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Il 27 maggio 2009 si è svolto, presso la sede di AssoLombarda, l'incontro con la Direzione Aziendale richiesto dalle OO.SS. e dal Coordinamento Nazionale, per discutere il documento Alcune riflessioni su quel che ci aspetta per il 2009 consegnato il 2 marzo 2009.
In premessa, l'Azienda ha ricordato che a livello mondiale IBM mantiene una buona profittabilità, e ha illustrato qualche dato sul primo trimestre del 2009 riguardante IBM Italia.
Il fatturato è sceso circa del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in linea con il calo dovuto alla crisi nei segmenti di mercato sui quali opera IBM (in generale, sul mercato italiano dell'Information Technology, Assinform prevede un calo del 6% nel 2009, con solo l'Outsourcing in controtendenza).
Per quanto riguarda gli andamenti delle Business Line, le tendenze rimangono simili a quelle dell'ultimo trimestre del 2008: scende la parte "transazionale" degli affari (cioè l'HW e le nuove licenze SW), mentre tiene la parte "ricorrente" (i canoni di aggiornamento del SW, il "renewal", e i servizi, anche grazie ai perduranti effetti di un importante contratto GBS nel settore Comunicazioni). In particolare, i nuovi ordini di servizi calano circa del 5%, ma con una rilevante diversificazione fra ordini a breve termine, che calano circa del 20%, e ordini a lungo termine, che aumentano circa del 30%.
Si nota una certa contrazione dei margini di profitto lordo, dovuta principalmente al calo della componente SW, che ha margini pił elevati.
Per quanto riguarda i settori di mercato, banche, industria e pubblica amministrazione vedono un calo del fatturato ma un incremento del signing, una situazione stabile nella distribuzione, e un'evidente sofferenza del General Business (piccoli e medi clienti), con un calo del fatturato e degli ordini.
IBM Italia è riuscita nel primo trimestre a ridurre le spese generali circa del 12%, per circa 12 milioni di dollari. Inoltre, è in corso di applicazione la politica mondiale di IBM di contenimento dei costi:
A una nostra domanda sulle auto in leasing concesse ai dirigenti che non visitano i clienti, i nostri interlocutori hanno glissato.
Hanno ribadito con molta chiarezza che IBM continuerà a sviluppare la scelta strategica di ricorrere alle Global Resources, [cioè a decentrare attività verso Paesi in cui i lavoratori hanno stipendi e diritti molto inferiori a quelli italiani].
I rappresentanti dell'azienda sono poi passati a illustrare le proprie posizioni rispetto al documento sindacale.
Per quanto riguarda la presenza territoriale IBM:
Ridisegno dei processi:
Politica del credito di IBM Global Finance:
Ricerca di nuovo business:
Nelle conclusioni, l'azienda ha specificato che non ci sono finanziamenti per ristrutturazioni.
Rispetto a queste comunicazioni, le OO.SS. e il Coordinamento Nazionale rilevano il sostanziale rifiuto di IBM di aprire un confronto sull'organizzazione del lavoro, formale e sostanziale, e non ritengono accettabile che l'unica apertura su questo punto sia la verifica di qualche processo aziendale locale, teso ad abbattere qualche costo marginale, magari a carico dei lavoratori.
Opposte rimangono le opinioni sull'uso delle Global Resources e sui rischi di svuotamento professionale dei dipendenti italiani e di indebolimento della presenza sul territorio.
OO.SS. e Coordinamento ritengono che sia necessario continuare il lavoro di analisi dei singoli aspetti dell'organizzazione del lavoro, coinvolgendo i lavoratori e sollecitandone il giudizio e l'appoggio, e rendendo disponibili in inglese questi materiali ai colleghi di tutti il mondo.
Sul tema del telelavoro, un confronto è possibile, anche se la recente "operazione ADSL" non lo rende certo più facile. Ma se si vuole parlare di soluzioni efficaci, e non a carico dei lavoratori, si può anche fare.
Nonostante la tranquillità mostrata dalla direzione aziendale, rimangono le nostre preoccupazioni per la situazione aziendale nei prossimi trimestri.
Milano, 27 maggio 2009 Coordinamento Nazionale R.S.U. IBM Italia S.p.A.
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