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AL PRESIDENTE DELL’ISTITUTO DI ONCOLOGIA EUROPEO


Da: RSU di Roma


Abbiamo ricevuto, e pubblichiamo per conoscenza, il testo della lettera inviata da una lavoratrice al Presidente della Repubblica.
Il testo del bollettino aziendale a cui si fa riferimento, e’ accluso al testo della lettera, e pertanto viene anch’esso qui riportato.

Roma,  21/01/2002                                                     R.S.U. IBM ROMA  

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AL  PRESIDENTE DELL’ISTITUTO DI ONCOLOGIA EUROPEO

            UMBERTO  VERONESI.

 AI QUOTIDIANI:

            LA STAMPA, LA REPUBBLICA, CORRIERE DELLA SERA, AVVENIRE, LA NAZIONE, IL TEMPO, LEGGO, METRO, L’UNITA’, IL MESSAGGERO,

      IL  MANIFESTO, IL GIORNALE DI SICILIA, IL MATTINO 

 AI SETTIMANALI:

             VITA, FAMIGLIA CRISTIANA, L’ESPRESSO

 AL FORUM DISABILI.

          

 LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

           CARLO AZELIO CIAMPI

           Caro Presidente, desiderio informaLa di alcuni aspetti sociali che, ritengo, difficilmente possono arrivare alla sua attenzione.

Io sottoscritta, dipendente della IBM Italia, ho avuto la sfortuna di ammalarmi di cancro e attualmente necessito di cure e controlli.

Premetto che, fino all’ottobre ultimo scorso , l’azienda permetteva ai dipendenti di poter usufruire di permessi RETRIBUITI quando si rendeva necessario allontanarsi dal lavoro per sottoporsi a visite o cure specialistiche, il tutto naturalmente dietro presentazione di opportuna certificazione medica.

A partire da  novembre 2001, però, ha richiesto ai dipendenti di utilizzare, allo scopo, permessi NON RETRIBUITI.

Alla mia  richiesta se tali nuove istruzioni dovevano applicarsi per i dipendenti affetti da patologie particolarmente gravi ( cancro e altro ) seguiva una secca conferma.

Si e’ tentato, ma invano, il coinvolgimento del responsabile sanitario Nazionale dell’azienda, che come soluzione invitava le persone a usufruire della legge 104  del 1992  per ottenere permessi rimborsati dall’INPS, evidenziando a malincuore come dalla direzione europea  erano arrivate nuove direttive volte al risparmio.

Ma la legge 104 non e’ sempre utilizzabile e per poter usufruire dei  permessi retribuiti  e’ necessaria la condizione che la minorazione abbia ridotto l’autonomia personale al punto da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale.

L’azienda si avvale così di una facoltà che le e’ concessa dal contratto dei lavoratori metalmeccanici ( Disciplina Speciale  parte 3° art. 18 ) soprattutto per evitare abusi.

Ma potrebbe sorgere il dubbio dell’abuso in questo caso?

Il significato di questa lettera pero’ non e’ quello di chiederLe, impropriamente, di farsi tramite per elemosinare all’azienda dei permessi retribuiti per i dipendenti particolarmente sfortunati, ho capito che non c’è spazio per la considerazione di aspetti umani  nelle logiche di mercato delle multinazionali.

Il vero motivo e’ quello di evidenziare , a Lei innanzi tutto, e alla comunità di cui facciamo parte, alcune  verità nascoste .

L’azienda, dietro pressanti richieste del personale dipendente ha fatto in passato investimenti per  coinvolgere il personale stesso in  visite mediche per la diagnosi precoce di  tumori.

 L’esibizione di queste iniziative rivolte al personale, ha consentito di vedersi attribuito il premio di ‘AZIENDA ATTIVA’, consegnato da  Lei stesso signor Presidente.

Oggi pero’ sorge il sospetto che l’azienda investa, anche per quanto riguarda la salute del personale dipendente, solo la’ dove sa che può averne un ritorno di immagine.

E’ chiaro infatti che e’ importante, per le aziende,  “L’APPARIRE”,  e di conseguenza la conquista di un “ABITO PER LA SOCIETÀ ”  può giustificare degli investimenti che   altrimenti, probabilmente,  non  sarebbero stati fatti.

Queste constatazioni  fanno male signor Presidente, fanno male come l’orgogliosa  comunicazione aziendale allegata, che evidenzia l’attenzione ai valori e alle persone che questa azienda vanta.

Purtroppo le nuove difficoltà sopra citate si aggiungono al profondo senso di esclusione derivante dalla discriminazione di cui si è fatti oggetto in azienda, discriminazione che si e’ manifestata con l’emarginazione dalle attività lavorative, con trasferimenti selvaggi e l’attribuzione di incarichi non adeguati  alle mansioni.

Queste circostanze hanno condotto e conducono a danni per la salute psicofisica delle persone coinvolte.

      Auguro a Lei Presidente Ciampi un buon  anno sperando  in un Suo interessamento  volto a far in modo che si offrano maggiori garanzie al fine di rendere meno difficile il quotidiano di tutte le persone e in modo particolare per quelle più  sfortunate.

   I miei più  cordiali saluti.                                                              Roma  10/1/2002

                    

                                                                                                         XXX XXX

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                Elio Catania

General Manager

IBM Italy, Greece, Israel and Turkiye

Da: Elio Catania                                                                        A: Personale IBM in Italia

Ho il piacere di informarvi che ieri, domenica 19 novembre, insieme a Lucio Toninelli e alla dottoressa Iacovone della Direzione del Personale,  ho ricevuto al Quirinale dalle mani del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi il premio "Aziende Attive", che l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro assegna ogni anno ad aziende impegnate nella prevenzione e nella lotta contro i tumori.

Il premio riconosce l’ampia attività della IBM Italia rivolta all’ambiente e alla tutela della salute dei dipendenti dentro e fuori dalle sedi di lavoro. E' un'importante conferma della qualità dei nostri programmi, che negli ultimi anni abbiamo costantemente sviluppato e che oggi sono d'esempio nel mondo delle imprese.

Per tutti noi, è un motivo di orgoglio. Ancora una volta vediamo la IBM in una posizione di leadership, che non è solo tecnologica e di business, ma è anche espressione di una cultura d'impresa attenta ai valori, alle persone e alla comunità.

Cordiali saluti.

Elio Catania