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Domande frequenti sull'accordo del 30 marzo 2023


    Criteri


  1. Chi rientra in tabella A?
    I dipendenti impiegati e quadri che maturano i requisiti pensionistici entro il 31.12.2027. Si ricorda che il requisito per la pensione anticipata è fino al 31 dicembre 2026 di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Nel 2027 il requisito è di 42 anni e 11 mesi per gli uomini e 41 e 11 mesi per le donne. Il requisito per la pensione di vecchiaia è di 67 anni fino al 31 dicembre 2026 e di 67 e 1 mese nel 2027.

  2. Chi rientra in tabella C?
    I dipendenti impiegati e quadri che maturano i requisiti pensionistici tra il 01.01.2028 e il 31.12.2028 e fanno parte delle business unit TLS o Staff o in altra business unit ma con famiglia professionale di un ruolo di staff (ovvero Administrative Staff Professional, Administration, Learning Consultant, Human Resource, Measurements & Reporting Analyst, SPO Professional, Enterprise Operations, Supply Chain Management Professional, Workforce Management Professional) e che abbiano manifestato la volontà di non opposizione al licenziamento.

  3. Chi rientra in tabella B?
    I dipendenti che NON rientrano in Tabella A o in Tabella C e che abbiano manifestato la volontà di non opposizione al licenziamento.

  4. Per tabella A - esiste un criterio anche legato alla situazione familiare? Se ad es. si hanno figli minori a carico?
    No, il criterio della tabella A si basa esclusivamente sulla data di maturazione del requisito pensionisto.

  5. Per le pensioni di vecchiaia confermate che non c’è ‘finestra’?
    Per la pensione di vecchiaia non c’è la c.d. finestra. La pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si matura il requisito. Ad esempio, se il requisito è 67 anni e il lavoratore compie 67 anni il 12 aprile 2027, la pensione decorre dal 1 maggio 2027. Siccome gli incentivi di uscita sono calcolati in base al numero di mesi, l’incentivo coprirà anche il periodo tra la data di maturazione del requisito (12 aprile 2027) e la data di decorrenza (1 maggio 2027).

  6. La manifestazione di non opposizione al licenziamento si effettua con un documento scritto indirizzato ad hr?
    Sì, occorre compilare il modulo pubblicato sul sito, firmarlo e farlo firmare al proprio o alla propria manager ed inviarlo alla casella indicata sul modulo stesso.

  7. Opposizione al licenziamento: Cosa succede se un lavoratore in Tab A si oppone al licenziamento
    Opponendosi al licenziamento, rifiuta la concilazione e quindi l’incentivo. Quindi avrà 20 gg per impugnare il licenziamento e quindi 60gg per eventualmente indire una causa contro l’azienda.

  8. Per chi volesse aderire alla Tabella B l’azienda può rifiutare o è obbligata ad accettare e quindi riconoscere le mensilità al dipendente?
    L’adesione alla tabella B è formalmente una manifestazione di non opposizione al licenziamento e pertanto l’azienda mantiene la facoltà di non licenziare il dipendente. In prosa, l’azienda può rifiutare la “candidatura”, anche senza specificare quali siano le ragioni tecnico-organizzative e/o produttive di tale mancato licenziamento.

  9. Coloro che appartengono alla fattispecie dell’art. 4 della legge 05 febbraio 1992 n.104, PORTATORE DI HANDICAP IN SITUAZIONE DI GRAVITA’ (COMMA 3 ART.3) con REVISIONE: NO. rientrano nel caso della tabella A? In particolare con il compimento di 61 anni entro fine 2017 per presentare a normativa attuale la domanda di pensione anticipata (includendo anche la richiesta di recupero di fino a max 5 anni di contributi figurativi correlati alla invalidita').
    No, non rientrano nei criteri della tabella A, in quanto l’accordo stabilisce che rientra in tabella A il personale che matura i requisiti di pensione di vecchiaia o anticipata secondo quanto previsto dalla legge 92 2012 (c.d. “Fornero”) e dalla legge 26/2019. Tuttavia le persone che possono accedere alla pensione secondo altre fattispecie, potranno volontariamente manifestare la propria non opposizione al licenziamento secondo quanto previsto dalla tabella B.


    Tempistiche


  10. Per coloro che rientrano in tabella A obbligatoria bisogna prevedere come data della risoluzione del rapporto di lavoro il 30 Settembre? Con quali criteri l'IBM fisserà le date di risoluzione del rapporto di lavoro?
    La data di risoluzione del rapporto di lavoro sarà compresa tra il 30 settembre e il 31 dicembre in funzione della prima data utile al raggiungimento del requisito pensionistico entro 48 mesi da quella data. Pertanto, chi matura i requisiti pensionistici entro il 30 settembre 2027, avendo 4 mesi di mancato preavviso, terminerà il rapporto di lavoro il 30 settembre 2023. Poi, a scalare, gli altri a seconda del mese di raggiungimento dei requisiti pensionisitci, nei mesi successivi. Tuttavia IBM, anche per motivi logistici delle date delle conciliazioni o per motivi tecnico-organizzativi, potrebbe decidere di distribuire le uscite in modo più omogeneo tra settembre e dicembre. L'Azienda invierà entro il 30 Giugno una e_mail dove indicherà la data di termine del rapporto di lavoro, che sarà comunque un giorno di fine mese, e l'ammontare dell’incentivo.

  11. Qual é la data di uscita per i volontari della tabella B? é possibile uscire prima del 30/9 come indicato nelle slide?
    Tecnicamente sì. Ma siccome l’azienda prima di licenziare le persone che hanno manifestato la non opposizione al licenziamento deve determinare quante sono le persone che rientrano in tabella A (perchè comunque non può licenziare più di 150 persone), questo implica che abbia già esaminato tutti gli ecocert che potrebbero arrivare fino al 30 giugno. Inoltre si è dato tempo fino al 31 luglio per chi dovesse regolarizzare le proprie posizioni contributive. Per questo motivo i licenziamenti di tabella B non potranno avvenire prima del 31 luglio.

  12. Quando si lascia IBM , il giorno dopo si va in preavviso o si accede subito alla naspi?
    Dopo la data di termine del rapporto di lavoro, inizia il periodo coperto dall’indennità di mancato preavviso (normalmente per i dipendenti di 6,7,e 8° è di 4 mesi). Dopo questo periodo, inizia la decorrenza della NASPI. Sottolineiamo che è opportuno presentare la domanda di NASPI immediatamente (entro 8 gg) dopo la data di termine del rapporto di lavoro per fare in modo che non vi siano buchi contributivi tra la fine del periodo coperto dall’indennità di mancato preavviso e la NASPI.


    Pacchetti


  13. Ma nello scorso accordo mi sembrava fosse previsto che l'importo lordizzato coprisse anche i mesi della finestra, contrariamente a questo, Corretto?
    No, anche nello scorso accordo la componente dell’incentivo utile a versare i contribuiti volontari tra la fine della NASPI e la maturazione dei requisiti era calcolata in base ai mesi tra la fine della NASPI e la data di maturazione dei requisiti. Durante la eventuale finestra, l’azienda riconosce una cifra per ogni mese corrispondente alla “retribuzione mensile contrattata”, ovvero minimo contrattuale, 3,4,5 elemento, scatti, compl. scatti e rateo di tredicesima di questi elementi.

  14. Chi è in tabella A ma ritenesse piu' conveniente la Tabella B puo' decidere di uscire con gli incentivi di tabella B?
    No.

  15. Ai fini del calcolo dell’incentivo per tabella B e C, il superminimo individuale comprende tutte e tre le voci?
    Sì per superminimo individuale si intende la somma di tutte le voci di superminimo presenti nel cedolino (Assorbibile da aumenti CCNL, Assorbibile da aumenti derivati da promozioni, Non assorbibile)

  16. Ferie e cod 99 residui vengono liquidati? come verranno considerate le ferie residue?
    Ferie e P.A.R. (ex cod 99) residui non goduti saranno liquidati con le competenze di fine rapporto. Occorre precisare che saranno conteggiate solo le ferie e i PAR effettivamente maturati alla data di risoluzione del rapporto di lavoro (IBM assegna le ferie e i PAR a inizio anno, ma formalmente a norma di contratto e di legge queste maturano mese per mese).

  17. Gli incentivi all'esodo hanno una tassazione agevolata? quale sarà l'aliquota? Quale trattamento fiscale è previsto per l'importo che verrà liquidato?
    Secondo gli artt. 16 e 17 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), l’incentivo all’esodo è tassato con la c.d. “tassazione separata”, la stessa applicata al TFR. Questa tassazione è determinata come la media dell’aliquota IRPEF degli ultimi 5 anni di quel lavoratore o lavoratrice, quindi cambia individualmente e varia normalmente tra 23% e il 32-33%. Tuttavia, la legge prevede che l’azienda applichi un’aliquota provvisoria determinata con un altro metodo di calcolo, ovvero lo stesso utilizzato in fase di liquidazione del TFR, in base ai dati in suo possesso. Negli anni successivi l’Agenzia delle Entrate, sulla base delle dichiarazioni dei redditi (e quindi sulla base anche di eventuali altri redditi diversi da quelli da lavoro) dei 5 anni antecedenti alla liquidazione dell’incentivo, riesegue il calcolo definitivo e può richiedere quindi un’integrazione.
    E’ possibile chiedere all’azienda, tramite il proprio HR partner, l’aliquota determinata dall’azienda che sarà applicata all’incentivo.

  18. i 4 mesi di mancato preavviso si riferiscono allo stipendio pieno? con superminimo
    L’indennità di mancato preavviso si riferisce alla retribuzione completa comprensiva di superminimo individuale. Nell’indennità di mancato preavviso sono conteggiati e mensilizzati anche gli importi medi degli ultimi 3 anni degli elementi variabili ricorrenti, come commissioni, GDP, ecc.(art. 2121, libro 5, titolo II, Capo I, Sez. III del Codice civile)

  19. Cosa sono i 5000€ lordi a titolo transattivo?
    E’ una somma versata a titolo di transazione generale (della conciliazione tra azienda e dipendente che dovrà essere firmata per avere l’incentivo). Questa somma è un di cui dell’incentivo, non è aggiuntiva. Viene erogata al fine di chiudere in maniera amichevole il rapporto di lavoro. Pertanto, il lavoratore, una volta che gli vengono liquidate le spettanze di fine rapporto (ferie e permessi residui – maturati e non goduti -, ratei di 13° e TFR rimasto in azienda) rinuncia e non avrà piu nulla a richiedere all’azienda per quanto riguarda il pregresso rapporto di lavoro.

    Contributi


  20. Contributi durante il periodo di NAPSI
    Durante il periodo di NASPI, i contributi sono coperti dalla NASPI stessa. Quindi non occorre versare contributi per questo periodo. Questi contributi sono figurativi ed equivalenti a quelli di una retribuzione teorica di 1,4 volte il massimale della NASPI e pertanto sebbene contribuiscano alla componente contributiva della pensione e siano “neutralizzati” per quanto riguarda la componente retributiva della pensione, possono determinare una diminuzione dell’assegno pensionistico, che si avrebbe continuando a lavorare fino alla maturazione del requisito.

  21. Come sono calcolati i contributi volontari per chi esce in tabella A dopo il periodo di NASPI? I contributi volontari aumentano l’assegno di pensione o sono solo figurativi
    Per i soli dipendenti rientranti nei criteri di tabella A, nel calcolo della somma dell’incentivo è inclusa una componente che servirà poi a versare all’INPS i contributi volontari per il periodo compreso tra la fine della NASPI e la data di maturazione dei requisiti pensionistici. Questa somma è quindi pari al 33% dell’ultimo imponibile previdenziale disponibile (ovvero l’imponibile INPS 2022, quindi relativamente allo stipendio “pieno”) mensilizzato, moltiplicato per i mesi compresi tra la fine della NASPI e la data di maturazione dei requisiti. Quindi lordizzato in modo che dopo la trattenuta dell’IRPEF (aliquota separata) sull’incentivo rimanga la cifra utile al pagamento dei contributi volontari. Ovvero occorre dividere per (1-aliquota_media), ad esempio se l’aliquota è 30%, occorre dividere per 0,7. Questa componente è presente nel pacchetto di incentivo sia che la prima data di maturazione dei requisiti sia relativa alla pensione anticipata che a quella di vecchiaia. Questi contributi volontari contribuiscono al montante della propria posizione presso l’INPS e quindi ad aumentare la pensione.


    Opzione Donna


  22. Quindi questa procedura di licenziamento collettivo non rende elegibili all'opzione donna se non per coloro che sono caregiver o invalidi al 75%?
    Il governo Meloni ha drasticamente rivisto i requisiti per l’opzione donna 2023. Le condizioni per richiedere l’opzione donna nel 2023 sono:
    aver maturato entro il 31/12/2022 un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età anagrafica di almeno sessanta anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni, e che si trovano in una delle seguenti condizioni:
    a) assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
    b) hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
    c) sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Per le lavoratrici di cui alla presente lettera la riduzione massima di due anni del requisito anagrafico di sessanta anni di cui all’alinea del presente comma si applica a prescindere dal numero di figli”.
    Dal momento che per IBM non è attivo un tavolo di confronto per la gestione di crisi aziendale, le condizioni si riducono ad a) e b).

  23. Per l’opzione donna si è tenuto conto della finestra mobile di 12 mesi?
    Le colleghe che hanno i requisiti per l’opzione donna 2023, avranno maturato i requisiti entro il 31/12/2022. Quindi al più tardi la finestra terminerà il 31/12/2023 ovvero la decorrenza della pensione sarà al massimo il 1/1/2024. Pertanto, dal momento che i licenziamenti per questa fattispecie non avverranno prima del 30/9/2023, tenendo conto del periodo coperto dall’indennità di preavvisto, queste colleghe potranno accedere alla pensione immediatamente.
    Nel caso di Opzione Donna esiste una simulazione che calcoli l'importo netto dell'assegno? Per i conteggi in generale, a chi ci si può rivolgere?
    Non abbiamo un simulatore della pensione in quanto dipende fortemente da caso a caso. Occorre pertanto rivolgersi a un Patronato o a un CAF.

    CADGI


  24. Come si diventa soci onorari CADGI?
    Normalmente il requisito per diventare soci onorari è, oltre ad essere stati dipendenti IBM al 31/12/2007, che ci sia continuità tra la data di maturazione alla pensione e la data di fine rapporto. Nel caso di uscite nell’ambito dell’accordo, questo requisito è esteso a tutti coloro che maturano il diritto alla pensione (in una qualsiasi forma) entro il 31.12.28.
    Per diventare soci onorari occorre inoltrare la domanda alla Segreteria della CADGI. Verificati i requisiti, il dipendente sarà in una prima fase (dalla data di fine rapporto alla data di maturazione del requisito) socio equiparato e poi, una volta in pensione, socio onorario a tutti gli effetti.
    Non è prevista la possibilità di diventare soci onorari per coloro che non erano soci al 31/12/2007

    NASPI


  25. Quanto può durare la NASPI?
    La NASPI può durare fino a 24 mesi. Si interrompe nel caso la persona inizi un nuovo rapporto di lavoro o nel caso che inizi la decorrenza della pensione. Nel caso di un nuovo rapporto di lavoro a tempo determinato, la NASPI può essere sospesa e poi ripresa al termine di quel rapporto di lavoro.

  26. Entro quando occorre presentare la domanda di NASPI?
    La NASPI deve essere chiesta entro 68 giorni. Tuttavia, per evitare eventuali buchi contribuitivi tra la fine del periodo coperto dall’indennità di mancato preavviso e la NASPI consigliamo di presentare la domanda di NASPI entro 8 giorni dal termine del rapporto di lavoro.
    Per altre informazioni sulla NASPI, rimandiamo alla guida dedicata sul sito