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Da: Pari opportunita'


s 8 marzo s

s una festa, una celebrazione... s

che ha un senso:

Tenere vivo il ricordo di una cruda esperienza , quella della strage di operaie bruciate vive dal padrone in una fabbrica degli Stati Uniti, all'inizio del secolo scorso, quando reclamavano semplicemente il rispetto dei loro diritti.

Contro l'ipocrisia di chi ci porge auguri di circostanza, per un giorno, ma è pronto a 'fare la festa' alle donne tutto il resto dell'anno, tiriamo fuori entusiasmo e gioia per un impegno che ci renda protagoniste nella promozione dei diritti delle donne.
Oggi i diritti umani e i diritti per le pari opportunità sono solo ( e non dappertutto ) su carta e su alcune bocche ma lontani dalla vita della maggioranza delle persone.

Per una visione edonica della vita e contro un modello agonico, più tipicamente maschile, questo ultimo ideale per una società astratta dalla realtà della vita delle persone fatte di carne e di ossa , ognuna di noi deve esserci, con il pensiero e con l'azione.

Ogni riflessione, ogni pensiero ad esempio quello rivolto alle piccole lavoratrici cinesi nei convitti dove studiano e realizzano con le loro mani le sorpresine degli Happy Meals di Mc Donald deve stimolarci ad esserci.

L'istituzione della festa dell'8 marzo lasciò sognare ad un futuro ed a conquiste sempre più importanti per le donne.
Alcuni risultati ci sono stati, ma le pari opportunità, nella società e nel mondo del lavoro non sono ancora che un progetto.

Il lavoro dà senso alla vita in dignità, è in tale
direzione che ognuna di noi deve esserci.

Dalla Commissione per le Pari Opportunità del Coordinamento Nazionale delle RSU IBM.

Grazia Barbera ( Roma )

Caterina Marmo ( Padova )