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From: Forum; Politica aziendale e risultati economici; Documents in English

LA DISCUSSIONE CHE NON CI FU
La crisi di IBM negli anni Novanta

The IBM's crisis in the Ninties: a missing discussion

 Abstract:
 In 1991 I tried to rise a discussion about the situuation of IBM, and the
 diffuse feeling that the managers were frozen in their old habits and
 apparently incapable to cope with the IBM's crisis. So I wrote three
 documents addressed to my collegues in IBM.

 Nel 1991 condividevo il disagio di molti colleghi nel constatare che IBM
 era sempre meno capace di interpretare le nuove esigenze del mercato e di
 rinnovare la propria cultura produttiva e organizzativi per adeguarvisi.
 I dirigenti sembravano fatalisticamente sordi e ciechi di fronte ai sempre
 piu' preoccupanti segnali di crisi, per cui mi proposi di suscitare un
 dibattitto pubblico mettendo per iscritto le mie riflessioni e diffonden-
 dole fra chi mi sembrava piu' sensibile a questi temi.
 Il primo documento che propongo e' stato scritto in questo spirito, e
 anche come tentativo di coinvolgere il sindacato - il realta' l'allora
 Consiglio di Fabbrica - in questa discussione. La breve sintesi in inglese
 che precede questo come altri documenti e' stata aggiunta - senza alterare
 il testo originale - pochissimi anni dopo la stesura per favorire i colleghi
 tedeschi del sindacato in IBM che si erano interessati a questi temi.

 
 Autunno '91   Evoluzione del mercato e sviluppo della professionalita'
 [Fall '91: Market Evolution and Skill Development]

 Abstract:
 The reaction of IBM workers to the first document were quite tiepid,
 while the IBM management refused to discuss its choises and perspectives.
 IBM Work Council supported this attempt, but at the same time it was aware
 that this kind of discussion had very little appeal among the workers.

 Le reazioni al primo documento ci fecero toccare con mano alcune verita'
 elementari: quanto fosse scarsa la volonta' dei dipendenti di riflettere
 sulla propria realta' e la propria sorte, e quanto fosse gelosa la direzione
 del proprio "ius utendi ac abutendi" dei beni e delle energie aziendali.
 I miei rapporto col sindacato furono meno lineari: da una parte ricevetti
 un incoraggiante "nulla osta" a contiunare le nostre ricerche, dall'altra
 era evidente un certo scetticismo sull'utilita' pratica delle medesime.
 La riflessione su questa sottile ambiguita' mi spinse ad ulteriori
 considerazioni, tutt'ora in corso, che non e' il caso di esporre qui.
 Nel 1992 preparai anche una breve valutazione sui Centri Scientifici,
 che rimase inedita.
 Comunque, la situazione aziendale si andava complicando, in tutti i sensi,
 e ritenemmo opportuno tentare di approfondire il discorso e di esporre
 in modo coerente quanto usciva dalle discussioni con i colleghi e all'interno
 del Consiglio di Fabbrica.

 
 I semestre '93   Due anni di "impresa rete": qualche riflessione
 [II Q '93  Two Years of "Network Company": Some Reflexion]

 Abstract:
 From 1994 the hard times have been arrived, and the renewed Work Council
 have to front sharply the struggle in defence of employment. So the third
 document is more dedicated to the immediate goals, but with references to
 more general topics.

 Col '94 incominciano ad arrivare gli anni brutti per i dipendenti, e le
 neo elette Rappresentanze Sindacali Unitarie (che sostituiscono il Consiglio
 di Fabbrica) devono affrontare direttamente la lotta per la difesa dell'occu-
 pazione e il perseguimento di soluzioni le meno traumatiche possibili per
 i lavoratori. La discussione sulle scelte organizzative aziendali e' ormai
 prevalentemente rivolta a questi temi immediati, ma si cerca comunque di
 lasciare anche spazio per riflessioni piu' generali.

 
 I semestre '94   [Lettera aperta alle colleghe e ai colleghi]
 [II Q '94: open letter to the collegues]

 Vorrei concludere la panoramica di questo mio tentativo, finora non riuscito,
 di coinvolgere i colleghi in una discussione diffusa e generalizzata circa
 l'azienda in cui lavoriamo, con qualche breve commento, riservandomi di
 ritornare in futuro sull'argomento in modo piu' approfondito.

 1) Preparazione dei documenti. I testi sono stati stesi materialmente da
 me dopo colloqui, in parte occasionali, in parte mirati, con qualche decina
 di colleghi, alcuni dei quali mi hanno aiutato in seguito a rivedere le bozze.
 Da questo punto di vista, sono stati tutti, quale piu', quale meno, risultato
 di un lavoro di gruppo, anche se alla fine mi assumevo la responsabilita'
 delle stesura definitiva, sottoposta poi al CDF o alle RSU per la firma.

 2) Reazioni e canali. Il piu' grosso limite di questa esperienza e' stato
 che la discussione terminava nel momento in cui sarebbe dovuta iniziare
 veramente, cioe' al momento della distribuzione dei testi. Sugli inibitori
 culturali alla riflessione fra i dipendenti si e' gia' ripetutamente
 detto; come concausa secondaria, si puo' rilevare che la distribuzione
 una tantum di fascicoletti molto spartani puo' non essere stata la forma
 migliore di diffusione (siamo un mondo che annega nella carta). In questo
 modo, inoltre, il confronto con l'esterno era praticamente impedito.
 Oggi ho riproposto un'idea sostanzialmente analoga - il Forum sull'Organiz-
 zazione del Lavoro - sia perche' sono sempre convinto che l'esigenza di
 una valutazione delle scelte aziendali continui ad essere importante, sia
 per verificare se codesto nuovo strumento - Internet - puo' rappresentare
 davvero qualcosa di nuovo nel difficile impegno di comunicare e di capirsi.


 Giovanni Talpone                    Maggio 1997