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Da: Forum; Lavoratori dell'informatica - operai moderni; Che fare?;

Caro Francesco, rimango in disaccordo con te su un punto ...

di G. Talpone

... ma intanto mi devo scusare con te e con tutti i lettori perche' nel mio "Che fare?" ho saltato un passaggio argomentativo importante, e cio' ha dato origine alla critica, che ho ricevuto da piu' parti, di avere assunto il lavoro amministrativo come il piu' tipico della nostra industria. Mi sono espresso male: ho puntato l'attenzione sul lavoro amministrativo perche', a prima vista, parrebbe quello pił "fordista"; ho quindi cercato di dimostrare che, non il caso tipico e core business (che e' effettivamente quello progettuale illustrato da te), ma quello estremo, il piu' seriale, dell'attuale organizzazione del lavoro, non ha comunque piu' le caratteristiche da catena di montaggio (in cui "se si ferma qualcosa, si ferma tutto").

Non mi convince invece la tua argomentazione centrale, per due ragioni interconnesse:

In sintesi, sono convinto che la tecnologia dell'elaborazione e della trasmissione dei dati, e i modelli organizzativi flessibili e reticolari (che nascono indipendentemente dalla tecnologia informatica, il modello Toyota e' degli anni '30 del secolo scorso, ma che oggigiorno fanno tutt'uno) abbiano distrutto per sempre un approccio sindacale a cui, purtroppo, le organizzazioni esistenti sono tuttora legate, forse e soprattutto attraverso le biografie personali dei loro gruppi dirigenti.

A mio parere, la soluzione deve essere trovata al livello del problema che viene posto: cioe' trasformando connessione e reticolarita' da debolezza a forza dei lavoratori. Le reti, per fortuna, vanno ben al di la' delle organizzazioni produttive, e coinvolgono milioni, anzi, potenzialmente, miliardi di esseri umani nel giudizio sull'attuale forma di progettazione, produzione, valutazione, trasferimento e distruzione della ricchezza. Da un punto di vista globale, questa forma e' in grado di conservare la stabilita' biologica del pianeta, e di ripartire equamente e razionalmente le risorse scarse? Da punto di vista locale, chi garantisce che le norme e le intenzioni che le aziende proclamano di rispettare, vengano effettivamente seguite e perseguite nel processo produttivo?
La rete dei lavoratori e' quel lembo di rete globale che sta dentro la produzione, oltre la barriera della manipolazione dell'immaginario collettivo.

Noi vediamo cose che voi clienti non potete neanche immaginare ...