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Da: Retribuzione e cedolino stipendio; OO.SS. e R.S.U.: struttura, funzioni, elezioni, referendum

I LAVORATORI METALMECCANICI

NON HANNO IL CONTRATTO


La FIOM-CGIL, a differenza di FIM e UILM, non ha firmato l'accordo per il rinnovo del biennio contrattuale, perché il medesimo non è coerente con la piattaforma unitaria votata dai lavoratori metalmeccanici, non si recupera l'inflazione reale del biennio precedente e non si riconosce il positivo andamento del settore metalmeccanico; l'accordo separato prevede un incremento contrattuale medio di 112.000 lire + 18.000 a titolo di acconto sull'inflazione effettiva maturata sino a tutto il 30 giugno 2001: ciò significa che, nel prossimo rinnovo contrattuale del 2003, si potrà discutere esclusivamente dell'inflazione che maturerà nel secondo semestre del 2001 e di quella del 2002.

FIM e UILM si sono poi contraddette firmando, insieme alla FIOM-CGIL, gli accordi CONFAPI e quello delle COOPERATIVE metalmeccaniche che non contengono alcunché a titolo di acconto e sono pienamente rispondenti alla piattaforma rivendicativa; qui di seguito una tavola che compara la piattaforma rivendicativa con l'accordo separato FEDERMECCANICA e gli accordi CONFAPI/COOPERATIVE:

Richieste piattaforma unitaria

Fim-Fiom-Uilm approvata dai lavoratori

Accordo separato Fim-Uilm Federmeccanica 3 Luglio 2001 Accordo unitario Fim-Fiom-Uilm

Confapi 3 luglio Cooperative 11 luglio 2001

inflazione programmata 2001-2002

85.000 lire

85.000

85.000

recupero inflazione reale 1999-2000

35.000 lire

27.000

35.000

andamento di settore

15.000 lire

0 10.000
TOTALE 135.000 lire TOTALE 112.000 lire TOTALE 130.000 lire
  18.000 (*)

a copertura inflazione effettiva fino a tutto il 30.06.2001

Totale 130.000 lire

 

(*) Dal testo accordo separato:

"… Pertanto, l'eventuale recupero salariale relativo al biennio 2001-2002 da discutere nel

prossimo rinnovo contrattuale, ai sensi del Protocollo del 23 luglio 1993, considererà

esclusivamente il secondo semestre 2001 e l'anno 2002; …."

La FIOM ha ripetutamente chiesto che si effettuasse il referendum per consentire a tutti i lavoratori destinatari del contratto, e non ai soli iscritti, di decidere sull'accordo: ma FIM e UILM hanno opposto e oppongono un netto rifiuto a tale richiesta; identico rifiuto viene opposto dalla sola UILM al referendum per i contratti CONFAPI e delle COOPERATIVE.

In questa situazione la FIOM-CGIL:

  1. Ha dichiarato, in occasione dello scorso 6 luglio, lo sciopero nazionale dei metalmeccanici che è pienamente riuscito portando in piazza 300.000 lavoratori di cui 70.000 nella sola Lombardia;
  2. Decide di raccogliere tra i lavoratori le firme contro l'accordo separato e per chiedere l'effettuazione del referendum consultivo come previsto dai patti unitari e dalla piattaforma rivendicativa;
  3. Di convocare l'assemblea nazionale dei delegati metalmeccanici entro il 21 settembre a Bologna; in tale occasione sarà possibile fare il punto sullo stato delle iniziative e sull'evoluzione della situazione;
  4. Nel caso in cui, entro il 21 settembre, non si dovesse prevedere una positiva soluzione della vertenza, l'assemblea nazionale deciderà i tempi e le modalità per lo sciopero generale dei metalmeccanici con manifestazione a Roma.

La FIOM-CGIL continuerà a tenere costantemente informati i lavoratori sull'evoluzione della situazione e sulle iniziative da intraprendere.

GLI INCREMENTI RETRIBUTIVI ACQUISITI CON IL CEDOLINO DI LUGLIO SONO SOLO UN ACCONTO

La vertenza contrattuale con Federmeccanica Rimane aperta

Segrate, 12 luglio 2001.

I Rappresentanti Sindacali IBM

Iscritti alla FIOM-CGIL