Da: Salute, sicurezza, ambiente, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS); Sedi Regionali; Telelavoro e lavoro mobile, Smart-working, Commissione Aziendale Paritetica sul Telelavoro

Un po’ di chiarezza su smartworking e smartworking in deroga

Con l’aggravarsi della situazione pandemica, il 24 dicembre il Governo tramite un Decreto Legge ha prolungato al 31 marzo 2022 lo Stato di emergenza e con esso automaticamente ha prolungato e incoraggiato la possibilità da parte delle aziende di ricorrere al lavoro agile (smartworking) semplificato in deroga.

Tuttavia, IBM, con la comunicazione del 22 dicembre della Direzione del Personale, visto l’alto numero di adesioni individuali all’accordo di smartworking del 6 aprile 2021 (ad oggi 2203 su 2366 impiegati e quadri), ha ritenuto e ritiene non opportuno rinnovare lo smartworking in deroga per i 163 colleghe e colleghi che liberamente non hanno voluto sottoscrivere l’accordo individuale.

Quasi contestualmente, giustamente, l’azienda ha ulteriormente ridotto al 15% le postazioni disponibili nelle sedi aperte. Inoltre, continua a tenere chiuse le sedi Padova e Bologna.

Il numero totale dei lavoratori senza contratto di smartworking (163 a cui si aggiunge qualche unità di dirigenti) è basso, ma non trascurabile. Dalle nostre valutazioni, il numero delle postazioni prenotabili nelle varie sedi è circa 180 e quindi la totalità delle postazioni sarebbe saturata da questi colleghi, rendendo pressochè impossibile per gli altri colleghi la prenotazione di un posto. A proposito la app tiene conto dei lavoratori senza sw? Ne dubitiamo.
Ferma restando la volontà dell’azienda a non ricorrere allo sw in deroga – una rigidità che francamente facciamo fatica a capire – ricordiamo alle lavoratrici e ai lavoratori senza un contratto individuale di smartworking che dovranno recarsi tutti i giorni in ufficio a lavorare o eventualmente dal cliente quando richiesto o ancora fare richiesta al proprio capo di telelavoro occasionale (che però non dà diritto al ticket restaurant).

Inoltre, si informano le lavoratrici e i lavoratori, che, su richiesta di RSU e RLS, considerata la situazione epidemiologica attuale e l’indicazione aziendale di prediligere il lavoro da remoto l’azienda ha acconsentito a tutte le lavoratrici e i lavoratori con contratto individuale di smartworking a svolgere le attività da remoto oltre i 3 giorni alla settimana fino a 5 giorni su 5, anche in assenza di un accordo con il proprio capo, salvo richiesta specifica della linea manageriale di essere presenti in sede.

Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a segnalare eventuali criticità specifiche alla propria RSU locale o alla commissione sullo smartworking recentemente istituita.

12 gennaio 2022

Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia