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Tante domande e una sola risposta: andatevene

Il 4 ottobre, dopo averlo preannunciato rapidamente all'Esecutivo del Coordinamento Nazionale Rsu IBM solo venerdì pomeriggio tramite una riunione telefonica, IBM Italia ha avviato un programma di incentivi alle dimissioni volontarie aperto a tutte le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori aziendali, salvo l'accettazione unilaterale da parte della linea manageriale nel rispetto delle esigenze tecnico-organizzative e produttive aziendali.

Il programma prevede la possibilità di aderire fino al 28 ottobre e la cessazione del rapporto di lavoro entro il 31 ottobre 2016.

L'azienda non ha indicato quali siano le esigenze tecnico organizzative sia in termini numerici che in termini di ruoli, che hanno portato alla decisione di attuare una nuova operazione di riduzione del personale, ancorché su base puramente volontaria, a distanza di soli cinque mesi dalla firma dell'ultimo e sofferto accordo sulla mobilità.

E'opportuno ricordare che l'accordo del 19 e 27 maggio prevedeva all'art.8 che "in considerazione del parziale bilanciamento delle risorse [...] l'Azienda, sulla base delle proprie esigenze tecnico organizzative, attuerà con il coinvolgimento della Commissione formazione, piani di riqualificazione professionale attraverso lo strumento della formazione finanziata". Il Coordinamento Nazionale RSU IBM e le OO.SS. ritengono molto grave che, senza aver nemmeno iniziato e provato ad attuare quanto previsto dall'accordo, l'azienda indirettamente comunichi di avere ulteriori dipendenti in esubero. Lunedì scorso, infatti, si è svolto l'ultimo incontro della commissione formazione che ha dovuto registrare l'indisponibilità dell'azienda a trovare percorsi condivisi di formazione professionale che abbiano l'obiettivo di riqualificare i lavoratori.

E' anche stupefacente, che a fronte di una procedura di mobilità dei dirigenti chiusa senza aver portato a termine quanto previsto da quell'accordo, l'azienda riapra un nuovo programma di incentivi all'esodo rivolto anche ai dirigenti.

Inoltre, ricordiamo che da tempo le RSU stanno richiedendo all’Azienda chiarimenti su alcune situazioni critiche che le lavoratrici e i lavoratori ci hanno segnalato: la riorganizzazione imminente già annunciata del CIO Services, il settore amministrativo delle Segretarie e le ragioni inspiegate della modifica dei job roles a moltissimi colleghi.

Pertanto, il Coordinamento Nazionale RSU IBM, unitamente alle OO.SS. richiederà all'azienda un incontro urgente di verifica dell'accordo del 19 maggio, con particolare riferimento ai percorsi formativi che dovevano coinvolgere i lavoratori da ricollocare, come previsto all'art. 8, anche alla luce dell'ultima iniziativa aziendale unilaterale in termini di incentivi e per avere finalmente una risposta alle questioni indicate sopra.

Segrate, 5 ottobre 2016

FIM, FIOM, UILM Nazionali
Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia SpA