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Da: Assistenza, CADGI; Retribuzione; Sedi periferiche; Sede di Torino

MA COME MAI TUTTA QUESTA INTRANSIGENZA DEL SINDACATO IBM?

Eh si, perchè questo è il succo della letterina di natale che cortesemente ci ha inviato il Responsabile del Personale di IBM Italia.

C'è una azienda attenta ai costi, alle difficoltà della congiuntura economica in Italia, che fa una proposta equilibrata, mentre dall'altra parte c'è un sindacato intransigente chiuso in un no pregiudiziale.

Ma davvero le cose stanno così ? proviamo a fare qualche conto e qualche ragionamento

Premesso che non si può compensare con la mensa, di cui tutti fruiscono, il bilancio del Cadgi a cui si aderisce su base volontaria, vediamo dove ci porta questa proposta aziendale ipotizzando una possibile distribuzione dell'aumento del 150% della mensa in 4 anni. ( 0,40 € di aumento al 1°- 2°e 3° anno e 0.30 € al 4° anno)

1° anno l'azienda versa 400.000 € al cadgi noi versiamo 0.40 € in più per la mensa (0.40 x circa 5000 dip/giorno x 200 giorni dell'anno) pari a 400.000 € : più o meno siamo pari

2° anno l'azienda versa 400.000 € al cadgi noi versiamo circa 800.000 € : ci rimettiamo….

E quindi Ibm se ne intasca 400.000€

3° anno l'azienda versa 400.000 € al cadgi noi versiamo circa 1.200.000 € : Ibm ne avanza 800.000€

4° anno e successivi l'azienda versa 400.000 € al cadgi noi versiamo 1.500.000 € : Ibm ne avanza 1.100.000€ quindi in 4 anni IBM recupera 2 MILIONI E 300.000 € !

Non male come disinteressata ed equilibrata proposta aziendale!

Se poi a questo aggiungiamo il fatto che i 400.000 € che versa l'azienda sono poco più di quanto pagava per le polizze sanitarie di GVS e SIC il quadro è completo: ci stanno chiedendo un prestito a tasso zero, senza restituzione del capitale già dal 1° anno e per un valore di almeno 1,5 milioni di euro a regime.

Siamo , comè è più che mai evidente, di fronte ad una richiesta di taglio degli stipendi di fatto!

Ma qualcuno pensa che un sindacato, pur moderato, possa firmare un accordo del genere ???

Come si è potuto notare sul comunicato precedente, negli ultimi anni c'è stata una perdita di potere di acquisto dei nostri stipendi e, in questa situazione di crisi, cerchiamo di farcene una ragione del fatto che più di tanto non si riesce a migliorare, sarebbe quindi opportuno ed equilibrato se anche "lor signori" cercassero di fare altrettanto rispetto all'andamento dei loro profitti !!

Chiarito quanto sopra siamo sempre disponibili a prendere in considerazione proposte di miglioramento della mensa che vedano anche una nostra contribuzione tenendo però presente alcuni punti fermi.

Per fare un discorso serio sulle mense serve che l'azienda ci fornisca i capitolati e i relativi reali prezzi pagati al fornitore per il pasto: cosa che non ha mai voluto fare.....

Va poi tenuto conto che le mense non sono uguali sul territorio nazionale, Torino non è Segrate, come probabilmente la convenzione con Bari non è la stessa di Genova piuttosto che di Cagliari.

Inoltre a Torino abbiamo perso una portata e pagato un cospicuo aumento dei distributori aut.

Quindi discutere del servizio mensa può essere fatto solo in un confronto di massima trasparenza

Sulla questione rimborsi uso auto propria siamo perplessi, in quanto il rimborso attuale è pari alla metà circa della tariffa ACI, e quindi non vediamo la necessità di ulteriori revisioni al ribasso.

Per finire, se questa lettera rappresenta l'ultimatum dell'azienda non vediamo spazi di mediazione rispetto a una reale richiesta di taglio di stipendi.

Se invece questa missiva tendeva solo a puntualizzare le relative basi di partenza e l'azienda ha delle proposte alternative non ha che da convocarci, come sempre esamineremo il tutto senza preconcetti.

RSU IBM Torino

21-12-2010