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I. LE DEFINIZIONI ED IL PROBLEMA GIURIDICO DEL TELELAVORO 5

1. La definizione del telelavoro come fenomeno socio-economico 6

2. Le sotto-categorie del telelavoro 16

3. Primi esempi di definizione normativa 24

3.1. Le proposte di legge in materia 25

A. La proposta di legge C-2470 25

B. La proposta di legge C-4090 27

3.2. Le definizioni di fonte convenzionale 28

A. Il contratto delle Telecomunicazioni del 9 settembre 1996 29

B. L' Accordo nazionale sul telelavoro subordinato del 20/6/97 per i dipendenti del Terziario, Distribuzione e Servizi 30

4. Il problema giuridico del telelavoro 33

II. AUTONOMIA E SUBORDINAZIONE NEL VIGENTE ORDINAMENTO GIURIDICO 37

1. Premesse metodologiche 38

2. Le categorie di lavoro subordinato e autonomo 45

2.1. Il concetto di subordinazione nel codice civile del 1942 45

2.2. Il lavoro autonomo nel codice civile del 1942 47

2.3. Gli indici di subordinazione nella giurisprudenza 49

A. Criteri del primo tipo (assoggettamento, potere direttivo, potere organizzativo). 50

B. Criteri del secondo tipo (inserimento, collaborazione, continuità) 53

C. Residualità dei criteri del terzo tipo 57

2.4. Il ritorno del formalismo, la giurisprudenza costituzionale e le nuove prospettive dottrinali 58

2.5. Una rilettura dottrinale del dato normativo. La subordinazione "indifferente" 66

3. Le varianti legali delle categorie codicistiche del lavoro 71

3.1. Il lavoro a domicilio secondo la legge n. 877 del 1973 72

3.2. Il cosiddetto lavoro parasubordinato 76

III. LA QUALIFICAZIONE DEL RAPPORTO DI TELELAVORO 78

1. La liceità del telelavoro. 79

2. Le alternative qualificatorie del rapporto di telelavoro. 80

2.1. Imprenditore 81

2.2. Lavoratore autonomo 83

2.3. Lavoratore parasubordinato 85

2.4. Lavoratore a domicilio 86

2.5. Lavoratore subordinato in senso proprio 91

3. Il telelavoro e la giurisprudenza 95

4. Qualificazione del telelavoro ed autonomia collettiva 97

IV. IL TELELAVORATORE SUBORDINATO 101

1. Premessa 102

2. La costituzione del rapporto di telelavoro 102

2.1. La genesi del rapporto di telelavoro (a titolo derivativo) 103

A. Il consenso del lavoratore 103

B. Il diritto del lavoratore a "telelavorare" ovvero la trasformazione del rapporto come limite all'esercizio di poteri datoriali 110

2.2. Il momento genetico a titolo originario 113

2.3. La contrattazione individuale assistita. L'ipotesi dell'accordo nazionale 20 giugno 1997 114

3. Lo svolgimento del rapporto di telelavoro 117

3.1. Il tempo del telelavoro 117

A. Orario di lavoro, clausole di reperibilità e clausole di rientro nella contrattazione 119

B. Il controllo sul tempo effettivo della prestazione 122

3.2. Cenni sugli aspetti retributivi 123

3.3. La tutela della salute del telelavoratore 125

3.4. Il controllo del telelavoratore e la tutela della sfera privata 129

3.5. Il problema degli strumenti di lavoro 135

4. La cessazione del rapporto di telelavoro 137

4.1. Le clausole di reversibilità 138

4.2. Da telelavoratore a lavoratore 'interno' subordinato ? 139

5. Cenni sul diritto sindacale del telelavoro 140

APPENDICE I. Le proposte di legge sul telelavoro 149

1. La proposta di legge C-2470 150

2. La proposta di legge C-4090 165

APPENDICE II. Gli accordi sindacali di settore sul telelavoro 189

1. Il CCNL del 9 settembre 1996 per il personale delle Aziende di Telecomunicazione aderenti all' INTERSIND (estratto) 190

2. L' accordo sul telelavoro subordinato del 20 giugno 1997 per i dipendenti di Aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi 193

APPENDICE III. Gli accordi sindacali aziendali sul telelavoro 204

1. L'accordo SARITEL del 15 dicembre 1994 205

2. L'accordo ITALTEL del 17 gennaio 1995 209

3. L'accordo SEAT del 31 marzo 1995 214

4. L'accordo DUN & BRADSTREET dell' 8 giugno 1995 219

5. L'accordo TELECOM del 1° agosto 1995 228

6. L'accordo DIGITAL del 13 febbraio 1996 233

7. L'accordo IBM del 29 gennaio 1997 sulla "bacheca sindacale elettronica" 239

APPENDICE IV. La giurisprudenza 243

BIBLIOGRAFIA 249