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Da: Forum

CONTRIBUTO AL DIBATTITO DEL COMITATO CENTRALE DELLA FIOM - CGIL DEL 16 SETTEMBRE 2002

Il prossimo rinnovo del CCNL è, senza dubbio, uno dei più difficili che la FIOM deve affrontare dai giorni della Liberazione: sono convinto che solo individuando le origini di tale difficoltà sia possibile impostare una strategia rivendicativa capace di spostare i rapporti di forza in favore dei lavoratori e della grande maggioranza dei cittadini del nostro Paese.

Esiste innanzitutto un problema di grande portata, che ci sovrasta da molto tempo ma che negli ultimi anni ha subito una forte accelerazione: le divaricazioni fra le dimensioni dei mercati dei beni e servizi ad alta tecnologia (globalizzate) e delle politiche monetarie di dollaro ed euro (continentali) da una parte, e la dimensione politica e giuridica dello stato nazionale, che è rimasta quella di prima e che

racchiude in una gabbia sempre più stretta l'azione sindacale.

Se fondare un'effettiva democrazia europea e creare partiti e movimenti in quest'ambito è compito essenzialmente politico, compito del Sindacato è, invece, quello di darsi strumenti organizzativi, mobilitativi e negoziali almeno a livello europeo, confrontandosi con le esperienze e le culture delle organizzazioni sindacali degli altri Paesi.

C'è poi la questione, più spiccatamente italiana, del modello industriale che le forze imprenditoriali, la maggioranza parlamentare e di governo e, da ultimi, CISL e UIL, hanno deciso di favorire: quello di un Paese genericamente terzista, senza una politica industriale propria (scelte strategiche, indirizzamento delle risorse umane, rilevanti investimenti in ricerca scientifica di base e applicativa) ma caratterizzato da costi relativamente bassi, flessibilità della manodopera, prontezza nell'eseguire le commesse; un Paese insomma non concorrente della Francia, della Germania, della Finlandia o del Giappone, ma piuttosto dell'Irlanda, della Cechia, della Romania, dell'Ucraina, dell'India.

Diciamo subito che, se questa impostazione strategica prevale, è giusto l'approccio sindacale della CISL e della UIL e sbagliato (cioè perdente) quello della CGIL e della FIOM. In un sistema-Paese subordinato alle scelte altrui per latitanza della classe imprenditoriale e per impostazione politica reazionaria, c'è ben poco spazio per difendere diritti inalienabili e per ridistribuire produttività: se lo si fa, si diventa subito meno competitivi e quindi più poveri e con maggiore disoccupazione.

Nell'ultimo anno, CGIL e FIOM si sono assunte impegni con i lavoratori - difendere ed estendere i diritti, invertire l'erosione del potere d'acquisto di salari e stipendi - che difficilmente si possono mantenere attraverso una strategia rivendicativa di tipo tradizionale.

Solo impostando una strategia tesa a ribaltare la scelta industriale intrapresa si può unificare il mondo del lavoro, renderlo rappresentante dei migliori interessi del Paese e fare emergere divisioni e contraddizioni nello schieramento avversario.

Vediamo come questa impostazione può dare origine a una piattaforma per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici.

  • La forte richiesta da parte dei lavoratori di adeguamenti salariali che permettano di recuperare completamente l'inflazione reale e di distribuire, almeno parzialmente, i forti aumenti di produttività avutisi nell'ultimo decennio, pur essendo assolutamente legittima e in grado di assicurare un forte sostegno alla piattaforma, rischia però di cementare il blocco sociale padronale, già preoccupato dal perdurare della stagnazione internazionale e dalle dissennate politiche fiscali del Governo. Io ritengo che sia necessario presentare le consistenti richieste salariali, oltre che per le motivazioni appena sopra accennate, anche come indennizzo del rischio economico connesso con la scarsità di investimenti delle imprese in alta tecnologia propria e in adeguamento professionale. Per essere coerenti con tale affermazione, bisogna, però, individuare un meccanismo di sconto e incentivazione per le imprese che fanno eccezione e investono effettivamente in ricerca tecnologica propria e formazione professionale, perché garantiscono meglio delle altre sicurezza del posto di lavoro e avanzamento professionale. Questa differenziazione - da stabilire con regole precise nel CCNL e non da affidare alle variegate condizioni della contrattazione di secondo livello, se non per gli aspetti di verifica e controllo - è essenziale per creare lo spazio in cui possa emergere un diverso schieramento datoriale.

  • Se si accettano le premesse di questo contributo, e se ne traggono le logiche conseguenze, si rivela come una ben meschina furbizia rimandare a tempi migliori l'adeguamento dell'inquadramento professionale dei lavoratori metalmeccanici. Oggi le stesse imprese sono costrette a definire sempre meglio i profili professionali, soprattutto a causa della necessità di descrivere in modo sempre più accurato la fornitura di servizi sempre più complessi, e di integrare rapidamente gruppi di lavoro con componenti provenienti da imprese differenti. In questo contesto, un inquadramento obsoleto non solo è inutile perché non più in grado di garantire una certa esigibilità dei percorsi di carriera, ma è persino dannoso perché rivela in pieno lo scollamento culturale del Sindacato rispetto alle trasformazioni del mondo produttivo. Per nostra fortuna gli estensori dell'inquadramento attuale si diedero un'impostazione lungimirante: al di là delle specifiche declaratorie, ormai largamente obsolete, fondarono esplicitamente la distinzione in categorie in base al livello di complessità dei compiti tipici delle varie professioni. Anche grazie al lavoro svolto dalla Commissione Impiegati della FIOM di Milano, che ha compiuto indagini fra gruppi di lavoratori di varie aziende del comprensorio milanese, mi sono convinto che la base concettuale dell'attuale inquadramento sia buona, e che sia sufficiente esplicitare meglio gli aspetti professionali non strettamente tecnologici (in particolare quelli legati alla comunicazione, all'organizzazione aziendale vista come sistema e al coordinamento di gruppi di lavoro, che nell'impostazione attuale rimangono schiacciati sulla dimensione tecnologica) per adeguare in modo non traumatico l'attuale sistema alle nuove condizioni di lavoro. Metrica base della valutazione della prestazione professionale rimarrebbe la sua complessità (misurata evidenziando i salti nell'ordine di grandezza della medesima), e quindi anche come fondata giustificazione per paragonare i diversi livelli salariali fra professioni qualitativamente differenti. Già questi primi studi hanno mostrato che un simile approccio può permettere di interloquire con i sistemi aziendali di descrizione dei profili professionali, e quindi con le politiche retributive e di formazione professionale che ne derivano. In allegato a questo scritto è riprodotto schematicamente un esempio di riforma dell'inquadramento unico che, per correttezza, costituisce una delle tre proposte in discussione all'interno della Commissione Impiegati della FIOM di Milano.

