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Allo scopo di dar seguito ad una decisione presa a livello internazionale, IBM e RICOH stanno creando in Italia una "joint venture" attraverso la costituzione di una società di diritto italiano denominata INFOPRINT SOLUTIONS COMPANY; secondo le informazioni in nostro possesso, questa società è posseduta al 49% da IBM e al 51% da Ricoh.

L'annuncio e la realizzazione della sopra citata società stanno creando preoccupazione fra i lavoratori che attualmente operano nel settore denominato "Printer System Division": nei loro confronti il management sta facendo pressioni di ogni genere.

Attualmente le informazioni in possesso del Coordinamento Nazionale sono solamente quelle fin qui specificate, correlate da altre già oggetto di comunicati da parte del Comitato Aziendale Europeo e, in particolare, non è chiaro se il progetto aziendale contempli anche la possibilità di una futura cessione di ramo d'azienda, da IBM e RICOH, alla neonata società; è chiaro che, qualora ciò dovesse avvenire, le R.S.U. prenderanno contatto direttamente con i lavoratori per valutare la situazione e le iniziative da intraprendere.

Per il momento ci limitiamo a denunciare la grave scorrettezza di alcuni comportamenti manageriali e a fornire sintetiche indicazioni al riguardo:

• Le pressioni finalizzate ad ottenere le dimissioni dei lavoratori da IBM, a fronte di un'immediata assunzione in Infoprint Solutions, devono essere fermamente respinte, perché, oltre a non costituire ovviamente un obbligo, comportano la perdita di diritti e normative che sarebbero maggiormente garantiti perfino nel caso di una cessione di ramo d'azienda;
• Le assegnazioni alla sopra citata società, che giuridicamente si configurano come "comando di distacco", devono avere un limite temporale e non possono tradursi nell'attribuzione di mansioni professionali inferiori a quelle contrattualmente previste;
• I lavoratori che svolgono attività prevalentemente non configurabili in quelle che oggi costituiscono la "missione" della P.S.D., devono cautelarsi rispetto ad iniziative manageriali finalizzate ad integrarli completamente in detto settore: poiché ciò potrebbe essere interpretabile come iniziativa finalizzata unicamente a precostituire le ragioni di un loro coinvolgimento nell'eventuale cessione di ramo d'azienda, si rende necessaria almeno una lettera cautelativa il cui contenuto può essere suggerito direttamente dai Rappresentanti Sindacali.

  I lavoratori e le lavoratrici interessati, sono invitati a contattare direttamente i Rappresentanti Sindacali della loro sede per tutte le informazioni ed i suggerimenti che dovessero ritenere importanti e necessari per la tutela dei loro legittimi interessi.

  Febbraio 2007.

  Esecutivo del Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia S.p.A.

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