[Comunicato sui 900 esuberi]
Il 9 giugno tutte le Rappresentanze Sindacali delle sedi Ibm
e le rispettive organizzazioni sindacali provinciali si sono
riunite per valutare la situazione creatasi in azienda in
conseguenza dell'annunciato esubero di 900 persone per il 94
ed il ventilato ricorso a strumenti di legge per relizzare
tale riduzione.
La discussione ha messo in evidenza come la Ibm Italia non
sia affatto in crisi poiche' ha realizzato un utile operativo
consistente anche nel corso del 1993, e cosi' pure tutte le
consociate, che tra l'altro assumono personale, pertanto
ribadiscono un netto rifiuto a prendere in considerazione
ulteriori ipotesi di esuberi di personale dopo l'accordo di
Dicembre 93, in cui i lavoratori hanno gia' dato un pesante
contributo, riaffermano la disponibilita' solo alla verifica
sui contratti di solidarieta' da effettuarsi a settembre
prossimo come previsto dal citato accordo.
Le organizzazioni provinciali, in conseguenza
dell'atteggiamento assunto dall'azienda interverranno presso
l'Assolombarda e si ripromettono di intraprendere ulteriori
iniziative.
Diffidano inoltre l'azienda dal continuare l'azione
coercitiva nei confronti dei singoli dipendenti che ha
trasformato di fatto il programma di dimissioni incentivate
in un piano di "licenziamenti incentivati".
Si e' deciso di attivare a livello locale iniziative di
mobilitazione e di informazione verso l'esterno per far
recedere l'azienda dai suoi intenti.
In questo momento e' fondamentale sviluppare la massima
solidarieta' e partecipazione di tutti i lavoratori per
fronteggiare questa riorganizzazione dell'azienda in cui e' in
pericolo il posto di lavoro di ognuno di noi.
Coordinamento Nazionale RSU
IBM SEMEA
Segrate, 10 giugno 1994