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Comitato Aziendale Europeo, relazioni internazionali; Riservatezza; Valutazione aziendale; Documents in English

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OPINIONE - XXVIII Meeting

Il CAE osserva che da diversi trimestri, le regioni GMU ricevono continui investimenti. Tuttavia, i recenti risultati di business non dimostrano il valore e il ritorno di tali investimenti, a differenza del ridotto investimento in Europa che continua a registrare una forte contributo di profitto. Il CAE non è convinto della validità degli obiettivi della Roadmap 2015. Il CAE richiede alla Direzione IBM di ri-allineare la propria strategia di investimento e di concentrarsi sull’occupazione in Europa.

Dal momento che il coinvolgimento dei dipendenti migliora il business, l’iniziativa '1-3-9 engagement' è ampiamente accolta con favore. Il CAE ritiene che rivedere l’attuale stile di gestione, nonché l'allineamento del sistema di misurazione e dei programmi di riconoscimento sia essenziale per rendere di successo l’iniziativa 1-3-9 di successo. L'esistenza di fondi disponibili per il team building e per riconoscimenti deve essere comunicato in modo attivo e gli stessi devono essere utilizzati.

Le rivelazioni di alcuni ex funzionari NSA hanno alimentato il dibattito pubblico sulla riservatezza dei dati. Sia per i (potenziali) clienti che per i dipendenti IBM in Europa, la protezione dei loro dati (personali) è diventata una priorità assoluta. La sensibilità del mercato è chiaramente aumentata. Vi è una crescente riluttanza tra i clienti, in particolare nel settore pubblico e bancario, a impegnarsi con le società statunitensi. Poiché l'80% di tutti i dati del mondo è stato creato nel corso degli ultimi anni, il CAE riconosce le enormi opportunità di business nelle aree Big Data e Analytics. Tuttavia, i rischi per la protezione dei dati, per la reputazione e per il marchio non possono essere ignorati.

La privacy è un diritto fondamentale in Europa. L'obiettivo di IBM di integrare la gestione della privacy dei dati in tutte le nostre operazioni quotidiane è descritto e prescritto in diverse istruzioni e policy aziendali. Data la rapidità degli sviluppi tecnologici e l'ampia disponibilità e la creazione di dati da parte di molti dei dipendenti abilitati' (es. TAP), il CAE si sente la necessità di più intense e ripetute verifiche di sulla privacy e sulla sicurezza dei dati. Il CAE richiede alla Direzione IBM di riferirne i risultati e le conclusioni annuali durante i Regular Meeting.

Il CAE ha constatato la preoccupazione di molti lavoratori europei per l’estensione del campo di applicazione e per la formulazione delle Business Conduct Guidelines (BCG) e delle condizioni di utilizzo (ToU). La rilevanza di entrambi i documenti non è in discussione. Tuttavia, il CAE richiede alla Direzione IBM di includere espressamente per i Paesi Europei sia nelle BCG che nei ToU una clausola che affermi che la legislazione europea e la legge locale prevarranno sempre.

Ogni trimestre, attraverso lo strumento di valutazione globale di IBM della privacy (GPAT) si richiede obbligatoriamente la valutazione di 100-150 nuovi strumenti e applicazioni. Il CAE riconosce il valore dello strumento GPAT e dei processi sottostanti. Tuttavia, l'efficacia di GPAT può e deve essere ulteriormente ottimizzata. Durante la riunione i membri del CAE hanno consigliato di utilizzare per i nuovi strumenti i nomi e le descrizioni significativi e di incorporare le opzioni di ricerca per GPAT che permettano selezioni accurate rispetto al Paese e al tipo di dati.

Il CAE sostiene la necessità di avere strumenti di protezione contro la cibercriminalità, come Mandiant e DLP. Sulla base della descrizione di questi strumenti, il CAE non può accettare che l'attuazione in Europa avvenga prima che sia stata fornita più trasparenza e informazione univoca e venga raggiunto un accordo sulla finalità e l'ambito di raccolta dei dati per tutti i paesi. Il CAE non può approvare l'uso di strumenti di cattura e analisi delle opinoni come “Social Pulse@IBM”, se i dati raccolti sono legati a dati personali dei dipendenti.

Il CAE è stato informato che i dipendenti IBM più anziani ottengono una percentuale inferiore di valutazioni PBC1 e la più alta percentuale di valutazioni PBC3. “Questo è problematico”, ha dichiarato il VP HR Europe IOT Tim Stevens. Il CAE non può accettare che la Direzione IBM non fornisca i dati per iscritto. Il CAE è convinto che la correlazione riportata sia il risultato di troppi manager che non agiscono in conformità alle linee guida globali.

L'attuale applicazione della distribuzione (per lo più imposta) delle valutazioni crea risultati negativi, non solo per motivi di età, ma anche per i dipendenti che hanno assenze quali il congedo parentale, malattia o per attività sindacali. Tutti i dipendenti di tutta Europa sono tenuti ad andare in pensione più tardi e lavorare più a lungo. Con la loro esperienza e conoscenza, i colleghi più anziani sono una risorsa preziosa per la società. Essi dovrebbero essere riconosciuti come tali e trattati allo stesso modo. Il CAE richiede alla Direzione IBM di analizzare ulteriormente il fenomeno e di fermare l’attuale prassi PBC, di fornire piena conoscenza e di riferire al CAE in occasione della prossima riunione ordinaria.

