azione di ristrutturazione sarà pressochè annuale, non si capisce la precipitazione dell’azienda nell’avviare questo programma di incentivi, anche perchè la direzione europea ha assicurato che verosimilmente fornirà al CAE i dati mancanti del piano europeo, compresi quelli italiani, entro un paio di settimane.

Il Sindacato si rende disponibile ad avviare una discussione, non appena sarà possibile conoscere le ragioni di questa operazione e le informazioni dettagliate relative all’entità dell’eccedenza occupazionale.

Ricordiamo infine a tutti i colleghi che questo programma è su base consensuale e quindi invitiamo sin d’ora a segnalare alle rispettive RSU eventuali indebite pressioni manageriali ad aderire a tale programma.

10 novembre 2020

Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia