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Niente è casuale: Un unico filo lega i centri di eccellenza, all’utilizzo delle consulenze e ai piani di ribilanciamento

Quale futuro per i centri di eccellenza?

La RSU di Roma è fortemente preoccupata per episodi accaduti a lavoratori e lavoratrici che operano nei centri di eccellenza IBM e per l'utilizzo disinvolto di società “satelliti” che impiegano dipendenti con costo del lavoro più basso e meno diritti e tutele.

È sotto gli occhi di tutti che per l’IBM, e, quindi anche per l'IBM Italia risulta “comodo” spostare attività ammninistrative e di back office nei Paesi dove il costo del lavoro è più basso, e dove i lavoratori, e soprattutto le lavoratrici sono ancora più ricattabili in quanto vi sono legislazioni del lavoro meno favorevoli e non vi sono rappresentanze sindacali. È chiaro che il trasferimento di attività in un’ottica globalizzata, ha come unico obiettivo la riduzione dei costi a discapito della salute e dei diritti complessivi di tutti i lavoratori, italiani e delle altre country.
A che scopo si continua a spostare attività verso altri paesi? Quale autonomia ha IBM Italia dalla Corporation?
Stigmatizziamo anche il comportamento non sempre etico dell'azienda, che attraverso qualche singolo manager troppo zelante (a volte dall’Italia, altre dall’estero, e in alcuni casi con italiani operanti all’estero), spesso utilizza pressioni indebite verso colleghi e soprattutto colleghe. A tal fine siamo disponibili a dare ai nostri interlocutori di Industry Relations i chiarimenti del caso.

Consulenze disinvolte con lavoratori sottopagati e ricattabili

Ben venga per IBM l'inaugurazione del nuovo centro dati Softlayer, ben vengano nuovi clienti, nuovi contratti, nuove commesse, nuovi progetti che aumentano il business dell'azienda e la qualità dei prodotti e servizi.
Riteniamo che tutto questo non debba avvenire a discapito della qualità professionale e in generale della riduzione dei diritti e del salario dei lavoratori.
In IBM si vivono da anni continui processi di ristrutturazione, che hanno visto l’apertura di varie procedure di mobilità, con un clima che non fa sentire tranquillo nessuno.
Le consulenze rappresentano l’altro lato della medaglia dei centri di eccellenza : con questi si sposta il lavoro all’estero, con i primi fuori dall’azienda IBM .
Riteniamo abnorme l'utilizzo di subfornitori (contractors) in IBM Italia.
Consulenti che, all'interno dei progetti e commesse presso clienti, operano al pari dei dipendenti di IBM ma in condizioni contrattuali e di diritti decisamente inferiori, provocando un vero dumping, mettendo in pericolo la qualità dei progetti stessi e ovviamente il deterioramento della qualità professionali e delle condizioni dei lavoratori IBM.
Tutte queste politiche si concretizzano poi nelle “azioni di ribilanciamento” che periodicamente vengono formalizzate a livello europeo.

Ottobre 2015

RSU IBM Roma