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Fondo Pensione IBM, un istituto da valorizzare.

Nel 1987, su iniziativa del Sindacato e Direzione Aziendale, nacque la Cassa Previdenza per i Dipendenti IBM che, successivamente, si trasformò in Fondo Pensione per i Dipendenti IBM. Si trattò di una iniziativa importante, perché permetteva di integrare la previdenza pubblica (pensione INPS) e, a seguito delle successive riforme di detta previdenza, questa integrazione è diventata estremamente significativa soprattutto per le giovani generazioni di lavoratori.

Con l'introduzione del metodo contributivo per il calcolo dell'ammontare della pensione, si stima che essa equivarrà a circa il 50% dell'ultimo stipendio netto ... o poco più. Pertanto, grazie a una rendita vitalizia aggiuntiva rispetto alla pensione INPS, sarà possibile garantire un reddito decoroso ad ogni lavoratore. E' opportuno precisare che l'adesione al fondo pensione comporta automaticamente un obbligo di contribuzione da parte del datore di lavoro; inoltre, ove l'interessato decidesse di conferire al fondo pensione il Trattamento di Fine Rapporto, esso contribuirebbe ad incrementare significativamente la posizione contributiva dell'interessato. Da ultimo, occorre aggiungere che i rendimenti ottenuti dal fondo pensione sono da sempre importanti e ciò contribuisce ad incrementare ulteriormente l'accantonato di ogni aderente.

Di recente l'organismo di vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha espresso un orientamento, ormai consolidato, per quanto riguarda le dimensioni dei fondi stessi: i fondi con pochi aderenti (orientativamente sotto i 4000) potrebbero essere costretti ad accorparsi ai più grandi fondi negoziali (COMETA per i metalmeccanici, Telemaco per le telecomunicazioni, etc.); ciò faciliterebbe i compiti di vigilanza da parte del citato ente a ciò preposto e ridurrebbe i rischi d’insolvenza per i soci dei fondi più piccoli.

Il Fondo Pensione per i Dirigenti sarebbe, alla luce di quanto appena sopra affermato, a rischio di accorpamento e, per questo motivo, una sua fusione per incorporazione nel Fondo Pensione per i Dipendenti IBM sarebbe utile e opportuna; dalla fusione ne trarrebbe vantaggio anche il fondo per i dipendenti, che vedrebbe aumentare il suo potere contrattuale nei confronti della compagnia assicurativa grazie a un sensibile incremento della massa critica finanziaria. Grande assente in tutta questa vicenda è la Direzione Aziendale IBM che continua a rimanere silente nonostante le sia stato più volte richiesto di esprimere una opinione riguardo alla fusione dei due fondi aziendali. Il cda del Fondo Dirigenti farà sapere entro ottobre la sua opinione sulla fusione dei due fondi pensione aziendali, mentre quello dei dipendenti ha già da tempo espresso il suo orientamento favorevole. Analoga posizione favorevole viene sostanzialmente anche dai delegati nell'Assemblea e dalle Rappresentanze Sindacali.

Lungi da noi una contrapposizione tra i fondi di categoria e il Fondo Pensione IBM, ma il secondo, visti i rendimenti e la contribuzione, costituisce generalmente una condizione di miglior favore per la maggioranza dei dipendenti. Ecco perché, ove l'azienda fosse tentata di realizzare ulteriori risparmi rivalendosi - questa volta - sul nostro fondo pensione, dovremo valorizzarlo e difenderlo con forza: è una nostra conquista necessaria a garantirci un reddito dignitoso quando smetteremo di lavorare.

16 ottobre 2017

Coordinamento Nazionale RSU IBM Italia spa

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La RSU HCL Roma e i componenti HCL di Roma nell'Assemblea del Fondo Pensione Dipendenti IBM aderiscono al testo del comunicato