    CONCLUSIONI

    Questo scritto si propone di dimostrare che la FIOM ha ancora lo spazio per proporre una politica contrattuale rigorosa e forte, in grado di contrastare le opposte derive verso il difensivismo (stare con FIM e UILM a tutti i costi") e il massimalismo (una piattaforma "grancassa", di pura propaganda, scontando in partenza che sarà qualcun altro a firmare il nuovo CCNL).

    Io vorrei che, alla fine del percorso contrattuale, fosse la FIOM a firmare, possibilmente ma non necessariamente insieme con FIM E UILM, dopo aver unificato le forze migliori e dato la possibilità ai migliori imprenditori di differenziarsi dai saccheggiatori della ricchezza del Paese.

    Alfio Riboni

    (con la collaborazione di Giovanni Talpone)

    Assunzioni e obiettivi

    1. Una proposta di inquadramento deve essere basata su di una ipotesi forte e coerente, evitando collages di istanze disparate; questo perché la composizione di parti incoerenti introduce inevitabilmente parametri di aggiustamento arbitrari (ma che possono gratificare o frustrare gruppi particolari di lavoratori), difficili da giustificare e pertanto fonte di polemiche sterili e divisioni pericolose.

    2. Essa deve risultare "interessante" innanzitutto per i lavoratori (e gli aspiranti tali) che devono ritrovare in essa una collocazione professionale in cui riconoscersi realmente e indicazioni valide per muoversi verso livelli di qualificazione più elevati, ma anche per gli imprenditori, che dovrebbero trovare in essa un aiuto per gestire le proprie risorse umane e magari anche un correttivo ai propri errori in questo campo.

    3. Essa deve rappresentare un effettivo passo in avanti nella comprensione dell'organizzazione, dei processi, dei temi dell'attuale mondo del lavoro e delle trasformazioni in corso. Per questa ragione, deve focalizzarsi sulle attività (e sulle corrispondenti abilità) formali e informali effettivamente richieste dall'azienda, sia in modo esplicito che implicito. In questo modo, viene anche rafforzata la sua effettiva esigibilità sindacale.

    4. Essa deve puntare a una maggiore omogeneità di criteri e di linguaggi con le altre categorie, per incominciare a ridurre evidenti distorsioni, come per esempio mansioni identiche inquadrate diversamente nelle diverse categorie, o la difficoltà di gestire le situazioni – sempre più numerose – in cui nella stessa impresa ci sono dipendenti assunti con contratti di differenti categorie industriali.

    5. Con queste caratteristiche di forza e generalità, non può che riguardare la contrattazione di primo livello, senza trascurare la possibilità di avviare un confronto fra organizzazioni sindacali di categoria a livello europeo.

    6. Tale proposta deve interagire efficacemente con le migliori forme di valutazione e gestione aziendali delle competenze dei lavoratori, e con la stessa formazione professionale (sia dei giovani che degli adulti).

    7. Infine, deve tenere presente la necessità di un raccordo il meno traumatico possibile con l'inquadramento in vigore.

    L'ipotesi di base

    La fine del fordismo e la diffusione delle più diverse forme di automazione fanno tramontare definitivamente l'idea del lavoro industriale come caratterizzato dalla fatica fisica (che continua a caratterizzare alcune mansioni specifiche).

    In ogni attività aumenta invece la necessità di applicare una qualche forma di pensiero astratto per poter comunicare in modo non banale con i compagni di lavoro o con altre figure sociali, e con le stesse macchine (attraverso le cosiddette interfacce) e per poter gestire situazioni imprevedibili o in perenne trasformazione. In tutti i casi, si tratta di saper utilizzare le forme più diverse di informazione per eseguire la propria attività a fronte di una crescente complessità dei processi, degli ambienti, degli strumenti, dei prodotti e delle organizzazioni.

    Per questa ragione, è ragionevole assumere la complessità della mansione come parametro essenziale della misura della professionalità richiesta dalle aziende1.

    Un indice importante del crescere della complessità è il ricorso a modelli astratti. Per modello astratto si intende qualsiasi struttura formale che descrive delle entità tecnologiche, economiche, organizzative, giuridiche troppo generali o complesse per essere trattate come insieme di esempi specifici o procedure empiriche. Per esempio, si possono considerare modelli astratti le leggi (sia in senso fisico che giuridico), i linguaggio di programmazione, le formule matematiche, i manuali tecnici. In generale, tanto più un'attività deve fare ricorso a modelli astratti complessi, quanto meno essa ha carattere procedurale.

    Questa in realtà non è una novità, per i metalmeccanici. Se si esamina l'inquadramento attuale, non focalizzando la propria attenzione sugli esempi, ma sulle declaratorie delle categorie e sugli aspetti più facilmente generalizzabili dei profili professionali, ci si rende conto che già esso è stato redatto avendo come riferimento centrale proprio la complessità della mansione. A conferma, i "salti qualitativi" di tale complessità costituiscono il criterio di passaggio da una categoria (cfr. Appendice A).

    L'inquadramento in vigore, alla luce di questa lettura, si rivela insomma come sorprendentemente attuale. Naturalmente, molti esempi concreti fanno riferimento a mansioni scomparse, o ridotte a piccoli numeri, o profondamente trasformate; ma ciò che lo ha apparentemente più logorato è l'uso distorto che ne è stato fatto, cioè la pratica di favorire il passaggio di gruppi di lavoratori a categorie superiori per "mascherare" quegli adeguamenti salariali che avrebbero dovuto essere contrattati a rigore come incrementi per categoria. Questa anomalia viene segnalata perché rappresenta sempre un rischio per qualsiasi tipo di inquadramento pensabile.

