Da: Occupazione, forza lavoro, scorpori, trasferimenti; Sedi di Roma

BigFix = BigExit

Oggi si è svolta un'assemblea dei lavoratori del reparto Bigfix del Laboratorio di sviluppo software di Roma in merito a quanto comunicatogli da Ibm rispetto alla vendita del prodotto sul quale lavorano.

Nelle comunicazioni solo verbali tra azienda e tali lavoratori è emerso che Hcl ha acquistato da Ibm il solo software e che le loro posizioni lavorative sarebbero a rischio se rimanessero in azienda. Hanno aggiunto che una soluzione sarebbe quella delle dimissioni volontarie con 'contestuale' assunzione presso Hcl. Tutto ciò demandando totalmente ai lavoratori una eventuale contrattazione individuale con l'azienda indiana.

La platea di tutti i lavoratori impattati ha espresso parere fortemente negativo su tutta l'operazione.

Ancora una volta i delegati sindacali denunciano che, contrariamente a quanto comunicato e ribadito dal nuovo management del laboratorio, si sta perpetuando lo smantellamento di ciò che è rimasto del fiore all'occhiello ed eccellenza nazionale della sede di Roma.

E tutto questo avviene durante la dichiarata pace sociale, ribadita in tutti i tavoli istituzionali!

I lavoratori pertanto, compatti, rimandano al mittente tali modalità di trasferimento e, ancora compatti, intendono intraprendere una serie di iniziative a garanzia dei posti di lavoro ed a cautelarsi rispetto al disegno aziendale.

Le rappresentanze sindacali sono disponibili a dare tutto il supporto necessario alla difesa dei posti di lavoro. Inoltre condannano la condotta aziendale evidenziando la mancanza della dovuta informazione formale preventiva da parte di Ibm alla RSU romana e CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE alla direzione delle relazioni industriali.

Roma, 12/12/17

RSU IBM di Roma