Da: Diritti sindacali e dei lavoratori; Sedi di Milano e Segrate, Milan Campus

NON SOLO PER IL 18

Le modifiche all'articolo 18 della legge 300 del 1970, lo Statuto dei lavoratori, apportate dal ministro Fornero due anni fa, hanno compromesso la tutela dei lavoratori ingiustamente licenziati, perchè anche quando il giudice dichiara illegittimo il comportamento del datore di lavoro risulta poco probabile il reintegro nel posto di lavoro.

Conosciamo la “riforma” Fornero, oltre che per averla studiata nei suoi articoli, per i suoi effetti, anche in IBM: nel corso degli ultimi due anni, pur in presenza di più ristrutturazioni, che hanno riguardato complessivamente quasi mille lavoratori, l’azienda non si è fatta scrupoli, proprio grazie alle nuove norme, a licenziare individualmente altri colleghi. E’ evidente che la ragione vera di queste azioni non stava nell’impossibilità di ricollocare i tre colleghi in un’azienda di oltre 6000 persone, ma nel rendere credibile la minaccia del datore di lavoro nei confronti del lavoratore: se non ti adegui, c’è l’art.18 della Fornero.

Ora il governo Renzi vuole eliminare anche le residue possibilità di reintegro nel posto di lavoro a seguito di licenziamento illegittimo, per assicurare, praticamente, ai datori di lavoro la completa facoltà di licenziare senza nemmeno sentire il parere di un giudice. Ecco cos’è questa controriforma: una pura questione di potere da riconoscere ai padroni, ai quali si sta per regalare anche il controllo a distanza dell'attività dei lavoratori e la possibilità di demansionarli a piacimento.

La “riforma” di Renzi va nella stessa direzione e chiude l’opera del ministro Fornero, di fatto nascondendo i danni fatti in questi due anni, in termine di posti di lavoro, di economia e di competitività industriale. Si dirà che noi lavoratori “tutelati” siamo una minoranza, si dirà che i licenziamenti individuali riguardano pochi casi e ancor meno i ricorsi sull’art.18 (si stima circa 3000 all’anno): ma con pochi licenziamenti si possono minacciare gli altri milioni di lavoratori! E se i lavoratori oggi “tutelati” avranno meno diritti, i lavoratori precari non ne avranno di più. Anzi, saranno ancor più deboli perchè eliminando o abbasando i diritti si svalorizza il lavoro nel suo complesso.

Per opporci a queste politiche, per ridare DIGNITA’ e VALORE AL LAVORO partecipiamo tutti

MERCOLEDI 8 OTTOBRE
a partire dall’inizio dell’orario di lavoro allo
SCIOPERO di 4 ORE
MANIFESTAZIONE A MILANO PIAZZALE LOTTO ORE 9,30
conclude il Segretario Generale della FIOM-CGIL Maurizio Landini

Segrate, 7 ottobre 2014

RSU IBM Segrate iscritti alla FIOM-CGIL