    Le innovazioni necessarie

    Tanto l'esame della letteratura di riferimento quanto le indagini sul campo ci mostrano però la necessità di introdurre un'effettiva novità rispetto alla declaratorie in vigore: bisogna "aprire" il parametro su tre assi, o dimensioni, ben differenziate:

    1. Un primo asse riguarda l'effettiva richiesta di saper svolgere una mansione di una certa complessità tecnica, in termini di rapporto con gli strumenti e con i prodotti, siano essi fisici (l'hardware in generale: le macchine operatrici, le materie prime, i prodotti fisici semilavorati o finiti, i mezzi di trasporto, gli edifici…) o logici (il software in generale: dati, programmi, applicazioni …) Le attività vanno dall'estrema rigidità della catena di montaggio fordista, fino alla progettualità innovativa e all'inventiva di chi deve realizzare il primo prototipo di una macchina complessa e nuova.

    2. Un secondo asse riguarda l'effettiva richiesta di capacità di comunicazione con compagni di lavoro, superiori, sottoposti, interlocutori esterni (fornitori, clienti, ispettori …) ecc.; questa può essere molto ridotta in ambienti ristretti, semplici e rigidi, e molto elevata in ambienti vasti, complessi e fluidi.

    3. Un terzo asse riguarda l'effettiva richiesta di conoscere, interagire con, e, quando necessario, gestire l'organizzazione aziendale interna ed esterna (quest'ultima comprendente i rapporti con il mercato e la concorrenza, la gestione dei contratti, il recepimento delle leggi …) intesa come sistema, o insieme di sistemi interagenti. Anche qui, si passa da un'interazione semplice (quando l'attività lavorativo si svolge in un sistema semplice o la sua interazione col sistema è semplice) fino alla necessità di comprendere il funzionamento di una rete molto complessa di relazioni produttive, che possono coinvolgere più aziende, anche collocate in Paesi diversi, ecc.

    Da questo punto di vista, l'inquadramento attuale è senza dubbio carente, concentrato com'è tutto sulla dimensione tecnica, e con riferimenti solo occasionali alle altre dimensioni qui proposte. Probabilmente, questo sbilanciamento deriva non tanto da un residuo "operaista", quanto dalla circostanza storica che effettivamente le macchine negli ultimi decenni hanno effettivamente incorporato sempre più complessità tecnica ("scaricandola", per così dire, dalle abilità tecniche richiesta ai lavoratori) e in questo modo hanno fatto emergere in misura molto maggiore gli aspetti comunicativi e organizzativo/economici del lavoro.

    Un altro aspetto che ha richiesto un ripensamento nell'elaborazione di questa proposta, è l'uso dell'esemplificazione. Se la maggiore complessità è strettamente connessa con una più grande velocità di trasformazione delle attività lavorative (tanto più i sistemi sono composti da più parti e da più relazioni fra le parti quanto più è probabile che ogni giorno cambi qualcosa), è bene evitare l'esemplificazione a livello di contrattazione nazionale (tale esemplificazione sarebbe troppo limitata o ingestibile per dimensioni e rapida obsolescenza) e semmai affidarla alle RSU per le grandi aziende e alle strutture sindacali territoriali per quelle piccole, e quindi alla contrattazione di secondo livello.

    In base alle considerazioni che precedono, si può pensare di passare dall'inquadramento attuale ad uno più adeguato, in modo innovativo ma non traumatico:

    1. esplicitando il riferimento alla complessità della mansione distinta nei tre assi proposti;

    2. abolendo qualsiasi distinzione fra operai e impiegati;

    3. abolendo la prima categoria, ormai vuota;

    4. mantenendo intatte le "distanze" concettuali fra categorie (uno degli aspetti più solidi e convincenti dell'inquadramento attuale, e più pericolosi in caso di alterazione);

    5. aggiungendo un'ottava categoria per inquadrare la figura del consulente di alto livello;

    6. esplicitando la funzione direttiva per la V (che assorbe la vecchia V super), la VI (attualmente non esistente, corrisponde al ruolo di "team leader" e simili, in genere riconosciuto dalle aziende con aumenti individuali) e la VII (gli attuali "quadri", che passano all'VIII se non avessero riporti); l'affidamento di persone a un dipendente di VIII implica la sua promozione a dirigente (e l'uscita da questo schema contrattuale)

