Da: Diritti sindacali e dei lavoratori; Education: scuola, addestramento, Commissione Aziendale Paritetica per la Formazione Professionale

I percorsi di formazione e riqualificazione non devono essere trasformati in un problema disciplinare

Nell’ultimo periodo i percorsi di fromazione e riqualificazione, attuati anche per una proficua ricollocazione interna del personale in altri ruoli, stanno mostrano alcune criticità e attriti tra i lavoratori e l’azienda.

Nel contesto delle riunioni della commissione paritetica sulla formazione, discutendo riguardo i Performance Improvement Plan (PIP), la componente sindacale ha espresso le proprie perplessità riguardo questi piani ritenendo inadeguate la modalità di assegnazione dei corsi che vengono proposti dai manager, in quanto spesso non garantiscono un percorso di reskilling realistico rispetto alla preparazione stessa del dipendente, generando nel dipendente una condizione di forte stress.

Nelle settimane scorse, poi, alcuni colleghi della business unit consulting, di diverse sedi, ci hanno segnalato di aver ricevuto provvedimenti disciplinari per non aver superato, dopo aver seguito specifici corsi di aggiornamento e/o di riqualificazione, gli esami di certificazione. Secondo l’azienda il fatto che il lavoratore non abbia acquisito le certificazioni dei corsi [...] costituisce una violazione di alcuni dei fondamentali doveri che derivano dal rapporto di lavoro subordinato.

L’Esecutivo del Coordinamento Nazionale RSU IBM e la componente sindacale della Commissione Formazione ritengono che, stante la diligente partecipazione al corso di formazione, il non superamento di un esame non possa costituire una violazione disciplinare e respinge questo comportamento aziendale tendente a trasformare un problema di competenze e di business in una questione disciplinare. Pertanto nel caso altri colleghi dovessero ricevere contestazioni simili, li invitiamo a segnalare tempestivamente il caso alla RSU della propria sede per avere un adeguato supporto ed eventualmente per impugnare il provvedimento e ricorrere nei modi e nelle sedi opportune.

Ricordiamo, infine, che in caso di contestazione disciplinare, il dipendente deve fornire le proprie giustificazioni scritte e/o orali entro 5 giorni e che nel caso di irrogazione della sanzione, ha a disposizione 20 giorni per impugnare il provvedimento.

17 novembre 2022

Esecutivo del Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia
e Componente sindacale della Commissione Formazione