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Articolo 18: la legge Fornero è ancora una volta dichiarata incostituzionale!

Lo ha deciso la Consulta con una pronuncia del 24 febbraio u.s., un risultato importante soprattutto in un momento drammatico come questo con il blocco dei licenziamenti e Confindustria che preme per toglierlo.

In particolare la Consulta ha definito incostituzionale la parte in cui prevede la facoltà, e non il dovere del giudice, di reintegrare un lavoratore illegittimamente licenziato in assenza di giustificato motivo oggettivo!

È fondata quindi la questione sollevata da un giudice del Tribunale di Ravenna sul citato articolo 18 così come modificato dalla legge Fornero che, di fatto, viola il principio di eguaglianza sancito dalla stessa Costituzione.

La sua formulazione attuale, risultato della legge Fornero (92/2012), si è incrinata a seguito della pronuncia della Corte che ha ritenuto irragionevole, in caso di insussistenza del fatto motivo del recesso, la disparità di trattamento tra il licenziamento economico e quello per giusta causa: in quest’ultima ipotesi è previsto l’obbligo della reintegra mentre nell’altra la scelta è lasciata alla discrezionalità del giudice.

E’ l’ennesima pronuncia di incostituzionalità di quella che per anni tanti hanno chiamato strumentalmente “riforma” quando in realtà la norma mirava ad indebolire il lavoratore e il suo sacrosanto diritto a non essere licenziato senza giusta causa o giustificato motivo!

Con la pronuncia della Consulta emerge la strumentalità e la profonda ingiustizia di una norma tutta contro le lavoratrici e i lavoratori.

I professori e tutta la politica che hanno sostenuto la norma ora dichiarata anticostituzionale come pensano di riparare ai danni che tanti lavoratori e le loro famiglie hanno subito per colpa di questa norma ingiusta e devastante?

Ripristinare l’art. 18 sarebbe un primo importante passo se si volesse davvero tutelare le lavoratrici e i lavoratori di questo Paese!

Lo dichiara Fabrizio Potetti segretario generale Fiom Cgil Roma e Lazio.

Roma, 1 marzo 2021