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Stock Option ai dipendenti


Da: Forum

Vedere anche : Documentazione giuridica


LE STOCK OPTION SOTTO IL PROFILO :

1)     RELAZIONI INDUSTRIALI.

2)     LEGISLAZIONE FISCALE E PREVIDENZIALE.

 

Il  Decreto Legislativo 23 dicembre 1999 n. 505 e le conseguenti modifiche al Testo Unico delle Imposte (D.P.R. n.917 del 22 Dicembre 1986). In particolare, in riferimento al reddito da lavoro dipendente, le modifiche riguardano l’art. 48 lettera g comma 2 e lettera g bis) comma 2 e per le plusvalenze l’art. 82 comma 5.

 

    Definizione in ambito Relazioni Industriali.

La discussione (o la mancata discussione) su politiche di Stock Option non è riconducibile in alcun modo al dibattito in corso su metodologie di azionariato popolare e diffuso o azionariato ai dipendenti in quanto per definizione non sono azioni e non intaccano la proprietà dell’azienda.

La tesi qui sostenuta è che si tratta di salario o stipendio differito di breve periodo.

Le operazioni dovrebbero  essere verificate piuttosto in ambito di una seconda area di sviluppo delle Relazioni Industriali, secondo solo da un punto di vista cronologico, ai Fondi Pensione, in quanto la definizione di Stock Option (soprattutto per qualifiche Impiegati e Operai in cui la propensione al risparmio è strutturalmente bassa) può essere definita come sopra cioè  salario o stipendio differito di breve periodo, mentre i Fondi Pensioni Complementari come salario o stipendio differito di lungo periodo.

L’oggettiva complessità sia normativa che operativa  con situazioni non definite rendono l’applicazione in ambito fiscale, aziendale e sindacale di difficile attuazione.

 

DEFINIZIONE DI STOCK OPTION.

 

Gli Stock Option sono contratti con i quali l’azienda dà ai propri dipendenti la possibilità di aumentare il proprio reddito aderendo facoltativamente  ad un certo prezzo e ad una data predefinita alla trasformazione delle option in azioni e quindi in reddito. L’operazione consiste in prima definizione nel fissare un numero di azioni e nello stabilire il prezzo dei titoli ai dipendenti i quali possono esercitare il diritto di opzione dopo un definito numero di anni.

 

Struttura prezzi e fasi salienti del processo di Stock Option.

 

1)       Il Prezzo del “Valore Normale” delle azioni, prezzo oggettivo definito dall‘azienda a norma  dell’art.9 comma 4 lettera a) T.U.I.R.

 

2)       Il Prezzo di Offerta viene definito dall’azienda all’atto della stipula del contratto.

 

3)       Il Prezzo dell’assegnazione: all’atto dell’opzione da parte del dipendente, il prezzo in quel giorno.

 

4)       Il Prezzo di Realizzo, il corrispettivo al momento della vendita da parte del dipendente.

 

La nuova normativa degli Stock Option. (Art. 48 Comma 2 lettera g T.U.I.R)

 

1)      Per il comma 2 lettera g l’operazione DEVE essere rivolta alla generalità dei dipendenti, qualifiche Operai, Impiegati, Quadri, e dal 2001 alle Collaborazioni Coordinate (Amministratori).

 

2)      Non concorre a formare reddito da lavoro dipendente e in riferimento al D.L. 314/1997 anche non concorre a formare imponibile previdenziale per un importo che nell’anno fiscale non deve superare i 4.000.000.

 

3)      L’agevolazione è applicata a condizione non vengono collocate nel mercato per un periodo minimo di tre anni. In questo periodo non è possibile riacquistare le Stocks-Azioni dalla società di emissione. In caso di allocazione nel mercato prima dei 3 anni il reddito dovrà essere tassato (anche se in riferimento al sostituto d’imposta mancano le istruzioni ).

 

Le operazioni di Stock Option sono possibili sia per la società di emissione sia per le società consociate e controllate.

 

Per coloro che si dimettono dalla società entro tre anni rimangono in vigore le esenzioni  se le date vengono rispettate. Se la cessione avviene prima dei tre anni il corrispettivo viene tassato  (anche qui mancano le istruzioni in riferimento alla  normativa fiscale Mod. 730 o Unico ).

 

Stock Option Per Categorie di Dipendenti o Singoli Dipendenti.

( Art. 48 comma 2 lettera b bis  T.U.I.R.)

 

La questione è molto meno interessante in quanto non rientra nelle Relazione Industriali perchè la contrattazione è di natura individuale. Dal punto di vista  fiscale le agevolazioni sono nettamente minori. In sintesi il dipendente deve acquistare le future azioni e il “prezzo di offerta” stabilito dall’azienda deve essere uguale al prezzo oggettivo “valore normale”; l’eventuale differenza entra nell’imponibile fiscale e previdenziale.

