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La assemblea delle lavoratrici e lavoratori Ibm, nel
discutere della richiesta contrattuale, la cui validità giudicheranno con il
voto e la partecipazione al referendum, segnalano un grave attacco ai risultati
della contrattazione collettiva.
La Ibm ha intrapreso, dalla primavera del 99, esattamente
in corrispondenza con gli aumenti contrattuali, una politica di assorbimenti
dei superminimi unilateralmente concessi e , in molti casi, erogati proprio a
ridosso delle vertenze contrattuali.
Questo comporta, specialmente per gli inquadramenti più
elevati, l’annullamento del valore salariale del CCNL.
E’ del tutto evidente la ripercussione sul ruolo del
sindacato.
Poiché questa situazione rischia di estendersi ben oltre
il gruppo Ibm , in quanto anche a lavoratori di 3 e 4 livello, vengono
attribuiti superminimi individuali, spesso solo per compensare la differenza
tra salario contrattuale e valore di mercato della qualifica, chiediamo alla
delegazione trattante di prevedere un esplicito dettato contrattuale che
obblighi le aziende ad erogare, a tutti i lavoratori, denaro fresco.
Questo recupererebbe, almeno parzialmente, un significato
salariale del CCNL per una parte di lavoratori e renderebbe esplicito il
risultato della azione sindacale, senza permettere alle aziende di spacciare
come erogazioni proprie il frutto dell’ azione collettiva.
To 31-1-2001