Appello per la rapida approvazione di una proposta di legge a tutela dei telelavoratori
A:
Presidente del Senato, Senatore Nicola Mancino
Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Luciano Violante
Presidenti delle Commissioni Lavoro, Senatore Carlo Smuraglia e
Onorevole Renzo Innocenti,
al relatore Senatore Michele De Luca,
ai componenti la XI Commissione Lavoro di Camera e Senato,
ai Gruppi Parlamentari,
e, per conoscenza, ai segretari delle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL:
Sergio Cofferati, Sergio D'Antoni, Pietro Larizza
Negli ultimi due anni sono state presentate alle Camere varie proposte di
legge sul telelavoro, e presso la Commissione Lavoro del Senato e' in corso
l'esame di dette proposte, di cui il relatore Senatore Michele De Luca ha
presentato un "Testo Unificato".
Nella qualita' di coestensori, insieme con il Coordinamento CGIL Servizi
Vertenziali e Legali di Milano e Lombardia e l'Associazione AlSole, della
proposta presentata dai Senatori Cortiana e Duva, facciamo appello affinche'
il testo che sara' definito dalla Commissione Lavoro per l'esame in aula
rispetti i seguenti criteri:
* sia coerente con lo Statuto dei Lavoratori (legge 20 maggio 1970, n. 300)
* non consideri il telelavoro come un'attivita' futuribile, ma come la
condizione lavorativa attuale (anche se spesso non riconosciuta) di
centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, ogni giorno piu'
numerosi
* ponga argine alla prassi dei datori di lavoro di estendere, anche grazie
agli strumenti di telelavoro, il tempo di lavoro al di la' di ogni limite
contrattuale e legale (lavoro domenicale ...) e di ogni rispetto per le
legittime esigenze umane e sociali dei lavoratori (ricreazione, socialita',
presenza in famiglia e nella propria comunita', e cosi' via)
* tenda piuttosto ad estendere alcune tutele essenziali del lavoratore
dipendente ad altre figure di collaboratori che non a esporre il primo
all'insicurezza e alla debolezza contrattuale dei secondi
* renda possibile lo svolgimento dell'attivita' sindacale anche tramite
l'utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione e di elaborazione
dell'informazione, e favorisca l'emergere di forme di rappresentanza
per i lavoratori non dipendenti
* nell'introduzione di incentivi economici alle imprese, tenga conto dei
grandi risparmi e aumenti di produttivita' che il telelavoro consente,
e individui quindi quelle specifiche condizioni (disabilita', svantaggio,
presenza in aree di crisi...) che giustifichino tale impegno.
Senza un intervento del legislatore, quindi, il telelavoro rischia di
rimanere puro abbattimento di tutele dei lavoratori, senza che ne' questi
ne' la societa' in generale traggano benefici significativi dall'impiego
delle nuove tecnologie. Dal telelavoro si possono ottenere invece meno
sprechi di tempo e di energia, meno inquinamento, meno congestione urbana,
piu' occasioni di lavoro per persone e comunita' svantaggiate.
Per tutto cio', vogliamo sottolineare l'urgenza di un'attenta definizione
legislativa di questa nuova modalita' lavorativa.
Segrate, gennaio 1999
Aderiscono all'Appello per la rapida approvazione di una proposta di legge
a tutela dei telelavoratori, lanciato dal Coordinamento Nazionale delle
Rappresentanze Sindacali Unitarie IBM Italia S.p.A. :
Fiorella Ghilardotti Parlamentare Europeo
Maria Chiara Bisogni Assessore della Provincia di Milano all'Economia e
Lavoro e alla Formazione Professionale
Mario Agostinelli Segretario Generale CGIL Lombardia
Antonio Panzeri Segretario Generale Camera del Lavoro di Milano
Ermes Riva Segretario Generale FIOM di Milano
Dino Greco Segretario Camera del Lavoro di Brescia
Donatella Giussani Ufficio Vertenze FIOM di Milano
Cosimo Francioso Avvocato
Franco Scarpelli Professore Avvocato
Gianni Sozzi Dottore
Carla Stampa Giornalista
RSU Bull
RSU Dun & Bradstreet
RSU Italtel - Milano
RSU Digital - Milano
RSU Omnitel - Milano
RSU Olivetti Lexikon - Milano
RSU Unisys - Milano