    Cat. Inquadramento

    attuale

    Primo indice: complessità della mansione Secondo indice: competenze comunicative e negoziali Terzo indice: competenze organizzative, sistemiche ed economiche
    8  
      Come la 7, ma in condizioni di utilizzo cruciale delle capacità (consulenza tecnica, scientifica, economica, legale ecc.); il contenuto decisionale e l'autonomia gli possono permettere la proposta di scelte tecnologiche strategiche
      Come la 7, ma in condizioni di utilizzo cruciale delle capacità (comunicazione e negoziazione di alto livello: può presentare relazioni all'alta direzione aziendale, o curare l'immagine esterna ecc.
      Conoscenza dell'organizzazione aziendale, dei suoi vincoli, delle sfide e delle opportunità a livello di consulenza direzionale
    7
      Lavoratori che nell'ambito delle sole direttive strategiche previste per il settore di appartenenza, impostano, sviluppano e realizzano, con ampia autonomia e capacità propositiva e approfondita conoscenza delle connessioni tra il proprio settore e quelli correlati, studi, progetti e piani per il raggiungimento degli obiettivi dell'impresa, fornendo un adeguato supporto alla soluzione dei problemi, pianificando interventi e controllandone i risultati, ottimizzando le risorse umane e/o tecniche e/o finanziarie loro affidate, ricercando e utilizzando se del caso, metodologie o sistemi innovativi, coordinando, ove necessario, una o più unità tecnico-produttive e/o di servizi; ovvero lavoratori che, nell'ambito delle sole direttive strategiche previste per il settore di appartenenza, per l'elevato grado di specializzazione sono preposti alla ricerca e alla definizione di importanti studi di progettazione relativi al settore di appartenenza, verificando, anche attraverso il supporto delle competenti funzioni aziendali, la fattibilità, la validità tecnica e l'economicità delle alternative, garantendo l'appropriato supporto, attraverso tutti i necessari elementi di valutazione, sia in fase d'impostazione sia in quella di sperimentazione e realizzazione dei progetti stessi, nell'ambito di un coordinamento interfunzionale, controllandone la regolare esecuzione e rispondendo dei risultati.
      L'uso di modelli astratti caratterizza larga parte dell'attività svolta; il contenuto decisionale e l'autonomia si può esercitare in una dimensione progettuale
      L'uso di capacità comunicative e negoziali caratterizza larga parte dell'attività svolta; la comunicazione non ha carattere ripetitivo.
      Conoscenza approfondita del proprio settore aziendale, delle sue interazioni esterne e dei potenziali sviluppi di entrambi per quanto riguarda gli argomenti di competenza; possibile coinvolgimento attivo in processi di trasformazione aziendale
    6
      Progettazione, su indicazioni ed avvalendosi anche di soluzioni esistenti, di metodi e procedimenti per il trattamento automatizzato dei dati su elaboratore elettronico relativi ad un campo specifico: tecnico, scientifico, amministrativo, gestionale, individuando gli scopi del lavoro, i risultati da ottenere, le fonti di informazione al fine di definire le fasi di elaborazione, i dati, le procedure, i procedimenti di calcolo, i flussi di lavoro;
      sviluppo di progetti relativi a prove per il controllo delle caratteristiche fisiche, chimiche, tecnologiche, dimensionali, funzionali di materiali e/o apparecchiature anche prototipi, definendo i cicli di prova e le metodologie di esecuzione, i mezzi e gli impianti da utilizzare o da innovare, collaborano con altri enti per la definizione dei provvedimenti da adottare in caso di anomalie e per studi e/o miglioramenti da apportare alle metodologie di prova esistenti.
      Sviluppo di programmi di produzione fra loro collegati, armonizzando le relative componenti, verificando ed assicurandone il compimento nei tempi previsti, ricercano e definiscono, in base alle informazioni ricevute, le soluzioni relative ai problemi di equilibrio dei programmi stessi e, se del caso, partecipano alla revisione e aggiornamento delle metodologie di programmazione della produzione.
      Come la 5, ma alcune attività richiedono l'uso di modelli astratti per essere svolte; complessità alta, contenuto decisionale / autonomia presente e definito da norme o prassi aziendali
      Come la 5, ma alcune attività richiedono l'uso di capacità comunicative e negoziali di modelli e regole
      Conoscenza del proprio settore aziendale per quanto riguarda gli argomenti di competenza (ruoli, responsabilità, flussi, ritmi, valori economici, interdipendenze, ecc.)
    5
      Scelta della successione delle operazioni, dei mezzi e delle modalità di esecuzione, esecuzione di qualsiasi lavoro di preparazione e avviamento di macchine operatrici affidate ad altro personale, richiedenti attrezzamenti impegnativi, registrazioni e messe a punto di elevata precisione, con scelta, ove necessario, dei parametri ottimali di lavorazione e degli utensili, scelta e predisposizione degli strumenti di misura, preparazione per gli addetti alla conduzione istruzioni dettagliate per l'esecuzione del lavoro e per le relative misurazioni; intervento durante la lavorazione per la correzione di eventuali anomalie; intervento per il miglioramento delle attrezzature anche coadiuvando gli enti interessati.
      Mix di procedure definite, di procedure da modificare frequentemente, di situazioni non proceduralizzabili; polivalenza nell'uso di strumenti tecnici; contenuto di complessità alto, gestito empiricamente e pragmaticamente
      Capacità di descrivere efficacemente situazioni inusuali e nuove esigenze e di proporre o negoziare soluzioni concrete; può essere supporto tecnico di primo livello esperto o di secondo livello
      Conoscenza pratica del proprio settore aziendale e una certa conoscenza empirica delle sue interazioni esterne per quanto riguarda le attività di competenza; conoscenza delle principali grandezze economiche in gioco
    4
      Necessità di cognizioni tecnico-pratiche inerenti alla tecnologia del lavoro ed alla interpretazione del disegno; guida e controllo con apporto di competenza tecnico-pratica di un gruppo di altri lavoratori, ma senza iniziativa per la condotta ed il risultato delle lavorazioni
      Procedurale con numerose scelte e alcune eccezioni / varianti da gestire in parziale autonomia; complessità media; contenuto decisionale e autonomia presenti ma circoscritti a casi definiti
      Capacità di segnalare l'insorgere di situazioni inusuali e di ricevere indicazioni al riguardo
      Capacità di inserire le proprie attività e di comprendere il ruolo del proprio gruppo nell'ambito delle attività di reparto
    3
      Conduzione di una o più macchine operatrici attrezzate automatiche o semiautomatiche, o a teste multiple, o a trasferimento, con esecuzione di impegnative sostituzioni di utensili effettuando ove previsto il controllo delle operazioni eseguite con strumenti non preregolati e/o preregolati.
      Interventi di normale difficoltà su apparecchiature a serie o loro parti per la riparazione di guasti aventi carattere di ricorrenza.
      Procedurale con un certo numero di scelte predefinite; le modifiche e le eccezioni vengono gestite attenendosi a disposizioni superiori; complessità bassa, contenuto decisionale assente, autonomia scarsa
      Capacità di recepire le procedure e le indicazioni operative; può dare supporto tecnico di base.
      Conoscenza del proprio ruolo all'interno della squadra / gruppo
    2
      Attività per abilitarsi alle quali occorrono un breve periodo di pratica e conoscenze professionali di tipo elementare; attività amministrative che non richiedono in modo particolare preparazione, esperienza e pratica di ufficio;
      conduzione alimentazione sorveglianza di una o più macchine operatrici automatiche o semiautomatiche attrezzate.
      Procedurale senza o con poche scelte; complessità molto bassa, contenuto decisionale assente, autonomia scarsa
      Conoscenze linguistiche di base
      Conoscenza di base del rapporto di lavoro
    1
      Semplici per abilitarsi alla quale non occorrono conoscenze professionali, ma è sufficiente un periodo minimo di pratica
         

    Appendice A

    A) Declaratorie, esemplificazioni dei profili ed esempi

    L'inquadramento dei lavoratori nelle categorie previste dal presente articolo avviene sulla base delle declaratorie generali, delle esemplificazioni dei profili professionali, e degli esempi. Gli esempi si riferiscono genericamente alla figura professionale del lavoratore, e pertanto sono prevalentemente formulati in termini uniformi.

