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Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti; Sedi regionali

Verbale Assemblea Lavoratori IBM di Napoli 4-12-2013

Il 4 dicembre 2013 si è tenuta l’Assemblea sindacale dei Lavoratori IBM di Napoli, presenti le OO.SS. territoriali di FIOM-GCIL e UILM-UIL, con O.d.G.:

  1. scorporo ramo d'azienda "ACG" e mancato accordo sulle garanzie occupazionali
  2. situazione lavorativa dei dipendenti della sede
  3. iniziative per riconquistare pienamente l'uso aziendale del parcheggio auto presso la sede di lavoro

In merito al punto 1 dell’O.d.G. la discussione ha focalizzato quanto segue:

  1. i Lavoratori hanno preso atto del fatto che non essendoci stato un accordo, il verbale dell’incontro sulla cessione del ramo d’azienda “ACG” non riporta le posizioni delle Parti e ritengono che riunioni dove si decide il destino dei Lavoratori non possano sottrarsi alla basilare norma di trasparenza di redigere un dettagliato verbale. I Lavoratori chiedono pertanto alle RSU e alle OO.SS. di salvaguardare i valori della rappresentatività sindacale contrastando il comportamento di IBM Italia che, supportata da Assolombarda, rifiuta sistematicamente la stesura di verbali in occasioni di importanti riunioni, mentre per i rapporti di business, anche in funzione di precise regole metodologiche, provvede sempre a verbalizzare ogni importante passaggio. La stesura di un verbale in occasione di importanti riunioni tra Sindacato e Azienda garantirebbe:
    a. la completezza e l’accuratezza delle informazioni da riportare ai Lavoratori
    b. riferimenti oggettivi per i Lavoratori che fossero costretti a difendere, da soli o con il Sindacato, i propri diritti per vie legali.
  2. i Lavoratori valutano in modo negativo il fatto che per una decisione della Corporation, acriticamente eseguita dal management italiano, sia stato alienato il settore ACG che, dotato di un asset ben calibrato su concrete e sempre attuali esigenze dei clienti in ambito ERP, garantiva di anno in anno circa 20 milioni di euro di fatturato alimentato dalle PMI che notoriamente rappresentano la base del tessuto economico ed industriale italiano.
  3. i Lavoratori valutano altresì negativamente il fatto che gli addetti del ramo d’azienda ACG non abbiano ricevuto nel trasferimento alcuna garanzia occupazionale da IBM Italia, cosa che sarebbe stata doverosa per i principi di Responsabilità sociale d’Impresa considerato che l’acquirente del ramo ha un indebitamento pari al suo capitale sociale. L’ulteriore considerazione sul destino delle risorse coinvolte riguarda la possibilità, probabilmente non presa affatto in esame da IBM Italia visto il generalizzato trend di riduzione del personale, di distinguere la decisione di alienare la propria soluzione ERP, perché considerata non strategica, da quella di alienare i validi professionisti che supportano detta soluzione, che poteva, ed anzi doveva, essere evitata, trattandosi di risorse che hanno ben dimostrato elevate e concrete competenze rivolte alle esigenze dei clienti in ambito ERP.

In merito al punto 2 dell’O.d.G. la discussione ha focalizzato quanto segue:

  1. la situazione dei progetti finanziati PON che riguardano la sede di Napoli, già discussa nell’Assemblea del 12 novembre scorso (vedi verbale http://rsuibmsegrate.altervista.org/20131118.htm) è stata ulteriormente approfondita e continuano ad essere motivo di forte perplessità i seguenti fatti:
    a. i suddetti progetti attualmente non coinvolgono Lavoratori della sede di Napoli, molti dei quali hanno allocazioni lavorative discontinue o marginali, spesso realizzate riducendo le tariffe dei loro servizi professionali, ovvero si trovano a lavorare quasi sempre fuori regione
    b. i suddetti progetti coinvolgono solo risorse di determinati settori della IBM Italia e risulterebbe che un settore importante come GBS, dotato di idonee professionalità, si rifiuti di fornire risorse perché detti progetti non sarebbero compatibili con i propri criteri di raggiungimento del profitto
    c. per la realizzazione dei suddetti progetti sono state assegnate a Napoli risorse di altre sedi

    Per tutto quanto sopra i Lavoratori chiedono il supporto delle Segreterie territoriali di FIOM-CGIL e UILM-UIL presenti all’Assemblea affinché, effettuati i necessari approfondimenti, ci si rivolga insieme alle Istituzioni titolate a valutare se modalità con cui IBM Italia partecipa ai progetti PON sul territorio campano, effettivamente contribuisca, nello spirito e nella lettera, allo sviluppo economico e sociale del territorio, obiettivo per cui IBM Italia riceve dalla Collettività e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) importanti risorse economiche.
    A tal fine, la prima Istituzione a cui rivolgersi è stata da tempo individuata: l’Unione Industriali di Napoli presso la quale le RSU e le OO.SS. territoriali, nonostante i solleciti, non riescono ad ottenere un tavolo di incontro. Ciò dipende dalla volontà di IBM Italia, ribadita proprio in risposta all’ultimo di detti solleciti, a gestire in modo centralizzato l’interfacciamento con il Sindacato. Per i Lavoratori tale comportamento dell’Azienda non è sostenibile, prefigurando, per la discussione di una così delicata questione, un improbabile tavolo di confronto in sede di Informativa annuale, momento previsto dal CCNL che comporta un incontro tra le Parti a inizio anno presso Assolombarda (negli ultimi due anni si è tenuto in maggio).
    Si tratta evidentemente di una vera e propria anomalia nell’ambito delle corrette relazioni sindacali su cui i Lavoratori chiedono ai Rappresentanti delle Segreterie territoriali di intervenire, e su cui, se necessario, si impegneranno con iniziative di lotta.

    In merito al punto 3 dell’O.d.G.
    i Lavoratori hanno deciso, come prima iniziativa di lotta per riconquistare pienamente l’uso aziendale del parcheggio auto presso la sede di lavoro di indire a breve un’Assemblea in sciopero per discutere nuovamente del problema e decidere le ulteriori iniziative.

    Napoli, 11 dicembre 2013

    RSU FIOM-UILM IBM Napoli