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DOMANI, 8 MARZO
I gravi fatti di violenza accaduti negli ultimi mesi fanno si' che le donne rivendichino con forza una parola fuori moda e quasi dimenticata: "dignità".
E mentre sugli schermi televisivi continuano a passare immagini di donne svuotate di contenuti e piene di stereotipi, iniziano a ricomparire sulla scena di alcune trasmissioni le lavoratrici, che con fermezza e a gran voce, denunciano il peggioramento delle loro condizioni.
Perchè sono quasi sempre le donne a pagare il prezzo più caro delle crisi aziendali: spesso sono inserite nei settori e nelle qualifiche più a rischio e sono le prime ad essere messe in cassa integrazione o in mobilità, oppure, se precarie a perdere il posto. Oggi più che mai SIAMO ANCORA PRONTE A LOTTARE
Siamo quelle donne che pensano che le lavoratrici non sono merce di scambio e il nostro lavoro, le nostre vite e i nostri corpi non sono in vendita.
Siamo quelle donne che combattono ogni forma di violenza sulle donne fuori e dentro i luoghi di lavoro.
Siamo quelle donne a fianco ai mille volti della precarietà e agli studenti che lottano per il diritto ad una scuola e ad un'istruzione pubblica gratuita e libera a tutti.
Siamo quelle donne che nell'affermare la democrazia sono vicine e solidali alle donne migranti e a tutte le donne dei paesi in via di sviluppo
Siamo quelle donne che vogliono una nuova socialità in cui solidarietà, dignità, rispetto per le differenze, diritto per l'autodeterminazione e valorizzazione per il lavoro sia quello produttivo sia quello riproduttivo, diventino valori condivisi e beni comuni su cui costruire il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Siamo quelle donne che conoscono ancora il significato della lotta, ed è questa la forza
Perché l'attacco ad una sola donna è un attacco a tutte le donne.
Buon 8 marzo a tutte.
FIOM CGIL - Distribuito a Roma e Segrate