    I requisiti indispensabili derivanti dalle caratteristiche e dai presupposti professionali indicati nelle declaratorie e dai contenuti professionali specificati nei profili, consentono, per analogia, di inquadrare le figure professionali non indicate nel testo, così come le figure professionali dei lavoratori con funzioni gerarchiche e dei lavoratori della I categoria, non indicate perché già sufficientemente definite nelle declaratorie.

    1a Categoria

    Appartengono a questa categoria:

    - i lavoratori che svolgono attività produttive semplici per abilitarsi alle quali non occorrono conoscenze professionali, ma è sufficiente un periodo minimo di pratica, [...]

    2a Categoria

    Appartengono a questa categoria:

    - i lavoratori che svolgono attività per abilitarsi alle quali occorrono un breve periodo di pratica e conoscenze professionali di tipo elementare,

    - i lavoratori che, con specifica collaborazione, svolgono attività amministrative che non richiedono in modo particolare preparazione, esperienza e pratica di ufficio.

    Lavoratori che conducono alimentano sorvegliano una o più macchine operatrici automatiche o semiautomatiche attrezzate.

    [...]

    Lavoratori che effettuano controlli semplici con strumenti preregolati e/o predisposti.

    [...]

    [C] Lavoratori che sulla base di precise istruzioni provvedono alla sorveglianza ed alla eventuale alimentazione di macchine operatrici appartenenti ad un sistema automatizzato con guida computerizzata, attraverso semplici ed elementari segnalazioni di anomalie riscontrabili mediante indicazioni elementari del sistema informativo e/o segnalazioni visive o acustiche.

    [...]

    Lavoratori che eseguono lavori a mano ripetitivi o semiripetitivi per la formatura di anime o forme semplici.

    [...]

    Lavoratori che, seguendo istruzioni precise e dettagliate e secondo procedure prestabilite, svolgono, nell'ambito dei settori amministrativi attività di servizio con compiti esecutivi semplici quali ad esempio:

    [...]

    Perforazione di schede meccanografiche

    Verifica di schede meccanografiche

    [...]

    3a Categoria

    Appartengono a questa categoria:

    - i lavoratori qualificati che svolgono attività richiedenti una specifica preparazione risultante da diploma di qualifica di istituti professionali o acquisita attraverso una corrispondente esperienza di lavoro,

    - i lavoratori che, con specifica collaborazione, svolgono attività esecutive di natura tecnica o amministrativa che richiedono in modo particolare preparazione e pratica di ufficio o corrispondente esperienza di lavoro.

    Lavoratori che conducono una o più macchine operatrici attrezzate automatiche o semiautomatiche, o a teste multiple, o a trasferimento, e che eseguono impegnative sostituzioni di utensili e le relative registrazioni effettuando ove previsto il controllo delle operazioni eseguite con strumenti non preregolati e/o preregolati.

    [...]

    Lavoratori che effettuano, anche su linee di montaggio, interventi di normale difficoltà su apparecchiature a serie o loro parti per la riparazione di guasti aventi carattere di ricorrenza.

    Lavoratori che effettuano anche su linee di montaggio, sulla base di prescrizioni, schede, disegni, lavori di normale difficoltà di esecuzione

    [...]

    Lavoratori che sulla base di prescrizioni specifiche, disegni, metodi definiti di analisi o di misurazione, eseguono, con l'ausilio di apparecchiature predisposte o con interventi semplici per la loro predisposizione e/o strumenti elettrici predi sposti e/o strumenti meccanici non preregolati e/o preregolati, prove di norma le difficoltà per il controllo delle caratteristiche fisiche, chimiche, tecnologiche di materiali, [C] apparecchiature o loro parti anche prodotte a serie, registrando i dati e segnalando le eventuali discordanze.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di dettagliate indicazioni o cicli di lavorazione o documenti equivalenti, conducendo impianti effettuano manovre di normale difficoltà

    [...]

    Provvedono al controllo della qualità del prodotto e dei parametri del sistema, segnalando tempestivamente le anomalie, riscontrabili o con elementare ricorso all'autodiagnostica o con l'utilizzo delle prestabilite procedure informatiche ed effettuando, all'occorrenza, elementari interventi manutentivi di ripristino.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di dettagliate indicazioni o cicli di lavorazione e/o disegni eseguono lavori di normale difficoltà o per la costruzione, su banco o su macchine operatrici normalmente non attrezzate, o per il montaggio di attrezzature o macchinario o loro parti.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di procedure prestabilite e seguendo istruzioni dettagliate, svolgono attività esecutive di natura amministrativa per la classificazione, il confronto, la trascrizione e la totalizzazione di dati su moduli e/o prospetti.

    [...]

    4a Categoria

    Appartengono a questa categoria:

    - i lavoratori qualificati che svolgono attività per l'esecuzione delle quali si richiedono: cognizioni tecnico-pratiche inerenti alla tecnologia del lavoro ed alla interpretazione del disegno, conseguite in istituti professionali o mediante istruzione equivalente, ovvero particolari capacità e abilità conseguite mediante il necessario tirocinio. Tali lavoratori devono compiere con perizia i lavori loro affidati inerenti alla propria specialità e richiedenti le caratteristiche professionali sopra indicate,

    - i lavoratori che, senza possedere il requisito di cui all'alinea seguente, guidano e controllano con [C-O] apporto di competenza tecnico-pratica un gruppo di altri lavoratori, ma senza iniziativa per la condotta ed il risultato delle lavorazioni,

    [...]