Le informazioni presentate nel corso della sessione plenaria riflette sia l'azione di ribilanciamento della forza lavoro e anche l'impatto che le iniziative e i progetti in corso hanno sulla forza lavoro europea. IBM ha presentato un certo numero di progetti di riorganizzazione e di business, vale a dire. S&D Inside Sales Organisation, GBS go to market alignment, New Sales Coverage Program e SWG Service Center.
Tutti questi progetti non sono senza gravi ripercussioni sulla forza lavoro e sull'organizzazione della stessa, come ad es la ridislocazione dei posti di lavoro.

Gran parte di questa attività sta procedendo senza previa ed esplicita informazione e consultazione con il CAE. Pertanto, di nuovo, il CAE richiede alla Direzione IBM di seguire il processo stabilito per la consultazione a livello europeo e nazionale per garantire che i diritti dei lavoratori siano protetti.

A nome del Comitato Aziendale Europeo IBM,
Il Segretario Marc Born
Brussels, 7 novembre 2013

Alla versione italiana

OPINION - XXVIII Meeting

The EWC observes that for several quarters, GMU regions receive continued investment. However, the recent business results do not demonstrate the value and return of those investments, in contrast to reduced investment in Europe which continues to deliver strong profit contribution. The EWC is not convinced of the validity of the objectives in the 2015 Roadmap. The EWC requests IBM management to re-align its investment strategy and focus on employment in Europe.

As engaged employees do better business the '1-3-9 engagement initiative' is broadly welcomed. The EWC believes that revisiting the current management style as well as aligning measurement system and recognition programs is essential to make 1-3-9 successful. The existence of available budgets for teambuilding and recognition should be actively communicated and used.

The revelations of several former NSA officials fuelled the public debate about data privacy. For both (potential) customers and IBM employees around Europe the protection of their (personal) data has developed into a top priority. The sensitivity in the market has clearly increased. There is growing reluctance amongst customers in especially public and banking sector to engage with US companies. As 80% of all worldwide data was created over the past few years, the EWC recognizes the tremendous business opportunities around Big Data and Analytics. However, the risks for data protection, reputation and brand can not be ignored.

Privacy is a fundamental right in Europe. IBM’s aim to integrate data privacy into all our daily operations is described and prescribed in several corporate instructions and policy letters. Given the speed of technological developments and the broad availability and creation of data by many ‘empowered employees’ (eg. TAP), the EWC feels the need for more intense and repeated data privacy audits and assurance. The EWC requests IBM executive management to report the results and findings yearly at a Regular Meeting.

The EWC experienced that many European employees are concerned about the range and formulation of the Business Conduct Guidelines (BCG) and Terms of Use (ToU). The relevance of both documents is not questioned. However, the EWC requests IBM executive management to at least explicitly stipulate for all European countries in both BCG and ToU that European legislation and local law will always prevail.

Every quarter the implementation of 100 – 150 new tools and applications is requested via IBM’s mandatory Global Privacy Assessment Tool (GPAT). The EWC recognizes the value of GPAT and the underlying processes. However, the effectiveness of GPAT can and should be further optimized. The EWC members provided practical advise at the meeting to use relevant names and descriptions of new tools and to embed search options to GPAT which allow for accurate selections on country and data type.

The EWC supports the need for tools to protect us against cyber crime, such as Mandiant and DLP. Based on the available description of these tools, the EWC can not agree to the implementation in Europe before more transparency and unambiguous information has been provided and an agreement is reached on the aim and scope of data collection for all countries. The EWC can not agree to the use of tools such as ‘Social Pulse@IBM’ that capture sentiments if these data are linked to personal employee data.

The EWC was informed that the older IBM-employees in Europe get a lower percentage of PBC1 ratings and the higher percentage of PBC3 ratings. ‘This is problematic’, EWC Chairman and VP HR Europe IOT Tim Stevens stated. The EWC can not agree to IBM management not providing facts in writing. The EWC believes that the reported correlation is the result of too many managers who are not acting in line with the global guidelines.

The current application of the [mostly forced] performance distribution creates negative outcomes, not only for older employees but also for employees who have absences such as parental leave, illness or trade union work. All employees around Europe are supposed to retire later and work longer. With their experience and knowledge, older colleagues are a valuable asset to the company. They should be recognized as such and treated equally. The EWC requests IBM executive management to further analyse and stop the current PBC practice, to provide full insight and to report back to the EWC at the next Regular Meeting.

The information presented during the plenary session reflects both the workforce rebalancing action and also the impact that current initiatives and projects are having on the European workforce. IBM presented a number of HR and business reorganization projects, ie. S&D Inside Sales Organisation, GBS go to market alignment, new Sales Coverage Program and the SWG Service Center.
All those projects are not going without serious impact on workforce and workforce organization, eg. re-location of jobs.

Much of this activity is progressing without the explicit prior provision of information and consultation with the EWC. Therefore the EWC again requests that IBM management follow the established process for consultation at European and national levels to ensure that employees’ rights are protected.

On behalf of the European Works Council,
Marc Born, Secretary
Brussels – November 7, 2013