   

 PLUSVALENZE E CAPITAL  GAIN.

  ( Art. 82 Comma 5 T.U.I.R )

 

In riferimento  all’Art. 48 comma  2 lettera g nella ipotesi da noi analizzata riguardante la generalità dei dipendenti. Le plusvalenze sono date dalla differenza tra prezzo di realizzo o corrispettivo e il prezzo “Valore Normale”. Su queste plusvalenze viene applicato la tassazione Capital Gain (aliquota secca 12,50%).

 

In riferimento all’ Art. 48 comma 2 lettera g bis nella ipotesi di Stock Option per categorie di dipendenti o di singoli dipendenti abbiamo due ipotesi per le plusvalenze

 

Ipotesi 1) Il prezzo “ Valore Normale” è uguale al “Prezzo Offerta” pagato dal dipendente le plusvalenze per applicare la  tassazione Capital Gain è uguale alla differenza tra prezzo di realizzo e prezzo “Valore Normale”.

 

Ipotesi 2)  Il prezzo “ Valore Normale” è superiore al “Prezzo Offerta” pagato dal dipendente. In questo caso l’imponibilità fiscale (tassazione corrente)  è costituita dalla differenza tra  il prezzo di assegnazione e il prezzo pagato dal dipendente (che in questo caso è inferiore al prezzo “valore normale”) e la plusvalenza con tassazione Capital Gain è data SOLO dalla differenza tra prezzo di realizzo e prezzo di assegnazione.  

 

QUESTIONI APERTE .

 

1)      Computo dipendenti : Rimangono da chiarire se usufruiscono di piani di  Stock Option i Contratti di Formazione Lavoro, i Contratti a termine, i Contratti di assunzione con legge 223/91,  gli assunti dopo la stipula del contratto collettivo di Stock Option.

 

2)      Dimissioni unilaterali del dipendente entro i tre anni, prima della data di assegnazione. In questo caso dovrebbe essere prevista una norma penalizzante per il dipendente che non rispetta il contratto. Esempio: tassazione fiscale e previdenziale dell’importo di Stock Option. Rimane da definire il valore da assoggettare in quanto in Italia non è possibile anticipare la data di  assegnazione, rimane certo il prezzo “Valore Normale” all’atto di stipula contratto.

 

3)      Capital Gain.

In riferimento alle Stock Option riferite alla generalità  dei dipendenti (lettera g), si evidenzia una differenziazione tra reddito da lavoro dipendente non soggetto a imposizione fiscale e reddito da capitale soggetto a tassazione Capital Gain, trattandosi di importi massimi annuali di 4 milioni e quindi di bassa capitalizzazione, andrebbe unificato il trattamento di esenzione.

In riferimento a Stock Option di categorie di dipendenti o a singoli dipendenti (lettera g bis), si ritiene che la norma attuale (anche se criticata come eccessiva penalizzante) sia equilibrata in quanto in questo caso le Stock Option sono acquistate dal dipendente, e ciò presuppone una gestione di portafoglio invece che una gestione reddituale di breve periodo.

 

BIBLIOGRAFIA

 

Per una trattazione generale:

 

Simona Catugno,  L'esperienza contabile internazionale sulle Stock Option. CEDAM 1988


La norma giuridica:

 

Decreto Legislativo N. 505 del 1999.
Circolare Ministero delle Finanze n.30/E 25 Febbraio 2000.
Circolare Ministero delle Finanze n.247/E 19 Dicembre 1999.
Circolare Assonimine n. 7 22 Febbraio 2000 Pubblicata su Il Sole 24 Ore del 28 e 29 Marzo 2000.


Articoli:


Stock Option: determinazione del reddito imponibile, Gabriele Bonati, Numero 9, Guida al lavoro.
Un errore vietare... di Franco Toffoletto, Il Sole 24 Ore 24/11/1999.
Lo schema di Decreto Legislativo...di rinforzi, Il Sole 24 Ore 24/11/1999.
L'esborso del dipendente, Il Sole 24 Ore 23/11/1999
Il fisco taglia fuori..., Il Sole 24 Ore 23/11/1999
Cercasi Valore di Partenza,  Il Sole 24 Ore
Visco ha deciso niente Irpef , Il Sole 24 Ore 18/12/1999
Prevalgono le modifiche, Il Sole 24 Ore 24/12/1999
Stock Optinon, Il Sole 24 Ore 20/04/2000
         

[2000/5 - A1]