    Lavoratori che conducono una o più macchine operatrici attrezzate automatiche o semiautomatiche, o a trasferimento, o a teste multiple e che eseguono tutti gli interventi necessari per l'impegnativa messa in fase delle attrezzature in funzione di ristrette tolleranze e che eseguono l'impegnativa sostituzione utensili e relativa registrazione, l'adattamento dei parametri di lavorazione, effettuando ove previsto il controllo delle operazioni eseguite.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di indicazioni disegni o schemi equivalenti, procedono alla individuazione dei guasti aventi carattere di variabilità e casualità ed eseguono interventi per la loro riparazione di elevata precisione e/o di natura complessa su apparecchiature anche a serie o loro parti, assicurando il grado di qualità richiesto e/o le caratteristiche funzionali prescritte.

    [...]

    Lavoratori che sulla base di indicazioni o disegni effettuano lavori di natura complessa per il collaudo delle caratteristiche dimensionali di attrezzature, macchinario, parti, anche di provenienza esterna, con la scelta e la predisposizione degli strumenti di misura, segnalando eventuali anomalie.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di indicazioni o cicli di lavorazione o documenti di massima equivalenti o disegni ed avendo pratica dei processi utilizzati nella pratica operativa effettuano, con la conduzione di impianti, interventi di natura complessa per manovre e regolazioni dei parametri di lavorazione ricavando i dati necessari dalla lettura di strumenti o diagrammi al fine di ottenere le caratteristiche finali richieste dal processo.

    [...]

    Provvedono al controllo della qualità del prodotto e dei parametri del sistema utilizzando sistemi e modelli previsti dal processo produttivo anche attraverso introduzione e variazione dei parametri tecnici di processo; intervengono sulla base delle informazioni fornite dal sistema per l'individuazione di tutte le anomalie evidenziabili dal sistema stesso e per la riparazione di guasti aventi carattere di variabilità e casualità che richiedano interventi di normale difficoltà.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di indicazioni o cicli di lavorazione o documenti di massima equivalenti, e avendo pratica dei processi utilizzati nella pratica operativa, effettuano, al fine di ottenere le caratteristiche chimico-fisiche richieste dal prodotto, anche [C] coadiuvando lavoratori di categoria superiore, conducendo forni di fusione, interventi di natura complessa per manovre e regolazioni dei parametri di lavorazione, ricavando i dati necessari dalla lettura di strumenti o diagrammi.

    [...]

    5a Categoria

    Appartengono a questa categoria:

    - i lavoratori che, oltre a possedere tutte le caratteristiche indicate nel primo alinea della declaratoria della 4a categoria, compiono, con maggiore autonomia esecutiva e con l'apporto di particolare e personale competenza operazioni su apparati o attrezzature complessi, che presuppongono la

    conoscenza della tecnologia specifica del lavoro e del funzionamento degli apparati stessi, i lavoratori che senza possedere i requisiti di cui all'alinea seguente, guidano e controllano con apporto di adeguata competenza tecnico-pratica un gruppo di altri lavoratori, esercitando un certo potere di iniziativa per la condotta ed i risultati delle lavorazioni,

    - i lavoratori che, con specifica collaborazione, svolgono attività amministrative o tecniche caratterizzate da adeguata autonomia operativa nei limiti dei principi, norme e procedure valevoli per il campo di attività in cui operano, e che richiedono un diploma di scuole medie superiori o corrispondente conoscenza ed esperienza.

    Livello superiore.

    I lavoratori che, con le caratteristiche di cui al terzo alinea della declaratoria del livello precedente, svolgono coordinamento e controllo di attività tecniche o amministrative nell'ambito di importante reparto, lavorazione o ufficio.

    [...]

    Lavoratori che, con scelta della successione delle operazioni, dei mezzi e delle modalità di esecuzione, eseguono qualsiasi lavoro di preparazione e avviamento di macchine operatrici affidate ad altro personale, richiedenti attrezzamenti impegnativi, registrazioni e messe a punto di elevata precisione, con scelta, ove necessario, dei parametri ottimali di lavorazione e degli utensili, scelta e predisposizione degli strumenti di misura, fornendo agli addetti alla conduzione istruzioni dettagliate per l'esecuzione del lavoro e per le relative misurazioni; intervenendo durante la lavorazione per la correzione di eventuali anomalie; intervenendo per il miglioramento delle attrezzature anche coadiuvando gli enti interessati.

    [...]

    Lavoratori che, con la scelta della successione delle operazioni dei mezzi e delle modalità di esecuzione e con l'interpretazione critica di disegni e/o schemi funzionali, eseguono qualsiasi intervento di elevato grado di complessità per la individuazione e la valutazione dei guasti e per la loro riparazione su apparecchiature, anche a serie, e/o loro parti principali assicurando il grado di qualità richiesto e/o le caratteristiche funzionali prescritte.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di indicazioni, con l'interpretazione critica del disegno o di documenti equivalenti e in riferimento alle caratteristiche finali richieste dal processo effettuano, conducendo impianti, manovre di elevato grado di difficoltà, provvedendo con la scelta della successione delle fasi di lavorazione alla definizione dei parametri di lavorazione e delle modalità di esecuzione e delle eventuali attrezzature da utilizzare anche in caso di introduzione di nuovi processi di lavorazione.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di indicazioni, cicli e/o disegni, con interpretazione critica delle specifiche di lavorazione ed essendo a conoscenza delle condizioni funzionali e prestazionali dell'impianto nel suo insieme e delle caratteristiche delle singole operazioni del completo ciclo di lavorazione, conducono, utilizzando le opportune procedure informatiche, gruppi di macchine di diversa tipologia appartenenti ad un sistema flessibile di lavorazione automatizzato a guida computerizzata, ed eseguono, con scelta della loro priorità, interventi di elevato grado di difficoltà per assicurare la qualità del prodotto e le condizioni funzionali prescritte.

    Provvedono, avendo la capacità di interpretare gli effetti che le diverse fasi del ciclo di lavoro hanno nella generazione della qualità del prodotto e della produttività del sistema, alla messa a punto e registrazione delle attrezzature, alla variazione ed ottimizzazione dei parametri di lavorazione, ed intervengono previa individuazione ed analisi delle anomalie, diagnosticabili con controllo diretto e/o tramite sistema informativo, per complesse operazioni di manutenzione relative ai vari componenti dei sistemi tecnologici costituenti l'impianto.

    [...]

    NOTA A VERBALE.

