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Successo di sciopero dei lavoratori IBM di Napoli contro la cessione di rami d’azienda

Grande successo di partecipazione dei Lavoratori della Sede IBM di Napoli allo sciopero dello scorso 18 dicembre per contrastare la scellerata intenzione di IBM Italia di buttare fuori 300 lavoratori attraverso una cessione di rami d’azienda probabilmente illegittima peché tali rami esistono solo su carta.

Con l’adesione allo sciopero i Lavoratori hanno dato una risposta energica al ricatto di IBM che vuole spingere le persone ad accettare con liberatoria il passaggio ad Adecco o ad una sua controllata, rinunciando ad intraprendere un lunga ed incerta opposizione legale, stante l’immediata incertezza delle condizioni lavorative che troverebbero con il nuovo datore di lavoro Adecco, partner strategico accuratamente selezionato da IBM.

I lavoratori, che si sono concentrati presso la Sede IBM di Napoli, sono stati oltre 30, ma altri ancora hanno comunicato la loro adesione allo sciopero “da remoto”, sentendo così l’obbligo morale di giustificare la loro assenza.

Gli aderenti allo sciopero hanno manifestato presso gli uffici della Giunta Regionale della Campania al Centro Direzionale di Napoli ed una delegazione è stata ricevuta dall’assessore per l'Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le politiche giovanili, dr.ssa Sonia Palmeri. L’assessore ha ascoltato con evidente preoccupazione il problema esposto, convenendo sull’importanza di impedire un’ulteriore erosione del 10% della forza lavoro IBM presente a Napoli e mantene vitale la storico ruolo. Pertanto l’assessore, dopo aver appreso della manifestazione dei lavoratori IBM che si terrà domani 22 dicembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è dichiarato disponibile a portare all’attenzione del ministero le problematiche illustrate facendosi tramite per aprire quanto prima il tavolo tecnico richiesto dalle OO.SS. per esaminare l’intero piano industriale di IBM Italia. L’assessore è stato altresì informato dell’esistenza a Napoli di innovative ed importanti infrastrutture tecnologiche, frutto dei progetti “Orchestra” e “Water Grid” recentemente completati, realizzati con milioni di euro di fondi regionali percepiti da IBM e con forza lavoro che - a mo’ di fisarmonica - si è espansa sulla Sede di Napoli durante tali progetti. Per precisi impegni di tutti i Soggetti, anche istituzionali, che hanno avuto un ruolo per la realizzazione dei progetti, le suddette infrastruture adesso devono essere attivate per fornire nel tempo un valore nel tessuto socio-economico del territorio - in primis l’occupazione - e non diventare le ennesime “cattedrali nel deserto” di un terriorio che si sta impoverendo a velocità vertiginosa. A fronte di tale problematica, l’assessore, quale soggetto istituzionale che guarda alle problematiche del lavoro sul territorio, si è mostrato sensibile e disponibile a diventare un ulteriore “stakeholder” (portatore di interesse) sull’avvio delle suddette infrastrutture, per cui seguiranno ulteriori specifici contatti per indirizzare un intervento dell’Assessorato.

Per i motivi sopra esposti il bilancio complessivo della giornata di sciopero è senza dubbio positivo ed i Lavoratori di Napoli scesi in campo hanno dimostrato, con la loro presenza ed azione, che il valore da anni ad essi riconosciuto sui progetti e sui clienti può esprimersi anche - e a questo punto soprattutto - in difesa del posto e della qualità del lavoro.

Napoli, 21 dicembre 2015

RSU Fiom-Cgil / Uilm-Uil Sede IBM Napoli