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Eppure sono tutti problemi risolvibili
IBM ha comunicato che, a partire dal prossimo maggio e a livello mondiale, non pagherà
più per i servizi di accesso ad internet, né attraverso il rimborso spese di linee private del dipendente,
né attraverso il pagamento diretto.
IBM afferma anche che il proprio impegno nel sostenere il lavoro mobile e flessibile rimane pieno e immutato.
(http://w3.ibm.com/news/w3news/top_stories/2009/03/chq_internetpolicy_overview.html)
A noi pare, invece, che queste nuove disposizioni siano in palese contraddizione con il nuovo corso "Green & Smart" tanto pubblicizzato e sbandierato. Non rimborsando più la connessione ADSL si disincentiva il lavoro mobile e il telelavoro a domicilio. Meno telelavoro vuol dire più ore di traffico, più inquinamento, più tempo sprecato, insomma meno efficienza!
La connessione veloce ad internet è un servizio talmente disponibile tra i dipendenti da convincere IBM che essi comunque ne pagheranno il canone, a prescindere dalle esigenze di lavoro, e che continueranno comunque ad usarla anche per connettersi con l'azienda. Certo, questo è un bel modo per scaricare i costi sul lavoratore! Complimenti per l'innovazione!
Inoltre, i lavoratori mobili che abbiano in dotazione una connessione UMTS, non potendo più utilizzare l'ADSL fornita da IBM, potrebbero usare maggiormente la chiavetta UMTS (tipicamente a consumo), superare i 21 euro di rimborso mensile previsti come massimale per l'ADSL e quindi incrementare i costi di connessione. Anche in questo caso IBM confida nel fatto che i dipendenti continuino ad usare la propria ADSL, ora non più rimborsabile. Bella scoperta!
Per quanto riguarda i telelavoratori a domicilio, che al momento sembrano gli unici a conservare il rimborso (ma per quanto?), l'applicazione delle nuove disposizioni potrebbe tradursi in una violazione dell'accordo del 2003 sul telelavoro, in particolare dell'ART. 18.3.5 (POSTAZIONE DI LAVORO), il quale prevede che IBM si faccia carico degli strumenti necessari al fine dello svolgimento dell'attività.
Il Coordinamento Nazionale RSU IBM approfondirà ulteriormente con IBM l'analisi di questo problema ed intraprenderà tutte le iniziative più opportune, che non solo garantiscano il rispetto degli accordi sottoscritti ma che siano "Green & Smart" anche per i lavoratori.
"Eppure sono tutti problemi risolvibili. In un pianeta pił intelligente."
15 aprile 2009
Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia S.p.A.
Yet all of these things are solvable
IBM announced worldwide that, beginning next may, it will not pay any more for Internet access fees, neither reimbursing the expenses for the employees' private lines nor directly paying them.
IBM states that it remains anyway fully committed to mobility and flexible work. (http://w3.ibm.com/news/w3news/top_stories/2009/03/chq_internetpolicy_overview.html)
It seems to us, instead, that these new provisions are in clear contradiction with the corporate new direction "Green & Smart", so widely promoted and flaunted. Mobile work and home-based work are discouraged if the ADSL connection is not reimbursed. Less telework means more traffic, more pollution, more wasted time; in short, less efficiency!
Fast connection to the Internet is now a service available at the employees' to such an extent that IBM is convinced they will anyway pay for the fees, regardless the working needs, and will anyway go on using it also to connect to the company's network. Sure enough, this is a nice way to pass on the costs to the workers! Congratulations for the innovation!
Besides, employees being provided with an UMTS connection, as they will not be able to use an ADSL connection paid by IBM, could decide to exploit to a greater extent their UMTS kit (typically based on usage), exceed the reimbursement value of 21€ provided as a monthly limit for the ADSL, and therefore increase the connection costs. Also in this case IBM trusts the employees to go on using their ADSL, which now cannot be reimbursed any more. So, what's new!
For the home-based teleworkers, who for the time being seem to be the only ones still reimbursed by IBM (but how long?), the application of the new provisions may turn into the breach of the agreement on telework signed in 2003, in particular art. 18.3.5 (WORKING PLACE), where it is provided that IBM takes charge of the tools required for carrying out the job.
The National coordinating body of IBM union representatives will further deepen with IBM the analysis of this problem and will undertake the appropriate initiatives, which not only will guarantee the compliance with the signed agreements, but which will be "Green & Smart" also for the employees.
"Yet all of these things are solvable. On a smarter planet."
April 15, 2009
Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia S.p.A.