    Nell'ambito dei lavoratori di cui al primo alinea della declaratoria della 5a categoria saranno individuati coloro che, nello svolgimento della propria attività, sono in possesso di elevate capacità e particolare perizia di tipo tecnico-pratico ed operando unicamente sulla scorta degli obiettivi da raggiungere, propongono e realizzano, in fase di esecuzione e nel rispetto delle procedure aziendali e dei corrispondenti livelli di responsabilità, modifiche e varianti su apparati di particolare complessità e/o prototipali, al fine di ottenere significativi risultati in termini di efficienza produttiva, qualità, affidabilità; agiscono con particolare autonomia operativa che si traduce in prestazioni di elevato livello tecnico non disgiunte da capacità di intervento, di analisi e diagnostica nell'ambito della propria specializzazione e di quelle affini.

    . [...]

    Lavoratori che, con interpretazione critica dei disegni e degli schemi elettrici ed elettronici, in condizioni di particolare autonomia operativa ed organizzativa, eseguono fuori sede attività di elevata specializzazione per la realizzazione del ciclo completo di montaggio, installazione, collaudo, avviamento, riparazione e manutenzione di impianti e macchinari complessi in relazione alle innovative caratteristiche prestazionali e tecnologie utilizzate [C] provvedendo alla delibera funzionale, partecipando all'addestramento pratico degli utilizzatori e contribuendo, attraverso la segnalazione delle difficoltà riscontrate e dei provvedimenti correttivi adottati, alla individuazione di soluzioni migliorative.

    [...]

    Lavoratori che eseguono, con facoltà decisionale e particolare autonomia operativa ed organizzativa:

    - qualsiasi lavoro di elevato grado di difficoltà per il collaudo delle caratteristiche dimensionali, di forma e/o tecnologiche di particolari di elevata difficoltà, con calcoli e grafici occorrenti per la determinazione delle quote mancanti, suggerendo tutte le indicazioni occorrenti per eventuali modifiche e varianti per tener conto di esigenze costruttive, di impiego e di manutenzione; provvedendo inoltre a seguire le diverse fasi della lavorazione dando l'assistenza necessaria per una corretta esecuzione del completo ciclo di lavorazione;

    [...]

    Lavoratori che, in base ad istruzioni ed applicando procedure operative relative al sistema contabile adottato nell'ambito dello specifico campo di competenza, imputano, contabilizzano dati, sistemano, chiudono conti, anche elaborando situazioni preventive e/o consuntive; ovvero effettuano interventi operativi sulle posizioni contabili dei clienti e/o concessionari; imputando le relative partite sull'estratto conto, elaborano le situazioni contabili relative effettuando aggiornamenti, verifiche e rettifiche sui pagamenti, calcolano interessi e premi realizzando situazioni consuntive sull'andamento economico del settore e/o area di vendita di loro competenza, evidenziando le posizioni irregolari e gestendo i conseguenti interventi operativi; se del caso elaborano situazioni preventive e/o consuntive.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di istruzioni e metodologie in uso, anche con riferimento a documenti quali disegni o schemi equivalenti, effettuano, nell'ambito del loro campo di attività, prove per il controllo delle caratteristiche chimiche, fisiche, tecnologiche, funzionali, dimensionali, di materiali o apparecchiature o loro parti, anche prodotte a serie, definendo le operazioni e le attrezzature e gli strumenti da utilizzare, e le relative modalità di impiego e di rilevazione dei dati, interpretano ed elaborano i risultati e redigono, se necessario, la relazione tecnica e gli opportuni diagrammi, e se del caso, forniscono ad altri lavoratori l'opportuna assistenza per la scelta e la predisposizione degli strumenti o attrezzature.

    [...]

    Lavoratori che, in base a istruzioni e metodologie in uso e alle informazioni ricavabili dai disegni e anche con riferimento a soluzioni esistenti, definiscono, nell'ambito del loro campo di attività, con singoli cicli di lavorazione, relativi a prodotti o loro particolari, la sequenza delle operazioni, gli interventi di controllo da effettuare, le macchine da utilizzare, le attrezzature necessarie e, se necessario, propongono modifiche ai fini di razionalizzare i cicli di lavorazione.

    [...]

    Lavoratori che, in base a istruzioni e alle metodologie in uso nel loro settore ed anche con riferimento alle soluzioni esistenti, definiscono nel loro campo di attività, analizzando e studiando metodologie e le tecniche di lavorazione, le condizioni ottimali di lavorazione e di utilizzo dei mezzi e delle attrezzature e, se del caso propongono, anche in relazione all'introduzione di nuove tecnologie, modifiche ai cicli ed ai mezzi di lavoro.

    6a Categoria

    Appartengono a questa categoria:

    - i lavoratori, sia tecnici che amministrativi che, con specifica collaborazione, svolgono funzioni direttive o che richiedono particolare preparazione e capacità professionale, con discrezionalità di poteri e con facoltà di decisione ed autonomia di iniziativa nei limiti delle sole direttive generali loro impartite.

    [...]

    Lavoratori che svolgono, nell'ambito della loro attività e sulla base di indicazioni generali, compiti di segreteria e assistenza raccogliendo e selezionando dati e notizie provenienti da varie fonti elaborandone sintesi e valutandoli per sistemare e completare, in forma corretta e sintetica, eventuali proposte di soluzione dei problemi in questione e svolgono compiti di collegamento fra l'ente in cui operano ed altri enti aziendali o esterni, diramano su preciso mandato disposizioni o istruzioni operative; ovvero lavoratori che su indicazioni e anche avvalendosi di documentazioni esistenti quali glossari tecnici o pubblicazioni specializzate, traducono in forma corretta, testi impegnativi a carattere specializzato, da o in una o più lingue estere, svolgendo, ove richiesto, interventi di interpretariato (non simultaneo).

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di indicazioni generali ed anche avvalendosi di procedure esistenti, provvedono, nell'ambito della loro attività, alla elaborazione, analisi, controllo e verifica di fatti amministrativi, formulano sintesi di situazioni preventive e consuntive necessarie alla stesura di risultanze economiche e patrimoniali e se del caso contribuiscono all'adeguamento di metodi e procedure contabili; ovvero effettuano analisi, controllo e sintesi della situazione globale delle partite di rilevante entità e complessità relative a clienti e/o concessionari disponendo gli interventi tecnici idonei a migliorare ed aggiornare la valutazione complessiva dei rischi e la definizione dei fidi, abbuoni e pagamenti, elaborano situazioni riepilogative dell'andamento economico e finanziario del settore e/o area di competenza e/o previsioni di massima sulle entrate di cassa relative all'esercizio considerato, anche avvalendosi della collaborazione di altri enti; predispongono gli opportuni provvedimenti per il recupero dei crediti di rilevante entità, decidendo se del caso l'eventuale ricorso e la scelta dello strumento legale.

    [...]

    Lavoratori che, su indicazioni ed avvalendosi anche di soluzioni esistenti, progettano metodi e procedimenti per il trattamento automatizzato dei dati su elaboratore elettronico relativi ad un campo specifico: tecnico, scientifico, amministrativo, gestionale, individuano gli scopi del lavoro, i risultati da ottenere, le fonti di informazione al fine di definire le fasi di elaborazione, i dati, le procedure, i procedimenti di calcolo, i flussi di lavoro;

    ovvero lavoratori che, su indicazioni ed avvalendosi anche di soluzioni esistenti, elaborano l'impostazione generale dei programmi contribuendo all'analisi di metodi e procedimenti per il trattamento automatizzato dei dati su elaboratore elettronico.

    [...]

    Lavoratori che, su indicazioni ed avvalendosi anche di schemi o dati tecnici, sviluppano nell'ambito del loro campo di attività, progetti relativi a prove per il controllo delle caratteristiche fisiche, chimiche, tecnologiche, dimensionali, funzionali di materiali e/o apparecchiature anche prototipi, definendo i cicli di prova e le metodologie di esecuzione, i mezzi e gli impianti da utilizzare o da innovare, collaborano con altri enti per la definizione dei provvedimenti da adottare in caso di anomalie e per studi e/o miglioramenti da apportare alle metodologie di prova esistenti.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base di indicazioni ed anche avvalendosi di metodologie esistenti, sviluppano, nell'ambito del loro campo di attività, nelle linee generali programmi di produzione fra loro collegati, armonizzando le relative componenti, verificando ed assicurandone il compimento nei tempi previsti, ricercano e definiscono, in base alle informazioni ricevute, le soluzioni relative ai problemi di equilibrio dei programmi stessi e, se del caso, partecipano alla revisione e aggiornamento delle metodologie di programmazione della produzione.

    [...]

    7a Categoria Appartengono a questa categoria:

    - i lavoratori che, oltre alle caratteristiche indicate nella declaratoria della 6a categoria ed a possedere notevole esperienza acquisita a seguito di prolungato esercizio delle funzioni, siano preposti ad attività di coordinamento di servizi, uffici, enti produttivi, fondamentali dell'azienda o che svolgono attività di alta specializzazione ed importanza ai fini dello sviluppo e della realizzazione degli obiettivi aziendali.

    [...]

    Lavoratori che, sulla base delle sole direttive generali, realizzano, nell'ambito del loro campo di attività, con la necessaria conoscenza dei settori correlati, studi di progettazione o di pianificazione operativa per il conseguimento degli obiettivi aziendali provvedendo alla loro impostazione e al loro sviluppo, realizzandone i relativi piani di lavoro, ricercando ove necessario sistemi e metodologie innovative e, se del caso, coordinando altri lavoratori.

    [...]

    - i lavoratori che svolgono con carattere di continuità, con un grado elevato di capacità gestionale, organizzativa, professionale, funzioni organizzativamente articolate di rilevante importanza e responsabilità, ai fini dello sviluppo e dell'attuazione degli obiettivi dell'impresa, per attività di alta specializzazione, di coordinamento e gestione, e/o ricerca e progettazione, in settori fondamentali dell'impresa, fornendo contributi qualificati per la definizione degli obiettivi dell'impresa: a questi lavoratori è attribuita la qualifica di «quadro» di cui alla legge 13 maggio 1985, n. 190. Agli stessi si applica quanto definito al successivo punto B).

    Lavoratori che nell'ambito delle sole direttive strategiche previste per il settore di appartenenza, impostano, sviluppano e realizzano, con ampia autonomia e capacità propositiva e approfondita conoscenza delle connessioni tra il proprio settore e quelli correlati, studi, progetti e piani per il raggiungimento degli obiettivi dell'impresa, fornendo un adeguato supporto alla soluzione dei problemi, pianificando interventi e controllandone i risultati, ottimizzando le risorse umane e/o tecniche e/o finanziarie loro affidate, ricercando e utilizzando se del caso, metodologie o sistemi innovativi, coordinando, ove necessario, una o più unità tecnico-produttive e/o di servizi; ovvero lavoratori che, nell'ambito delle sole direttive strategiche previste per il settore di appartenenza, per l'elevato grado di specializzazione sono preposti alla ricerca e alla definizione di importanti studi di progettazione relativi al settore di appartenenza, verificando, anche attraverso il supporto delle competenti funzioni aziendali, la fattibilità, la validità tecnica e l'economicità delle alternative, garantendo l'appropriato supporto, attraverso tutti i necessari elementi di valutazione, sia in

    fase d'impostazione sia in quella di sperimentazione e realizzazione dei progetti stessi, nell'ambito di un coordinamento interfunzionale, controllandone la regolare esecuzione e rispondendo dei risultati.


    1 A rigore, bisognerebbe distinguere fra la gestione di una complessità statica e di una complessità dinamica. L'evidenza empirica però ci mostra come gli elementi di dinamica di un sistema industriale sono, nella maggioranza dei casi, proporzionali alla complessità del sistema stesso. Se ciò è vero, le espressioni "gestire la complessità" e "gestire la trasformazione di sistemi complessi" sono sinonimi. Da un punto di vista matematico, ciò corrisponde ad affermare la validità dell'equazione C' = kC in cui C è la complessità, C' è la derivata della complessità rispetto al tempo e k una costante. Ciò porta a un andamento della complessità nel tempo del tipo C = ke**t che corrisponde proprio all'espressione usata comunemente "la complessità aumenta esponenzialmente".